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Vendita prima casa prima dei 5 anni: quando è possibile e cosa si rischia

Si può vendere casa prima dei 5 anni? Sì, a patto di perdere tutte le agevolazioni acquisite. Cerchiamo di capire come evitare di pagare le sanzioni

14-10-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Vendere la prima casa prima del termine dei 5 anni previsti dalla normativa fiscale può comportare la perdita delle agevolazioni ottenute al momento dell’acquisto e l’obbligo di versare imposte aggiuntive, oltre a una sanzione del 30%. Tuttavia, esistono delle eccezioni che permettono di evitare queste conseguenze, purché si rispettino determinate condizioni. Scopriamo quando è possibile vendere la prima casa prima del quinquennio senza incorrere in sanzioni e cosa si rischia nel caso in cui tali requisiti non vengano rispettati.

Vendita prima casa prima dei 5 anni: perché viene scoraggiata?

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Shutterstock

Per comprendere al meglio i motivi dell’esistenza di tale limitazione, dobbiamo parlare della normativa fiscale attualmente in vigore, che presenta una serie di agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Infatti, l’acquisto della prima casa prevede una tassazione ridotta, ovvero:

Un ulteriore vantaggio riguarda gli atti soggetti all’imposta di registro proporzionale, così come quelli necessari per gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari: non sono previste spese per l’imposta di bollo, né tributi speciali catastali o tasse ipotecarie.

L’agevolazione fiscale sulla prima casa è un beneficio riservato a chi acquista la propria abitazione principale, a condizione che non sia destinata a scopi speculativi. Il vincolo di mantenere l’immobile per almeno 5 anni prima di poterlo rivendere mira proprio a evitare che lo sconto sulle imposte venga sfruttato per un mero guadagno. In caso di vendita prima dei 5 anni, le agevolazioni acquisite saranno perse e sarà necessario restituire le imposte risparmiate, con l’aggiunta di interessi e una sanzione pari al 30% delle imposte dovute.

Vendita prima casa prima dei 5 anni: quanto si paga all’Agenzia delle Entrate?

La vendita di una prima casa prima del termine di 5 anni può comportare il pagamento di diverse imposte e sanzioni. Se l’immobile viene venduto senza rispettare questo vincolo, si è tenuti a versare all’Agenzia delle Entrate le seguenti somme:

Tuttavia, è possibile evitare queste sanzioni in due specifici casi:

In queste situazioni, non si perdono i benefici fiscali già ottenuti.

Vendere prima casa prima dei 5 anni con riacquisto

Stando dunque alla normativa, risulta possibile cambiare abitazione per reali esigenze familiari prima del termine dei 5 anni dall’acquisto con agevolazioni, a patto che si riacquisti una nuova abitazione entro un anno. Questa opportunità permette di:

Inoltre, se la casa venduta è stata la residenza principale per la maggior parte del periodo di proprietà, non si applica alcuna imposta sulla plusvalenza, anche in caso di Superbonus.

Per beneficiare di queste agevolazioni, è necessario rogitare la nuova abitazione entro 12 mesi dalla vendita della prima casa e rispettare alcuni requisiti normativi:

Le agevolazioni si estendono anche alle pertinenze, come cantine (categoria C2) e posti auto o autorimesse (categoria C6).

Vendita prima casa prima dei 5 anni senza riacquisto: come evitare di pagare le sanzioni

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La vendita dell’abitazione principale prima del termine quinquennale dall’acquisto non comporta necessariamente il pagamento della penale del 30% sulle imposte non versate. L’Agenzia delle Entrate ha introdotto nel 2012 una misura più flessibile, nota come “ravvedimento operoso”.

Questa opportunità si applica in due scenari specifici:

Il procedimento prevede che, trascorso un anno dalla vendita, il contribuente possa presentare una richiesta formale all’Agenzia delle Entrate. In questa istanza, si dichiara la mancata intenzione di riacquisto e si domanda la ricalcolo dell’imposta dovuta. Seguendo questa procedura, è possibile evitare la sovrattassa del 30%. Tuttavia, il proprietario sarà tenuto a versare le imposte originariamente non pagate, maggiorate degli interessi maturati dalla data di acquisto della prima casa.

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