Decreto Aiuti: cosa cambia per Superbonus e altri incentivi per la casa
Il Decreto Aiuti è stato convertito in Legge: ecco tutte le novità legate al Superbonus e altri incentivi per la casa e i cittadini
Il Decreto Aiuti è stato ufficialmente convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.164 del 15-07-2022. La misura introduce alcune novità riguardanti il Superbonus 110% e altre agevolazioni dedicate alla casa e, in generale, ai cittadini che si ritrovano a vivere un periodo di forti rincari, come quello dell’energia elettrica.
Tra i principali aggiornamenti, spicca la proroga del Superbonus 110% per le villette e le nuove regole per la cessione del credito, un’opzione al centro di numerosi cambiamenti che ha causato numerosi problemi a beneficiari delle agevolazioni e alle imprese coinvolte.
Decreto Aiuti e Superbonus 110%: novità per le villette
All’interno dell’articolo 14 del Decreto (che ha modificato quanto scritto nell’articolo 121 del DL Rilancio) troviamo la proroga di tre mesi per tutte le villette che beneficiano del Superbonus 110%.
La scadenza per completare il 30% dei lavori e ottenere, così, il bonus passa da 30 giugno al 30 settembre 2022, voce che già si diffondeva nelle ultime settimane. Viene precisato che il 30% si riferisce ai lavori complessivi non unitari, anche quelli non agevolati. Terminare la percentuale dei lavori entro la data stabilita permetterà ai beneficiari di avere il bonus: è un requisito cruciale per poter accedere effettivamente alle risorse I lavori dovranno poi essere completati entro il 31 dicembre 2022.
Più beneficiari per la cessione del credito
Un altro aggiornamento riguarda la cessione del credito, una delle opzioni tramite cui è possibile fruire dell’incentivo. Questa ha creato numerosi problemi, perchè inizialmente i crediti venivano ceduti senza troppi controlli, causando così l’insorgere di truffe e un giro incontrollato di risorse. In seguito, il Governo aveva deciso di restringere il campo, consentendo solo alle banche di poter essere le beneficiarie della cessione, causando però una crisi profonda per imprese e cittadini. Le dinamiche e le difficoltà legate al Superbonus sono state spiegate in un’intervista da Alessandra Egidi di Confedilizia.
Ora si è giunti a una nuova conclusione: viene sempre consentita la cessione del credito alle banche – ovvero a tutti gli istituti iscritti presso l’albo della Banca d’Italia, ma ora il Governo ha ammesso anche che la quarta cessione (ovvero l’ultima concessa) sia effettuata dalla banca a qualsiasi Partita IVA, che deve essere diversa dal consumatore finale.
Le Partite IVA a cui verrà ceduto il credito finale dovranno avere stipulato un contratto di conto corrente. Inoltre, queste somme non saranno ulteriormente cedibili.
Inoltre, la misura ha un effetto retroattivo, cioè si può lavorare anche su pratiche già aperte e comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022. Non ci sono soluzioni per i crediti ancora più vecchi. Quindi, si è allargato il bacino di potenziali beneficiari del credito, ma allo stesso tempo non si è ancora trovata una soluzione per tutti quei crediti bloccati nei vari cassetti fiscali, non cedibili al momento.
Infine, si è deciso di ampliare il bacino dei beneficiari del bonus sociale sull’energia elettrica: il limite ISEE per richiederlo passa da 8 mila euro a 12 mila euro.
Nel frattempo, nonostante l’intensa crisi di Governo, si sta lavorando a un DL Aiuti Bis, che potrebbe introdurre ulteriori novità.
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