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Manovra 2025 approvata dal Governo: tutte le novità su ristrutturazioni e bonus edilizi

La recente Manovra fiscale ha confermato le voci in merito alla proroga del Bonus ristrutturazione, che torna al 50% nel 2025: vediamo tutte le novità

16-10-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella serata di martedì 15 ottobre, lo schema della Manovra 2025: un intervento economico complessivo da 30 miliardi di euro lordi che avrà effetti anche sul settore delle ristrutturazioni e dei Bonus casa, temi centrali per cittadini e imprese. Secondo quanto dichiarato dal Ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, il piano prevede ulteriori investimenti di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Scopriamo come cambieranno le agevolazioni edilizie nel 2025.

Manovra 2025 e bonus edilizi: le ultime notizie

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Tra tutti i Bonus casa esistenti, il Bonus ristrutturazione è tra quelli ad aver subito il maggior numero di modifiche nel corso degli anni. Aumentato al 50% a partire dal 2012, da un originario 36%, sarebbe dovuto restare in vigore con l’aliquota maggiorata fino al 31 dicembre 2024. Infatti, per il 2025 era previsto un ritorno dell’agevolazione fiscale al 36%, con un massimale di spesa di 48.000 euro per unità abitativa. Tuttavia, come anticipato dal viceministro dell’Economia ha anticipato, il Bonus ristrutturazione sarà prorogato con l’attuale aliquota del 50% per tutto il 2025.

Ma non senza limitazioni. Il beneficio sarà applicabile esclusivamente alle prime case, escludendo quindi le seconde abitazioni e gli immobili non adibiti a residenza principale. Il tetto massimo di spesa resta fissato a 96.000 euro, da dilazionare in un periodo di 10 anni esclusivamente tramite detrazione IRPEF. Viene quindi escluso il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura.

In assenza di ulteriori interventi legislativi, dal 1° gennaio 2028 potremmo assistere a un’ulteriore riduzione dell’aliquota al 30%, con un ritorno al limite di spesa di 48.000 euro.

Legge di Bilancio: lavori detraibili per il Bonus ristrutturazione 2025

Il Bonus ristrutturazione per il 2025 offre una detrazione fiscale del 50% su una vasta gamma di interventi edilizi. Questa agevolazione si applica a diverse categorie di lavori eseguiti su unità immobiliari residenziali, indipendentemente dalla loro classificazione catastale.

Gli interventi che beneficiano di questo incentivo fiscale si suddividono in quattro principali categorie:

  • Manutenzione straordinaria: questa categoria comprende lavori come l’installazione di ascensori, il rinnovamento di scale e recinzioni, l’implementazione di misure per il risparmio energetico e la sostituzione di infissi.
  • Restauro e risanamento conservativo: in questa tipologia rientrano opere come la modifica delle altezze dei solai e la creazione di nuove aperture come finestre.
  • Ristrutturazione edilizia: questa è la categoria più ampia e include interventi sostanziali come la demolizione e ricostruzione dell’edificio, modifiche alla facciata, la realizzazione di mansarde e balconi, l’apertura di nuovi accessi e l’aggiunta di servizi igienici che comportano un aumento della volumetria.
  • Manutenzione ordinaria (solo per parti comuni): Sebbene generalmente esclusa per le singole unità, la manutenzione ordinaria sulle parti comuni degli edifici rientra nel bonus. Ciò include il rinnovo delle finiture, la manutenzione degli impianti, la sostituzione di pavimenti e serramenti, la tinteggiatura di pareti e soffitti, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, e la verniciatura di porte e garage.

Tutti questi interventi devono essere eseguiti nel pieno rispetto delle normative edilizie locali per poter usufruire della detrazione.

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