Quale bonus usare per rifare il tetto?
Hai in programma la ristrutturazione del tetto? Scopri i bonus 2025 per risparmiare fino al 65% della spesa.

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Devi rifare un tetto? Valuta il bonus
- Efficientamento energetico del tetto con Ecobonus
- Rifacimento del tetto con Bonus ristrutturazione
- Bonus ristrutturazione: i lavori ammessi per il tetto
- Ristrutturazione del tetto con Sismabonus
- Ristrutturazione del tetto con Superbonus 65%
È arrivato il momento di mettere mano al tetto?
Quando la copertura della nostra casa inizia a mostrare segni di cedimento, la decisione di intervenire può rivelarsi complessa e costosa. Fortunatamente, lo Stato viene incontro ai proprietari con una serie di agevolazioni fiscali che rendono il rifacimento del tetto non solo necessario, ma anche conveniente.
Facciamo maggiore chiarezza su percentuali, massimali e condizioni del cosiddetto Bonus tetto 2025.
Devi rifare un tetto? Valuta il bonus
Quando si parla di ristrutturazione del tetto, esistono diverse opportunità di detrazione fiscale che possono rendere più conveniente l’intervento. Il mondo dei bonus edili offre molteplici strade per chi intende riqualificare la propria copertura.
Le principali agevolazioni fiscali per il rifacimento del tetto includono:
- Ecobonus: dedicato alla riqualificazione energetica, offre una detrazione del 50% per interventi che migliorano l’efficienza termica.
- Superbonus: con una detrazione del 65%, rappresenta l’opzione più vantaggiosa per interventi di ammodernamento significativo.
- Bonus ristrutturazione: consente una detrazione del 50% per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
- Sismabonus: offre una detrazione del 50% per interventi di consolidamento strutturale, fondamentale in zone a rischio sismico.
È importante sottolineare che ogni tipologia di bonus ha specifiche condizioni da rispettare.
Efficientamento energetico del tetto con Ecobonus
L’Ecobonus rappresenta un’importante agevolazione fiscale che consente di ottenere detrazioni IRPEF per gli interventi di riqualificazione energetica delle abitazioni. Nel caso specifico del tetto, questa opportunità offre interessanti possibilità di risparmio economico e miglioramento dell’efficienza energetica.
La gamma degli interventi agevolabili è piuttosto ampia e comprende diverse soluzioni tecniche. Tra queste rientrano la coibentazione del tetto, che prevede l’applicazione di materiali isolanti per ridurre la dispersione termica, il rifacimento della copertura con materiali energeticamente più performanti, l’isolamento termico interno particolarmente adatto per mansarde e sottotetti, e l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia pulita.
Le caratteristiche principali dell’Ecobonus per il tetto sono davvero interessanti. La detrazione fiscale può arrivare fino al 50% delle spese sostenute, con un massimale di 60.000 euro per unità immobiliare. L’agevolazione si applica sia a prime che a seconde case, con una valutazione che tiene conto della zona climatica e della sostenibilità dei materiali utilizzati.
Rifacimento del tetto con Bonus ristrutturazione
Il Bonus ristrutturazione rappresenta un’importante agevolazione fiscale per i proprietari di immobili che intendono effettuare interventi di manutenzione, con particolare attenzione alle opere di rifacimento del tetto.
Per le abitazioni principali, la detrazione fiscale è attualmente fissata al 50% delle spese sostenute, con un massimale di 96.000 euro per unità immobiliare. L’agevolazione permette di recuperare metà delle spese sostenute, ripartendo la detrazione in 10 rate annuali di uguale importo. La situazione cambia leggermente per quanto riguarda le seconde case. In questo caso, la detrazione scende al 36%, con un tetto massimo di spesa ridotto a 48.000 euro per singola unità immobiliare.
Bonus ristrutturazione: i lavori ammessi per il tetto
Il Bonus ristrutturazione offre un’ampia copertura per gli interventi relativi al rifacimento del tetto, abbracciando una varietà di tipologie di lavori che vanno dalla manutenzione ordinaria alla ristrutturazione edilizia.
Nella categoria degli interventi di manutenzione straordinaria, rientrano il rifacimento totale o parziale della copertura, che include la sostituzione di materiali come tegole, coppi e lamiere. Altrettanto importanti sono l’impermeabilizzazione della copertura e l’installazione o sostituzione di grondaie e pluviali.
Gli interventi di restauro e risanamento conservativo si concentrano sul ripristino delle condizioni originarie del tetto. Rientrano in questa categoria il risanamento di situazioni di degrado o infiltrazioni, l’adeguamento delle altezze dei solai e il consolidamento degli elementi strutturali del tetto.
Nella categoria più complessa degli interventi di ristrutturazione edilizia, il bonus copre operazioni più estese. Sono ammesse demolizioni e ricostruzioni che mantengono la medesima volumetria originaria, nonché il recupero del sottotetto.
Ristrutturazione del tetto con Sismabonus
Il Sismabonus rappresenta un’importante agevolazione fiscale pensata per migliorare la sicurezza antisismica degli edifici, con un focus particolare sugli interventi strutturali che aumentano la resistenza statica delle costruzioni, inclusi specifici lavori sulle coperture.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, la normativa prevede una detrazione del 50% per lavori sulle prime abitazioni, con una percentuale leggermente inferiore del 36% per immobili non residenziali o seconde case. Il massimale di spesa è attualmente fissato a 96.000 euro per unità immobiliare, con la possibilità di ripartire la detrazione in cinque rate annuali di pari importo. Una novità interessante riguarda i contribuenti: fino a una soglia di reddito di 75.000 euro, la situazione rimarrà pressoché invariata, mentre per redditi superiori sono previsti criteri di personalizzazione dell’agevolazione fiscale.
Il Sismabonus copre una gamma significativa di interventi, concentrandosi su tutti i lavori finalizzati ad aumentare la resistenza statica delle coperture. L’agevolazione si applica a abitazioni principali, seconde case e strutture produttive esistenti, con l’esclusione esplicita di nuove costruzioni e ampliamenti.
Ristrutturazione del tetto con Superbonus 65%
Il Superbonus 2025 è riservato esclusivamente a specifiche categorie di soggetti, tra cui condomini, proprietari di edifici con 2-4 unità immobiliari distintamente accatastate ed enti del terzo settore come Onlus, Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
La percentuale di detrazione è stata ridimensionata al 65%, con un accesso estremamente limitato. Il requisito cruciale è aver presentato la documentazione entro il 15 ottobre 2024. Questa stretta normativa rende di fatto molto complesso beneficiare oggi del Superbonus, a meno di non soddisfare contemporaneamente tutti i requisiti previsti.
Tra gli interventi specificamente coperti dal Superbonus rientrano i cosiddetti interventi trainanti, con particolare attenzione all’isolamento termico e alla coibentazione del tetto.
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Domande frequenti:
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Come funziona il bonus tetto 2025?
Le principali agevolazioni fiscali per il rifacimento del tetto nel 2025 includono:
Ecobonus: dedicato alla riqualificazione energetica, offre una detrazione del 50% per interventi che migliorano l'efficienza termica.
Superbonus: con una detrazione del 65%, rappresenta l'opzione più vantaggiosa per interventi di ammodernamento significativo.
Bonus ristrutturazione: consente una detrazione del 50% per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Sismabonus: offre una detrazione del 50% per interventi di consolidamento strutturale, fondamentale in zone a rischio sismico. -
Quali bonus fiscali sono disponibili per il rifacimento del tetto di una seconda casa?
Il Bonus ristrutturazione al 50% è accessibile anche per gli interventi effettuati sulla seconda casa. Consente di ottenere una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro. Il rimborso fiscale viene distribuito in 10 rate annuali di pari importo.
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Quando il tetto rientra nel Superbonus?
Il Superbonus è riconosciuto per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali (come coperture e pavimenti) e inclinate che racchiudono il volume riscaldato dell’edificio, a contatto con l’esterno, con ambienti non riscaldati o con il terreno.