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Proroga polizze catastrofali: cosa devi sapere se fai lavori in casa

L'obbligo di polizza catastrofale riguarda le imprese ma indirettamente anche i cittadini che devono fare lavori in casa: ecco come funziona la misura, scadenza e impatto

25-03-2025
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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I disastri naturali stanno mettendo a dura prova il nostro Paese, con danni che colpiscono anche le imprese. Per mitigare le perdite finanziarie derivanti da eventi estremi come terremoti, alluvioni e frane, il Governo sta preparando un provvedimento per rendere obbligatorie le polizze catastrofali per le imprese. Queste assicurazioni sono pensate proprio per coprire i danni causati da eventi naturali.

Tuttavia, anche se l’obbligo di stipulare polizze catastrofali riguarda direttamente solo le imprese e i professionisti, anche i cittadini sono coinvolti. Infatti, chi si affida a imprese per lavori di ristrutturazione edilizia potrebbe risentire degli effetti di questa misura, non solo perché dovrà scegliere ancora più attentamente le imprese in regola, ma anche perché ci potrebbero essere degli aumenti nei preventivi.

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Inizialmente, le imprese dovevano stipulare l’assicurazione entro il 31 marzo 2025. Tuttavia, a seguito delle pressioni per un rinvio, il Governo sta valutando una nuova scadenza, che potrebbe concedere più tempo al settore edile, influenzando anche chi fa lavori in casa. Vediamo qual è la situazione, le novità e vediamo nel dettaglio come un cittadino può essere coinvolto dalla misura.

Obbligo polizze catastrofali: perché anche i cittadini sono coinvolti?

I cittadini che si affidano a ditte edili per interventi presso edifici di vario tipo potrebbero risentire in diversi modi degli effetti dell’obbligo di stipulare la polizza catastrofale. Per esempio, un’impresa che non ha stipulato una polizza catastrofale potrebbe trovarsi in difficoltà nel caso di danni causati da un evento naturale e ciò potrebbe tradursi in ritardi nei lavori, aumento dei costi e nei casi peggiori gli interventi bloccati per mesi, lasciando l’abitazione in condizioni di vulnerabilità.

Un esempio pratico riguarda i cittadini che vivono in zone ad alto rischio sismico o idrogeologico. Chi sta ristrutturando casa in queste aree potrebbe trovarsi ad affrontare costi più alti se le imprese sono obbligate ad assicurarsi contro tali rischi. In questo scenario, il rinvio della scadenza obbligatoria potrebbe consentire agli imprenditori più tempo per confrontarsi con le varie opzioni assicurative disponibili. Questo permetterebbe alle imprese di risparmiare sulle assicurazioni e non rincarare i costi dei lavori. Le persone che vivono in queste zone possono comunque risparmiare grazie a bonus ad hoc, come il Sismabonus 2025.

Proroga dell’obbligo di polizza catastrofale: c’è una nuova scadenza?

Inizialmente, l’obbligo di stipulare una polizza catastrofale sarebbe dovuto entrare in vigore per le imprese entro il 31 marzo 2025. Tuttavia, a causa delle pressioni provenienti da associazioni e imprese è stato proposto un rinvio di sette mesi. La proposta avanzata da Fratelli d’Italia prevede infatti il posticipo della scadenza al 31 ottobre 2025. Questa proroga potrebbe dare un po’ di respiro alle imprese, in particolare quelle che operano nel settore edile, ma avrà anche un impatto sui cittadini che stanno ristrutturando casa, perché influenzerà i costi delle ditte di ristrutturazione e delle eventuali coperture assicurative richieste.

Gli effetti per chi sta ristrutturando casa, esempi

Per chi sta ristrutturando casa, la polizza catastrofale rappresenta una spesa aggiuntiva, ma anche una importante forma di protezione in caso di eventi imprevisti. Quindi, se l’obbligo fosse entrato in vigore immediatamente, molte imprese avrebbero dovuto far fronte a costi significativi per l’acquisto di queste polizze. Per esempio, questo avrebbe avuto un impatto diretto sul costo finale delle ristrutturazioni, con possibili aumenti di prezzi per i clienti. Grazie al rinvio della scadenza, le imprese edili avranno più tempo per valutare le diverse opzioni assicurative, il che potrebbe tradursi in un’offerta più competitiva per i cittadini che vogliono tutelare la propria casa.

Per esempio, se una famiglia sta ristrutturando la propria casa in una zona soggetta a rischi idrogeologici, potrebbe essere necessario includere la polizza catastrofale nell’offerta della ditta edile a partire dall’entrata in vigore. La proroga proposta potrebbe però permettere di negoziare meglio con le imprese, che potrebbero presentare tariffe più basse per il periodo in cui l’obbligo non è ancora in vigore.

La posizione delle associazioni di categoria e dei gruppi politici

Le associazioni di categoria hanno accolto con favore la proposta di proroga. Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, ha sottolineato che la polizza catastrofale potrebbe arrivare a costare fino a 12.000 euro all’anno per le piccole e medie imprese, un onere che risulterebbe insostenibile per molte attività. Le stesse associazioni hanno chiesto nuove misure di supporto, come incentivi fiscali che potrebbero da una parte aiutare le imprese a sostenere i costi, dall’altra potrebbero agevolare i cittadini a contattare aziende e professionisti per fare i lavori.

Anche Confartigianato ha appoggiato la proroga, ma ha sollevato interrogativi riguardo alle modalità di applicazione della normativa, come la necessità di chiarire come si dovrebbero assicurare le imprese che non hanno una sede fissa o quelle che operano con beni in leasing. La richiesta di un tavolo di confronto è ancora in corso, e le prossime settimane potrebbero portare ulteriori chiarimenti.

Le compagnie di assicurazione e la posizione del governo

Le compagnie di assicurazione si sono mostrate favorevoli all’introduzione dell’obbligo di polizza catastrofale, per loro il rinvio potrebbe danneggiare il sistema mutualistico e la gestione efficace in caso di catastrofe naturale. Il settore assicurativo propone anche una sospensione temporanea delle sanzioni per chi non ha la polizza attivata, ma senza eliminare l’obbligo di stipularla. Il Governo sta lavorando per trovare una soluzione efficace e che soddisfi tutte le parti e che verrà proposta dentro il DL Bollette.

Insomma, chi sta ristrutturando casa deve tenere d’occhio l’evoluzione della normativa sulle polizze catastrofali. Se la proroga proposta sarà confermata, cittadini dovranno controllare meglio i preventivi e confrontare anche eventualmente una nuova voce legata alle polizze.

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