Proroga Superbonus 110%: come provare il raggiungimento del 30% dei lavori entro il 30 settembre
Entro il 30 settembre le ville unifamiliari beneficiarie del Superbonus devono terminare il 30% degli interventi: ecco come dimostrare di averli completati
I beneficiari del Superbonus impegnati con i lavori nelle unifamiliari hanno i giorni contati: il 30 settembre è la data di scadenza per completare il 30% dei lavori agevolati. Questa è la condizione per mantenere l’incentivo fino alla fine dell’anno. Nel raggiungere il 30% dei lavori da computare si possono considerare anche quelli non agevolati col 110%. Per esempio, per una casa in ristrutturazione che non ha agevolato il rifacimento della pavimentazione, questo lavoro rientra comunque nella percentuale minima da raggiungere entro settembre.
Chi non riesce a terminare i lavori entro la scadenza, potrà usufruire del bonus solo per i lavori pagati entro il 30 giugno 2022. Dopo questa data è possibile usufruire di bonus minori, come l’Ecobonus al 65%, ma non del Superbonus.
Superbonus unifamiliari: come si dimostra di aver raggiunto il 30% dei lavori?
Le regole sono state comunicate il 5 settembre 2022 dalla Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del DM 28 febbraio 2017 n. 58 istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.. Inoltre, alcuni punti sono stati chiariti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’interrogazione parlamentare n. 5-08270 del 21 giugno 2022 in Commissione Finanze alla Camera.
Ma quali sono le regole per dimostrare che i lavori stanno andando avanti secondo le regole?
Innanzitutto, entro il 30 settembre bisogna aver versato l’importo corrispondente agli interventi effettuati ai professionisti incaricati, dai tecnici alle ditte di ristrutturazione coinvolte. I pagamenti devono avvenire con metodi tracciabili, le fatture devono avere specifiche caratteristiche, cioè riportare oltre al costo e al tipo di lavoro, anche i dati del professionista o della ditta incaricata e i dati del beneficiario che ha pagato.
Alla somma pagata devono corrispondere gli effettivi lavori. Se da un controllo emerge che si pagata una specifica somma ma in realtà non si sono effettuati i lavori, si ricevono pesanti sanzioni, oltre alla sospensione del bonus.
Inoltre, ci sono diversi documenti probatori da avere:
- materiale fotografico degli interventi del Superbonus, un documento nuovo ma fondamentale soprattutto per chi ha scelto la cessione del credito
- SAL – Stato di Avanzamento dei Lavori
- Bolle e fatture
- Libretto delle misure
Il compito di asseverare il 30% dei lavori è a carico del direttore dei lavori che realizzerà la dichiarazione sulla base dei documenti citati. Il direttore potrà usare tutto il materiale che ritiene necessario per provare la realizzazione degli interventi richiesti.
In seguito, la documentazione del Superbonus si dovrà conservare e tenere a disposizione in caso di controlli e dovrà essere allegata ai documenti finali per la chiusura del cantiere. La documentazione, non appena pronta, deve essere inviata via PEC o raccomandata al committente e all’impresa.
Queste sono le regole per poter avere il Superbonus 2022. L’agevolazione è una delle più richieste degli ultimi anni e permette di risparmiare sulle ristrutturazioni.
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