Stufa a nocciolino d'oliva, l'alternativa green per scaldare casa
Riscaldare casa in modo sostenibile, economico ed efficace: con la stufa a nocciolino di oliva è possibile. L’esperto spiega come funziona e le differenze con la stufa a pellet
Pietro Pasquarelli
Bio Architetto/Esperto in diagnostica e impiantistica
- Come funziona la stufa a nocciolino d’oliva
- Qual è la differenza tra stufa a pellet e stufa a nocciolino d’oliva
- Dove posizionare una stufa a nocciolino d’oliva in casa
- Come funziona la stufa a nocciolino d’oliva
- Qual è la differenza tra stufa a pellet e stufa a nocciolino d’oliva
- Dove posizionare una stufa a nocciolino d’oliva in casa
Quando si parla di sistemi di riscaldamento, tra i principali nomi che vengono in mente spiccano la stufa a pellet, i radiatori, ma anche il più moderno riscaldamento a pavimento elettrico e tanti altri.
Ma, tra le tante alternative molto sostenibili occorre anche menzionare la stufa a nocciolino d’oliva o nocciolino di sansa. Questo dispositivo è sempre più diffuso anche nelle case degli italiani, perché oltre a essere green, il combustibile è economico e vantaggioso.
Il nocciolino di oliva è uno scarto alimentare e spesso viene confuso col pellet, ma ha caratteristiche completamente diverse.
Vediamo come funziona e perché sceglierlo per scaldare casa.
Come funziona la stufa a nocciolino d’oliva
La stufa a nocciolino di oliva è progettata per utilizzare come combustibile i nocciolini di oliva, piccoli gusci o noccioli rimasti dopo l’estrazione dell’olio d’oliva. Questi nocciolini sono spesso considerati un sottoprodotto o un elemento di scarto, ma grazie all’innovazione tecnologia possono essere utilizzati come fonte di energia rinnovabile per il riscaldamento.
Il nocciolino di oliva ormai è abbastanza diffuso nel mercato italiano, si può trovare nei negozi specializzati. Inoltre, è possibile rivolgersi a frantoi o aziende che producono olio d’oliva. I nocciolini devono essere asciutti e privi di impurità, sennò rovinano la stufa fin dal primo utilizzo. Per renderli ancora più efficaci si possono essiccare e ciò aumenta anche il loro potere calorifico.
Una stufa a nocciolino di oliva è molto simile a quella in pellet. Per l’acquisto e l’installazione è raccomandabile rivolgersi sempre a un esperto che consiglia la soluzione migliore in base alle caratteristiche dell’immobile in cui il riscaldamento andrà installato.
Caricare la stufa è davvero semplice: ha una ha una camera di combustione appositamente progettata in cui versare i nocciolini pronti. Questi vengono accesi tramite una fiamma pilota o un accenditore elettronico. Una volta acceso il combustibile, il processo di combustione inizia. A questo punto, i nocciolini di oliva rilasciano calore, che viene distribuito nella stanza attraverso un sistema di ventilazione o convezione.
Molte stufe permettono di controllare la temperatura per regolare l’intensità della fiamma e mantenere un clima confortevole nella stanza, evitando che ci sia troppo caldo o freddo.
Questi sistemi sono vantaggiosi dal punto di vista economico ma hanno bisogno di una manutenzione regolare: dopo l’utilizzo occorre rimuovere eventuali residui e pulendo la camera di combustione per garantire un’efficienza ottimale.
Le stufe a nocciolino di oliva potrebbero richiedere una progettazione specifica e attenzione particolare al controllo della combustione per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente.
Qual è la differenza tra stufa a pellet e stufa a nocciolino d’oliva
Sia il pellet che il nocciolino d’oliva sono due combustibili a biomassa, cioè prodotti da materiali organici derivati da piante o animali, che vengono utilizzati come fonti di energia. Questi materiali sono sostenibili e rinnovabili perché provengono da risorse biologiche che possono essere rigenerate nel tempo.
Il pellet è prodotto a partire da residui di segatura che vengono pressati per assumere la forma di piccole pillole.
Pur avendo una stessa anima green, questi due prodotti hanno alcune differenze. La più importante è che il nocciolino di oliva è più economico.
Questa differenza di prezzo dipende anche da regione, disponibilità locale, domanda del mercato e la qualità del prodotto.
Il costo energetico cambia:
- Il pellet costa circa 0.056 euro per chilowattora (kWh)
- Nocciolino di sansa costa circa 0.038 euro per kWh
I costi medi per riscaldare una casa di 100 mq sono invece i seguenti:
- Pellet: 1,630 euro
- Nocciolino di oliva 1,100 euro
Il potere calorifico del nocciolino è maggiore del pellet.
Se si vogliono avere più possibilità è possibile installare una stufa a pellet che supporta anche il nocciolino d’oliva, in modo da poter ottimizzare costi e spese. Prima della progettazione e dell’acquisto del sistema di riscaldamento occorre informarsi circa questa eventualità.
Dove posizionare una stufa a nocciolino d’oliva in casa
Il posizionamento di una stufa a nocciolino d’oliva, come quella in pellet, deve essere strategico.
Innanzitutto, può essere un elemento decorativo, quindi la si può posizionare in soggiorno, adattandola allo stile dell’arredamento.
Però bisogna evitare di inserirla in aree troppo trafficate, in posizioni che potrebbero essere pericolose. Naturalmente bisogna assicurarsi che sia ben ancorata al pavimento usufruendo dell’installazione da parte di esperti. Questi accorgimenti sono validi soprattutto se ci sono bambini o animali domestici che potrebbero bruciarsi accidentalmente, inciampare e così via.
Se la stanza è grande, si può posizionare la stufa al centro per garantire una corretta ventilazione e una buona circolazione del calore, senza ostacoli come mobili o pareti. Infine, valuta anche la canna fumaria, che deve essere posizionata e installata correttamente. Infatti, permette una corretta eliminazione dei fumi verso l’esterno.
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