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Stufe e pannelli solari: ecco i contributi per ogni regione

Per agevolare il passaggio a fonti di energia green, molte regioni concedono incentivi per stufe e fotovoltaico: scopriamo quali sono e i requisiti

Ultimo aggiornamento 26-02-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Le stufe a pellet e i pannelli solari rappresentano soluzioni sostenibili per il riscaldamento e la produzione di energia nelle nostre case. Ma quanto è conveniente investire in queste tecnologie ecologiche?

La buona notizia è che diverse regioni italiane hanno attivato interessanti agevolazioni per aiutare i cittadini a passare a sistemi di riscaldamento più ecologici e convenienti. Scopriamo quali regioni stanno promuovendo la transizione verso un sistema energetico più verde e sostenibile, offrendo incentivi economici e finanziamenti per rendere più accessibili queste soluzioni ecologiche.

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Bando stufe a Trento per il pellet ecologico

Per i residenti nella Provincia di Trento, è attivo il Bando stufe, valido fino a ottobre dell’anno successivo con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria. È previsto un finanziamento che coprirà il 90% dei costi per la sostituzione di vecchie stufe e camini con nuovi impianti a biomassa legnosa certificati con 4 stelle ambientali, e il 100% per quelli certificati con 5 stelle, fino a un massimo di 2.000 euro, in aggiunta al sostegno del Conto Termico. Per le nuove caldaie e impianti “a emissioni zero”, il contributo massimo sarà di 4mila euro. Se la sostituzione richiede interventi sulla canna fumaria, si aggiungerà un contributo extra fino a 1.000 euro.

Bandi per l’installazione di pompe di calore in Emilia Romagna e Veneto

L’Emilia Romagna ha stanziato oltre 10 milioni di euro per promuovere l’aggiornamento dei vecchi caminetti alimentati a biomassa con dispositivi più ecologici e moderne pompe di calore. Questi fondi sono destinati ai cittadini che richiedono anche il supporto del Conto termico gestito dal Gse, che copre il 65% dei costi per l’installazione delle pompe di calore. Combinando entrambi gli incentivi, è possibile coprire l’intero costo d’acquisto. Anche il Veneto segue questa direzione, ma il bando è limitato ai residenti con un Isee fino a 50mila euro. La sostituzione riguarda esclusivamente impianti alimentati a biomassa con bassa classificazione ambientale o privi di classificazione e offre un contributo a fondo perduto che copre fino al 100% dei costi per l’adozione delle pompe di calore.

Bando pannelli solari in Friuli

Il bando regionale per l’installazione di impianti fotovoltaici si riapre, estendendo il beneficio a tutti gli immobili residenziali, indipendentemente dalla loro categoria catastale. Questa opportunità si estende a tutte le case, sia come residenze principali che seconde case. Il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 40% del costo totale dell’installazione, a seconda del tipo di pannelli solari utilizzati.

In particolare, per impianti fotovoltaici fino a 800 W, compresi i pannelli da balcone, il costo massimo ammissibile è di 1.720 euro, con un incentivo massimo di 688 euro. Per impianti con una potenza superiore a 800 W, il costo massimo consentito è di 3mila euro al kW, fino a un totale di 18mila euro, con un incentivo massimo di 1.200 euro per ogni kW installato, fino a un limite di 7.200 euro. Inoltre, sono finanziati anche i sistemi di accumulo dell’energia solare.

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