Come e quando potare il glicine?
Per far sì che il glicine cresca nel tempo in modo rigoglioso, è necessario potarlo: ecco tutto quello che c’è da sapere su come e quando potare il glicine.
Il glicine è considerato da molti come uno dei rampicanti più suggestivi: per questo sono numerose le case che esibiscono un pergolato o un gazebo completamente ricoperti da questi incantevoli fiori viola.
Per mantenere però la sua vigoria vegetativa, è necessario potare il glicine nel modo giusto: ecco cosa i giardinieri esperti consigliano di fare per prendersi cura nel modo giusto di questa bella pianta.
Potare il glicine: a che cosa serve
Non molti sanno quanto sia importante procedere con la potatura del glicine: pur essendo un’operazione impegnativa, che richiede la conoscenza di alcuni elementi per eseguirla in modo corretto, non può e non deve essere trascurata. Lo scopo della potatura, che deve essere effettuata in momenti diversi dell’anno, consiste nell’incrementare la produzione dei fiori e al tempo stesso indirizzare la crescita del glicine, portando ordine nel suo rigoglio vegetativo.
Per le piante più giovani per esempio l’obiettivo è formare la struttura desiderata: il glicine può essere coltivato in modi differenti, allevandolo non solo come rampicante, ma anche come arbusto medio basso o come siepe, appoggiato sia sulle recinzioni che sui muri. La prima cosa importante da sapere consiste nel conoscere questa pianta e sapere precisamente come si sviluppa: questo meraviglioso rampicante a foglia caduca è originario della Cina, del Giappone e dell’America.
Le varietà di glicine più facili da trovare infatti sono Wisteria sinensis (cinese), Wisteria floribunda (giapponese) e Wisteria frutescens (americana). La prima, originaria della Cina, può raggiungere anche trenta metri di altezza, mentre la seconda, originaria del Giappone, arriva a un’altezza di dieci metri. Il glicine americano invece si caratterizza per un aspetto più contenuto: presenta un fogliame leggero ricoperto da una fine peluria bianco-bluastra.
Potatura del glicine: tempi e modalità
Una volta definito il tipo di pianta con cui si deve trattare, è necessario capire come potare il glicine: si tratta di due specifici interventi, uno estivo e uno invernale. La prima potatura, il cui periodo più indicato è tra luglio e agosto, serve a stimolare la fioritura e conferire alla pianta un aspetto più ordinato: bisogna tagliare i rami di un anno, dando la lunghezza massima di un metro.
Durante questa operazione è meglio togliere anche i polloni e gli stoloni, come vengono definiti i rami più grossi, che si formano alla base. Queste parti infatti tolgono molta energia alla pianta e rischiano di farla sembrare molto asimmetrica. La potatura invernale invece si effettua dopo la caduta delle foglie: se il clima è troppo rigido, è consigliabile attendere la fine della stagione fredda. In questa potatura è necessario accorciare tutti i rami di un anno, lasciando almeno quattro o cinque gemme.
Sul glicine giapponese e cinese vanno tagliati i polloni e i rami di un anno, lasciando le prime 4-6 gemme a partire dall’inserzione sul ramo principale. Per quanto riguarda invece quello americano, è consigliabile tagliare i rami della chioma sino alla seconda gemma; anche i polloni presenti in basso vanno eliminati completamente. Grazie alla potatura, il glicine potrà conservare il suo aspetto sano avendo fioriture indimenticabili che non danneggeranno la sua vigoria vegetativa.
Tutti i segreti del glicine
Dopo avere imparato tutte le nozioni indispensabili per potare il glicine, è importante sapere quali sono le migliori condizioni di vita di questa pianta. Essendo un rampicante predilige un’esposizione in pieno sole, ma può anche tollerare le posizioni a mezz’ombra o completamente ombreggiate: ovviamente in quest’ultimo caso la fioritura sarà rallentata e avverrà in modo meno generoso rispetto allo sviluppo di una pianta sottoposta all’azione costante dei raggi solari.
Ma qual è il significato di questa pianta? Secondo le filosofie orientali, il glicine rappresenta la coscienza dell’uomo perchè cresce compiendo costanti torsioni in senso orario o antiorario. Questo movimento è associato alla coscienza umana che si irradia dal suo centro vitale, raggiungendo poi anche il mondo esterno. Nel linguaggio dei fiori, invece, regalare un glicine simboleggia amicizia sincera e riconoscenza.