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Potatura fico: i consigli da seguire e gli errori da evitare

Come capire quando potare il fico? E quali attrezzi usare? Rispondiamo a queste e altre domande nella nostra guida alla potatura del fico!

Ultimo aggiornamento 03-06-2024

Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

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Prendersi cura di un fico (Ficus Carica) è tutt’altro che impegnativo, ma – soprattutto quando la pianta è giovane e fresca – ci sono alcune operazioni fondamentali da compiere. Così si potrà avere l’opportunità di raccogliere quei deliziosi frutti verdi e rossi, da mettere in tavola nelle tiepide serate estive.

La potatura del fico, andando quindi a sfrondare e ridurre di volume l’albero, è essenziale per farlo crescere forte e sano, con risultati gustosi e senza rami troppo ingombranti. Perché tutto vada a buon fine è però necessario intervenire sulla pianta nel momento e nel modo più adatto. Ecco qualche istruzione per una potatura degna di un giardiniere professionista.

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Fico giovane e maturo: come cambia la potatura?

Un giovane Ficus Carica appena trapiantato non richiede le stesse attenzioni di un fico che vive in un giardino da anni. Il fico giovane va controllato e potato più spesso, perché è nella fase più delicata di crescita. Il primo taglio è molto importante, perché permette di eliminare i rami in eccesso, nonché rafforzare l’albero e irrobustire le radici. Questa intervento iniziale (da effettuare poco dopo aver trapiantato) si chiama potatura di formazione ed è cruciale anche per la forma estetica dell’albero, la chioma, la struttura.

Potatura fico: quando e come farla

Shutterstock

In generale, un fico va potato eliminando le parti che appaiono malate e poi i rami secondari, quelli intrecciati tra loro o quelli che non provengono direttamente dal legno fruttifero, per concentrare l’energia sugli altri che, al contrario, produrranno frutti.

La gestione del fico, rispetto a quella di altri alberi da frutto, è piuttosto agevole e semplice: anche se sei di fronte ad alberi che non sono stati potati per anni, recidere anche una percentuale consistente di rami non provocherà grossi danni alla pianta. In generale, regolati sul 40% dei rami totali come quantità da eliminare.

La potatura del fico può essere effettuata in qualsiasi momento, a seconda del tipo di intervento da realizzare. Non tutti i tagli infatti devono essere invasivi, quindi una leggera sfrondatura può essere eseguita anche in estate o in autunno. Ad ogni modo, il momento migliore per la potatura del fico è alla fine dell’inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo e ha perso tutte le sue foglie.

Potatura del fico: il periodo migliore per ogni intervento

Come per molti altri alberi, anche il fico ha dei momenti precisi dell’anno che sono più indicati per l’attività di potatura. Escludendo la già citata potatura di formazione, ovvero l’intervento iniziale con il quale si direziona la crescita e lo sviluppo della pianta, le fasi di taglio dei rami sono due, distribuite nell’arco dell’anno.

La prima è quella della potatura di produzione, ovvero la potatura drastica del fico, la quale avviene al termine dell’inverno: attenzione, non deve essere né nella stagione gelida e neanche quando l’albero sta per rifiorire. Il momento giusto si individua tenendo conto delle condizioni climatiche e atmosferiche (che, ovviamente, variano di anno in anno). La potatura di produzione consiste nell’eliminare i rami di troppo e i polloni che si trovano in basso, vicino alle radici. Possono esserci più potature di produzione nello stesso anno, se il fico fruttifica più volte.

La seconda è la potatura di mantenimento, la quale consiste appena nell’abbellire la chioma ed eliminare i rami vecchi, malati e spezzati. Ci sono varie scuole di pensiero ma qualcuno sostiene che il momento migliore per il mantenimento sia subito dopo il primissimo raccolto, a giugno, per guidare l’albero a produrre frutti più grandi e succosi verso la fine dell’estate a settembre.

Quali attrezzi utilizzare per la potatura del fico?

Shutterstock

Nella potatura del fico, la scelta degli strumenti è fondamentale per ottenere tagli precisi ed efficaci. Diverse opzioni sono disponibili a seconda del tipo di taglio necessario. Le cesoie sono perfette per rami sottili fino a 3 cm di diametro, mentre i troncarami sono ideali per rami leggermente più grandi (oltre 4 cm). Per rami di dimensioni maggiori, fino a 10 cm di diametro, si consiglia l’uso del segaccio di buona qualità, pulito e ben affilato.

In caso di rami molto grandi, oltre i 10 cm di diametro, è opportuno utilizzare la motosega, che permette di affrontare tagli più impegnativi. Per regolare la chioma e tagliare gli arbusti, il tagliasiepe risulta essere uno strumento efficace.

Inoltre, una scala è un alleato importante per raggiungere tutte le altezze e poter operare su rami più distanti. Infine, è consigliabile utilizzare una crema cicatrizzante per proteggere al meglio l’albero, riducendo il rischio di infezioni da parte di parassiti e accelerando il processo di guarigione dei tagli.

Potatura del fico: informazioni ed errori da evitare

La potatura del fico è preziosa, ma non basta a creare frutti rotondi e dolci. A volte capita di trovarne grandi, maturi e deliziosi, altre volte invece sembra che l’albero fatichi a produrne. Il motivo è che, oltre alla recisione dei rami, ci sono altri fattori da cui dipende la salute del fico: ad esempio l’irrigazione, che potrebbe essere carente in anni particolarmente caldi o privi di piogge, o eventuali gelate che potrebbero nuocere alla produzione.

Ecco invece gli errori da evitare:

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