Come riconoscere e coltivare i vari tipi di terreno
In questo articolo conosceremo i vari tipi di terreno e come coltivarli per avere ottimi risultati. Scopri che cosa potresti coltivare nel tuo terreno
I tipi di terreno sono tanti e conoscerli significa coltivarli al meglio, con grandi risultati nel tempo.
I tipi di terreno sono tanti e conoscerli significa coltivarli al meglio, con grandi risultati nel tempo.
Tipi di terreno: in cosa si differenziano
Esistono vari tipi di terreno, ognuno con caratteristiche proprie che si prestano alla coltivazione di determinate piante e ortaggi piuttosto che altri. In generale il terreno è composto da una porzione organica e da una inorganica e la sua fertilità dipende proprio da questo. In particolare, in base alla porzione inorganica possiamo distinguere tra diversi tipi di terreno, in quanto determina diverse caratteristiche del suolo, ovvero:
- la densità della terra: si tratta di un suolo compatto e consistente?
- la permeabilità: quanta acqua permane, viene drenata e quanta ne assorbe il terreno?
- la coltivabilità: è adatto alla coltivazione?
In base al tipo di terreno, non solo è possibile stabilire quali vegetali coltivare, ma si potrà determinare con che cadenza provvedere all’irrigazione.
Una classificazione in base alla struttura del terreno comprende invece i terreni sabbiosi, limosi e calcarei. Quando si parla di terreno acido invece si intende un terreno con ph inferiore a 6. Un terreno acido favorisce l’assorbimento di elementi come il ferro, il rame e lo zinco e gran parte degli ortaggi prediligono un suolo tra 5 e 7, così come gli alberi da frutto. Ci sono poi alcune piante che preferiscono un terreno acido come ad esempio il melo e le patate.
Terreno calcareo
Il terreno calcareo è una tipologia di terreno chiaro in genere basico che con la pioggia tende a compattarsi. Il carbonato di calcio è qui presente in quantitativi superiori al 20%. In genere un terreno di questo tipo non è particolarmente fertile, ma è indicato per piante calcicole, oliveti o vigneti, crea in superficie una crosta che ostacola l’assorbimento di aria e acqua, che non viene trattenuta, quindi la germinazione dei semi è più laboriosa.
Terreno limoso
Il terreno limoso possiede una quantità di limo superiore all’80%; è piuttosto scivoloso, mantiene la forma ma tende a rompersi facilmente. Si tratta di terreni in cui è difficile coltivare, in quanto si formano zolle dure e hanno bassissima permeabilità. Hanno tuttavia anche dei pregi, ad esempio trattengono l’umidità senza ristagni idrici e presentano un ottimo scambio di ossigeno. In presenza d’acqua si trasforma in fango e ha una consistenza saponosa.
Terreno sabbioso
Un terreno sabbioso, come dice il nome, si sbriciola molto facilmente e si riconosce perché al tatto risulta molto granuloso. Ha un ottimo drenaggio ma non trattiene l’umidità e tende a essere acido. Ecco perchè si consiglia di mescolarlo al terriccio ed è adatto alla coltivazione di diverse specie acidofile che necessitano di un elevato drenaggio. In un orto coltivato su terreno sabbioso l’acqua drena bene e non ci infanghiamo mai i piedi camminandoci quando è bagnato.
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