Potatura del pero: quando farla, cosa fare e non fare
Coltivare una pianta di pero è semplice, basta averne un po' di cura e potarla regolarmente, ma da dove partire? Scopri come e quando potare il tuo pero
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
- Come e quando potare il pero?
- Il momento giusto per potare il pero
- Le varietà di pere, l'occorrente e gli errori da evitare
- Come e quando potare il pero?
- Il momento giusto per potare il pero
- Le varietà di pere, l'occorrente e gli errori da evitare
Il pero è una pianta rigogliosa, profumata e molto diffusa in Italia. Difficile resistere alle pere dolci e sane coltivate direttamente sul proprio albero, ma per prendersene cura nel modo corretto non si può esimersi da una manutenzione precisa, accurata e rispettosa della pianta.
La potatura del pero richiede particolari attenzioni e determinate strategie per concentrare al massimo la bellezza e la resa. Ecco tutti i consigli e le strategie da seguire per occuparsi nel modo migliore della pianta.
Come e quando potare il pero?
Il pero, splendida pianta dalle origini ancora sconosciute, è un bellissimo albero anche per la propria fisiologica struttura, che tende a svilupparsi verso l’alto e costruire la propria chioma in modo armonioso e gradevole alla vista. Per effettuare una potatura ottimale bisogna tener conto di diverse variabili:
- la salute della pianta
- il taglio mirato a una maggior produttività
- l’aspetto estetico
I primi anni di vita: la potatura di allevamento
La chioma del pero va ridotta prevalentemente nei primi due anni di vita dell’albero. La prima fase di vita richiede un mantenimento denominato “potatura di allevamento” o “di formazione”: questo lasso di tempo è fondamentale per dare una forma corretta all’albero, non solo per esigenze estetiche, ma anche per evitare che si creino rami troppo fitti e per permettere alla luce di filtrare tra le fronde equamente distanziate.
In questo momento si potrà decidere la forma che assumerà il pero. Esistono tre tipi di potatura di formazione che corrispondono a tre tipi di forma:
- A fusetto (il più classico, che si sviluppa in verticale con un fusto e qualche ramo simmetrico)
- A palmetta (che ricorda la forma di una palma, con una chioma che tende a svilupparsi in orizzontale)
- A doppio asse (che si basa su due rami portanti e una chioma distribuita in due aree, che permette la crescita robusta e parallela in orizzontale e verticale).
Gli anni successivi: la potatura di produzione
La potatura di produzione è finalizzata a massimizzare la resa fruttifera. Ecco gli aspetti e le istruzioni di cui tener conto quando si interviene:
- il pero è un albero da frutto che tende a svilupparsi in verticale ed è necessario arginare questa crescita per aumentare la resa.
- i rami che producono frutti sono quelli giovani, per cui quelli più datati sono i primi che dovranno essere eliminati per rafforzare la pianta e irrobustire le radici, oltre che per concentrare l’energia dell’albero su quelli che produrranno grandi e succose pere.
- i rami che renderanno di più sono quelli vicini al tronco centrale e quindi maggiormente nutriti dalla linfa.
- i rami fruttiferi vanno accorciati: la lunghezza ideale è intorno ai 40-50 centimetri, tenendo conto che le gemme vicino o intorno al taglio saranno maggiormente produttive rispetto a quelle degli apici dei rami.
- più l’età dei rami aumenta più la potatura dovrà essere drastica e netta per eliminare tutto ciò che è in eccesso e contrasta lo sviluppo dei frutti: i rami di 4 anni, per esempio, hanno terminato la produzione e dovranno essere completamente eliminati.
- le gemme del pero sono numerose ma non sono tutte fertili. Bisogna distinguere le gemme a fiore e a legno e attendere il tempo necessario per capire quali produrranno frutti.
Il momento giusto per potare il pero
Il pero va opportunamente ridotto e sfrondato tra gennaio e febbraio, prima della fioritura. È necessario svolgere l’attività quando l’albero è dormiente, ma cercando di non coincidere con il periodo delle gelate o si esporrà la pianta ai più pesanti agenti atmosferici. Si può effettuare un secondo mantenimento a giugno, per concentrare al massimo la produzione fruttifera, e/o alla fine dell’estate per preparare l’albero alla stagione invernale.
Le varietà di pere, l’occorrente e gli errori da evitare
La potatura del pero varia a seconda della varietà dell’albero da frutto: ogni tipologia presenta un proprio comportamento di produzione e una maggiore o minore abbondanza di frutti.
Le varietà di alberi di pero
- William: è una varietà molto fertile e naturalmente rigogliosa e per questo non richiede manutenzione particolarmente assidua. Le gemme si concentrano agli apici e assumono una forma a fiore. Per capire quelle che daranno frutti bisogna rimandare leggermente l’attività di potatura.
- Kaiser: è una specie che “se la cava da sola” e non richiede particolari interventi perché fruttifica anche su rami lunghi e non necessariamente accorciati.
- Abate: esteticamente piacevole, dona tantissimi fiori che però non si trasformeranno abitualmente in frutti. Per una potatura produttiva bisogna concentrarsi sulle gemme e privilegiare solo quelle funzionali al frutto.
- Conference: è molto fertile ma si concentra soprattutto sui rami di tre anni che presentano poche gemme. Bisogna effettuare un generale alleggerimento per concentrare la linfa sui segmenti fruttiferi dell’albero.
Gli strumenti che occorrono per potare il pero
- Cesoie (per i rami più grandi)
- Forbici (per i rami più piccoli)
Potatura pero: gli errori da non fare
- Non potare a caso ed eccessivamente: punta su una potatura di qualità invece che di quantità.
- Non effettuare tagli deboli, incerti e sfilacciati perché potrebbero danneggiare l’albero. I tagli che vanno effettuati devono essere precisi e decisi.
Hai bisogno di aiuto per potare i tuoi alberi da frutto?
Scegli uno dei nostri migliori professionisti! Richiedi un preventivo gratis a potatura alberi da frutto
CHIEDI ORA