Come richiedere il Bonus Sanificazione?
Nel Decreto Rilancio è stato inserito anche il Bonus per la sanificazione, le mascherine e i gel. Scopri di cosa si tratta, come funziona e come ottenerlo
Nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio è stato pubblicato un testo piuttosto corposo, ovvero il decreto Rilancio. Tra le varie voci compare anche quella del Bonus Sanificazione: le medie e grandi imprese che hanno sostenuto costi ingenti per sanificazione, mascherine e gel disinfettanti potranno avere diritto a una percentuale riconosciuta del 60% per un massimo di 60mila euro. Inoltre, la procedura è semplificata rispetto alla prima versione prevista dal decreto Cura Italia. Vediamo ora nello specifico il bonus sanificazione inserito nel decreto rilancio come funziona, i requisiti necessari per accedere e le procedure.
Bonus sanificazione, come funziona
Se con il decreto Cura Italia occorreva attendere il decreto attuativo MEF e MISE per l’avvio della misura, stando a quanto previsto dal decreto Rilancio, non servirà più attenderlo: sarà l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla data di approvazione del nuovo decreto, a fissare le regole di utilizzo del credito riconosciuto in credito d’imposta per il 60% a fronte di una spesa massima di 60mila euro. La misura si è resa necessaria a seguito delle regole contenute nella guida Inail, che prevedono misure di prevenzione e tutela della sicurezza sul lavoro contro il coronavirus, in cui rientra l’obbligo di sanificazione periodica e giornaliera della sede di lavoro. Ogni azienda, quindi, sarà costretta a sanificazione periodica di uffici, negozi e fabbriche, che, inoltre, dovranno avere a disposizione mascherine e gel disinfettanti. Tutto questo comporterà dei grandi costi per le aziende: interviene allora il bonus sanificazione, esteso anche alle mascherine e ai gel disinfettanti.
Bonus sanificazione, i requisiti
I beneficiari del bonus sanificazione saranno liberi professionisti, esercenti di arti, commercianti, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato, ma anche enti non commerciali, come quelli del Terzo settore e religiosi se civilmente riconosciuti. Per richiedere il bonus sanificazione, i requisiti sono piuttosto comuni, basterà essere titolare di una partita iva e dimostrare con la giusta documentazione la spesa sostenuta per:
- La sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività;
- l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;
- l’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
- l’acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli elencati sopra, quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;
- l’acquisto di dispostivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione..
Come richiedere il bonus
Il credito di imposta che viene richiesto con il bonus sanificazione può essere utilizzato in due modi: il primo è in compensazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo del sostenimento della spesa, oppure, con la cessione del credito d’imposta al locatore o ad altri soggetti, compresi istituti di credito o intermediari finanziari.