Derattizzazione in condominio: chi paga e come si fa
Un'invasione di topi in condominio può essere efficacemente controllata tramite un intervento di derattizzazione straordinaria: di seguito, come organizzarlo e come gestire le spese.
Marco Croci
Disinfestatore
- Derattizzazione condominiale: cosa dice la normativa
- Derattizzazione condominiale: come si procede
- Derattizzazione condominiale: chi paga
Sono tanti i condomini italiani che annualmente si ritrovano a combattere contro i topi. Basta un avvistamento fugace in un garage, un cavo rosicchiato o residui di escrementi per attivare subito l’allarme. Il problema, se ignorato, può diventare particolarmente grave e portare anche a infestazioni importanti, poiché i piccoli animali potrebbero trasformare il condominio nel loro habitat e allora sarebbe più difficile eliminarli. In questi casi, è cruciale provvedere a una derattizzazione condominiale. Parliamo di una delle attività di disinfestazione più comuni, il segreto per renderla davvero efficace è farla spesso e affidarsi a specialisti. Come ogni decisione condominiale, anche la derattizzazione porta con sé numerosi dubbi: cosa dice il regolamento? Qual è la prassi da seguire? Come si dividono le spese? Chi scegliere per effettuare il lavoro? Rispondiamo subito a tutte le domande.
Derattizzazione condominiale: cosa dice la normativa
Per le operazioni di derattizzazione e disinfestazioni condominiali, si fa riferimento alla normativa n. 82/1994, che regola gli interventi di pulizia e sanificazione. Il Codice Civile chiarisce che la derattizzazione deve essere avviata e gestita dall’amministratore condominiale. Questa figura deve rendere sicuri e agevoli le aree comuni, quindi dovrà occuparsi anche della disinfestazione secondo i termini di Legge. La derattizzazione deve essere effettuata con una frequenza specifica e deve essere affidata a una ditta specializzata e certificata, non a semplici imprese di pulizia. Occorre evitare assolutamente attività e tecniche fai-da-te, anche se un condomino si propone come volontario, perché potrebbero danneggiare tutto il palazzo e mettere a repentaglio chi ci vive.
La Legge prevede che in ogni condominio ci sia un piano di derattizzazione programmata con azione preventiva, ovvero interventi ordinari che hanno il compito di prevenire eventuali infestazioni.
L’amministratore deve informare i condomini e assicurarsi che le aree comuni siano predisposte alla disinfestazione, funzionali e sicure. Per esempio, occorre valutare un eventuale spostamento di piante e arbusti. Inoltre, ci possono essere dei cattivi comportamenti che possono portare a una infestazione, come la cattiva gestione dei rifiuti o la crescita di erbacce e piante infestanti nel giardino condominiale. E in questo caso, l’amministratore deve intervenire fin da subito, garantendo la pulizia delle zone in condivisione. Le aree al pianterreno, così come cortili e giardini devono essere curati in modo particolare, perché spesso vengono presi di mira dai topi.
Derattizzazione condominiale: come si procede
In caso di presenza di topi in condominio, bisogna agire immediatamente. Innanzitutto, occorre informare l’amministratore che si preoccuperà di avviare un intervento di derattizzazione straordinario. La rapidità dei lavori è cruciale perché i ratti si diffondono velocemente. In alcuni casi, la derattizzazione può essere attivata dal Comune, in particolar modo quando interessa territori più estesi. In ogni caso, prima di mettere in atto una procedura straordinaria, l’amministratore deve organizzare un’assemblea condominiale e comunicare a quanto ammontano le spese. Nel caso in cui l’amministratore ignori le richieste dei condomini, potrà risponderne anche a livello penale, soprattutto se i ratti causano seri problemi di salute e igiene.
Nel caso di infestazione è importante affidarsi a una ditta specializzata, che deciderà quale tipo di derattizzazione effettuare:
- chimica, cioè attraverso l’uso di sostanze velenose che, una volta ingerite dal topo, ne causano la morte;
- ecologica, che non prevede l’uso di sostanze velenose, ma di elementi elettromeccanici capaci di catturare il topo;
- a ultrasuoni, cioè con sistemi di alta frequenza che allontanano i topi senza impattare sull’ambiente.
Derattizzazione condominiale: chi paga
I costi dell’intervento si ripartiscono tra i condomini in base al valore di ogni proprietà, come prevede il primo comma dell’art. 1123 del Codice Civile. Inoltre, secondo la Legge, nel caso un immobile sia in affitto, la spesa è a carico del proprietario.
Su Pagine Gialle Casa è possibile trovare le ditte di derattizzazione nelle proprie vicinanze che possano effettuare interventi di disinfestazione nel condominio e riportare la situazione alla normalità.