Pulizia scale condominio: normativa e ripartizione delle spese
Come devono essere ripartite le spese della pulizia delle scale condominiali? Vediamo insieme cosa dice l'attuale normativa
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
La ripartizione delle spese delle pulizie delle scale condominiali è da sempre state motivo di litigio e di dibattito in ogni assemblea condominiale. Comprendere come ripartire in modo equo le varie spese comuni tra i condomini, non è affatto semplice, tanto che numerosi sono i casi portati alla luce della giurisprudenza italiana. Per questo motivo vi sono diverse norme del codice civile che regolano la materia e a cui fare riferimento.
Ecco dunque tutto quello che c’è da sapere sulle norme emanate in materia di ripartizione delle spese delle pulizie condominiali e quali sono le tariffe medie proposte dalle imprese di pulizie specializzate.
- Pulizie scale condominio: cosa dice la normativa
- Pulizia scale condominiali: perché affidarsi ad un’impresa di pulizie conviene
- Ripartizione delle spese di pulizia delle scale condominiali
- Pulizia delle scale del condominio: prezzi
Pulizie scale condominio: cosa dice la normativa
Le norme emanate dal codice civile volte a disciplinare la materia delle scale in condominio e la ripartizione delle spese condominiali sono più di una:
Nello specifico le più importanti cui fare riferimento sono:
- art. 1117 c.c.: indica le scale interne e quelle esterne, comprese quelle al piano terra con accesso alla strada, come oggetto di proprietà comune ai condomini. In quanto tali è compito di tutti gli inquilini contribuire alla loro pulizia e manutenzione. Tali spese devono essere ripartite e sostenute da ciascuno dei condomini nei modi e nella misura previsti dal codice civile. Tra i condomini, vengono inclusi oltre agli inquilini, anche i proprietari di negozi, garage, laboratori, studi privati e così via, posti nel condominio.
- art. 1123 c.c.: questa norma prevede che le spese debbano essere ripartite e si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne. Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.
- art. 1130 c.c.: tra le attribuzioni dell’amministratore vi è anche quella di disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini. L’amministratore, dovrà se necessario mettere all’ordine del giorno l’argomento al fine di regolare eventuali litigi e inadempienze.
- art. 1136 c.c.: sono previsti i quorum e le maggioranze necessarie per le deliberazioni assembleari inerenti anche le pulizie condominiali.
Da quanto si evince, il potere decisionale degli inquilini, viene espresso mediante la loro partecipazione in assemblea e al conseguente voto sull’argomento. In quest’ottica, è di primaria importanza prestare grande attenzione al regolamento condominiale al fine di evitare di prendere decisioni affrettate.
Pulizia scale condominiali: perché affidarsi ad un’impresa di pulizie conviene
In virtù delle leggi molto rigide in materia condominiale, onde evitare inutili contenziosi, si consiglia di evitare soluzioni improvvisate che a lungo andare minano la serenità condominiale.
Contattare l’impresa di pulizie e richiedere un preventivo per la pulizia delle scale del condominio significa poter fruire di un servizio completo ad un buon rapporto qualità/prezzo. I vantaggi di contattare una ditta di pulizie specializzata sono in particolare:
- la possibilità di ottimizzare i tempi ottenendo comunque eccellenti risultati grazie anche all’ausilio di strumentazione professionale;
- evitare i turni: scegliere chi deve pulire cosa è una scocciatura non da poco. Scegliendo un’impresa di pulizie qualificata, il problema non si presenterà più con grande sollievo della gran parte dei condomini;
- trasparenza ed elevati standard qualitativi: basandosi su preventivi disponibili in tempi brevissimi il prezzo da dividere tra i condomini sarà chiaro fin da subito, inoltre l’elevata qualità delle migliori aziende sono garantite dalle certificazioni ISO 9000 e ISO 14000 da sempre simbolo di un servizio ottimo e di qualità.
Ripartizione delle spese di pulizia delle scale condominiali
Come già spiegato all’interno della normativa, la ripartizione delle spese di pulizia delle scale compete ai condomini in base all’utilizzo che questi ne fanno. Va da sé che il condomino del quarto piano avrà spese di pulizia più alte di quello del primo piano. In linea di massima l’inquilino del piano terra sosterrà le pulizie dell’androne, ma non quelle delle scale.
Pulizia delle scale del condominio: prezzi
Per quello che riguarda il costo delle pulizie condominiali, queste possono variare sulla base di alcuni fattori, tra cui la quantità delle scale da pulire, nonché la presenza di eventuali locali come cantine e garage ed infine la zona nella quale è presente l’impresa di pulizie. Per fare un chiaro esempio la tariffa oraria media è di circa 15 euro più IVA che diventa su base mensile di circa 150 euro se il condominio ha massimo 3 o 4 piani ed è dotato di poche unità abitative. Le migliori imprese di pulizie ad ogni modo, in seguito ad un attento sopralluogo propongono un preventivo gratuito e senza impegno.
Per concludere, scegliere di servirsi di una buona impresa di pulizie è il primo passo per occuparsi dei propri spazi abitativi in modo trasparente e soprattutto efficiente perché il tema della pulizia delle scale condominiali non deve mai essere sottovalutato.
Domande frequenti:
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Chi deve pulire le scale in condominio?
In assenza di un’impresa di pulizie, la pulizia delle scale spetta a uno dei condomini che effettivamente le utilizza. Le regole vorrebbero che gli inquilini facessero a turno ogni mese.
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Come ripartire le spese dell'ascensore e delle scale condominiali?
Le spese di ascensore e scale del condominio vengono ripartite sulla base dell’effettivo utilizzo. Chi sta al quarto piano, dunque, pagherà di più di chi sta al primo.