Sanificazione del condominio: come farla e ogni quanto
In questo articolo troverai tutto quello che c'è da sapere sulla sanificazione di un condominio: quando è necessaria, ogni quanto farla e a chi rivolgersi
Con la fine del lockdown e il nuovo inizio – seppur regolamentato – delle interazioni sociali, è tutto un gran parlare di misure di sicurezza e sanificazioni, anche nell’ambito del condominio. Le domande che si pongono sono molte: la sanificazione del condominio è obbligatoria e prevista per legge? Ogni quanto è necessario farla? Chi paga alla fine delle operazioni? Cerchiamo dunque di chiarire questi dubbi nell’articolo.
La sanificazione e pulizia
Prima di parlare di sanificazione del condominio è opportuno distinguere questo termine dalla pulizia e disinfezione. Con il termine pulizia si intendono tutte le operazioni che rimuovono da ambienti e superfici la sporcizia visibile, come macchie, polvere, corpi estranei e cattivi odori con acqua e detergenti. Quando parliamo di disinfezione, invece, intendiamo quelle misure che vanno a distruggere germi patogeni con disinfettanti o con altri sistemi di disinfezione ambientale. La sanificazione del condominio, oltre a comprendere pulizia e disinfezione, racchiude procedimenti di ordine pratico e sanitario per rendere sano un ambiente per la vita delle persone, eliminando ogni batterio e agente contaminante. Se quindi pulizia e disinfezione possono essere affidate a chiunque, per la sanificazione è necessario contattare ditte specializzate, che interverranno con prodotti e strumenti specifici.
La sanificazione del condominio è obbligatoria?
La sanificazione del condominio non è obbligatoria in assoluto: in genere viene ordinata dalla Pubblica Autorità e coordinata dall’amministratore di condominio. Generalmente, viene disposta in caso in cui nel condominio ci sia un caso di Covid-19 o vi è il sospetto di un possibile caso. In assenza di ordinanze specifiche ma in presenza di casi accertati sarà l’amministratore a contattare le autorità competenti. Nel caso di assenza di contagi, bisognerà valutare con buon senso se è opportuno effettuare una sanificazione del condominio.
Ogni quanto fare la sanificazione del condominio?
Sarà sufficiente effettuare la sanificazione del condominio una volta sola, da ripetersi nel caso in cui persone con casi accertati di Covid-19 abbiano sostato negli spazi comuni. In ogni caso è consigliabile aumentare le operazioni di pulizia, utilizzando detergenti in grado di uccidere virus e batteri come candeggina e ammoniaca.
Quando costa la santificazione del condominio
Come detto in precedenza, le operazioni di sanificazione del condominio dovranno essere svolte da ditte specializzate. Il consiglio è quello di contattarne diverse in modo da poter confrontare vari preventivi e poter scegliere al meglio. Dunque, se l’amministratore di condominio su invito della Pubblica Autorità dovesse decidere di procedere con le operazioni di sanificazione – non è possibile svolgere una riunione, anche se sarà sua premura ascoltare i pareri dei condomini – indicherà alla fine la ditta specializzata assunta e il relativo costo. Naturalmente, a fine lavori l’impresa dovrà rilasciare il rapporto del lavoro svolto con la specifica dei prodotti utilizzati. Richiedi un preventivo gratuito.
Fondamentale il buonsenso
Comunque, come abbiamo già detto, per gli spazi comuni la sanificazione del condominio non è obbligatoria per legge, ciò che dovrebbe esserlo è accendere il cervello e far prevalere il buon senso, utilizzando tutte le norme consigliate o imposte dal Governo in ambito di distanziamento sociale e dispositivi da utilizzare per la sicurezza personale, come le mascherine i gel igienizzanti.