Sanificazione o igienizzazione, le differenze
Che differenza c’è tra sanificare e igienizzare? In questa guida scopriamo le diverse metodologie e le indicazioni dettate dall'Istituto superiore di sanità
Igienizzare e sanificare sono la stessa cosa? Che differenza c’è tra una sanificazione e una normale pulizia degli ambienti? Nelle ultime settimane siamo stati messi di fronte all’esigenza di adottare ogni precauzione possibile per prevenire la presenza di virus e germi all’interno di abitazioni e ambienti di lavoro. Fare confusione, tuttavia, è facile di fronte a parole che richiamano tutte la medesima sfera dell’igiene e della pulizia. Eppure i termini non sono equivalenti e hanno ciascuno un significato specifico che è bene comprendere prima di intraprendere qualunque azione o affidarsi a un’impresa specializzata.
Questo vale tanto che si cerchi una soluzione per casa propria, quanto nel caso in cui il nostro ruolo sia quello di cliente o frequentatore di un locale. A maggior ragione, è importante saper distinguere quali sono le differenze e cosa sia meglio fare quando si gestisce un’attività e c’è bisogno di garantire la salute di chi ci lavora o la frequenta.
Le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità
Non ci si affida al sentito dire: questa è una delle regole fondamentali. Per orientarsi in un mondo che appare complicato è bene fare riferimento alle indicazioni ufficiali date dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che ha dettagliato alcune norme di riferimento importanti a cui rimanda lo stesso Ministero della Salute. É chiaro che ogni presa di posizione discende dalle conoscenze e dai dati a disposizione nel momento in cui essa viene diffusa e può richiedere aggiornamenti con il passare del tempo. Sulla base delle informazioni raccolte sino ad allora, il 15 maggio l’Iss ha emesso una raccomandazione che aiuta a fare chiarezza e a cui si può accedere attraverso il sito internet del Ministero della Salute: www.salute.gov.it.
Sanificazione o igienizzazione?
Alla luce del documento emanato dall’Iss e da quando riportato sulla pagina ministeriale, emerge una differenza fondamentale tra sanificare e igienizzare un ambiente. Con il termine sanificazione si fa riferimento a un complesso di procedimenti e operazioni di pulizia e/o disinfezione che comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria. Non si tratta di una singola azione specifica, dunque, ma di un piano di intervento omnicomprensivo che passa anche dal ricambio d’aria in tutti gli ambienti.
L’igienizzazione invece è qualcosa di meno profondo. Il Ministero considera l’espressione l’equivalente di detersione. É un’azione che ha lo scopo di rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti. Per igienizzare uno spazio, degli oggetti o una superficie possono essere usati saponi e comuni detergenti. L’igienizzazione è diversa dalla disinfezione, che può ritenersi eseguita soltanto se sono stati impiegati prodotti disinfettanti che riportano una precisa autorizzazione ministeriale e che vengono indicati come biocidi o presidi medico chirurgici.
Sanificazione o igienizzazione: valutazione caso per caso
Come comportarsi? Quale trattamento scegliere? Il primo passo è sempre quello della pulizia. Senza di essa l’efficacia di qualunque altro intervento risulterebbe limitata e in parte vanificata. Dopo di che è opportuno valutare ogni caso specifico tenendo conto di molti fattori diversi. Tra di essi il tipo di superficie su cui si intende intervenire e la quantità di persone che hanno accesso a quello spazio o a quell’oggetto. Da tenere in conto anche le specificità di ciascun prodotto per la pulizia e le dosi per il suo utilizzo senza rischi. Per aiutare ad orientarsi l’Iss ha messo a disposizione tabelle che indicano, ad esempio, la durata della presenza del coronavirus su diversi tipi di superficie: secondo i test si va da mezz’ora ad alcuni giorni, a seconda del materiale.
Per questo prima di procedere è bene ragionare bene sui rischi. Rivolgiti sempre a un professionista esperto, puoi richiedere subito un preventivo senza impegno.