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Orientamento di un edificio: perché è importante e come si valuta l'esposizione

L’orientamento di un edificio deve essere progettato nei dettagli: scopri perché e segui i consigli dell’esperto per gestire clima e illuminazione naturale nella tua casa

17-07-2024
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Francesco Bosco

Ingegnere Edile – Architetto

L’architettura è bellezza, l’Ingegneria è forza. Insieme, costruiscono ponti tra l'estetica del possibile e la solidità della tecnica. Questo è l’approccio di Francesco Bosco, ingegnere edile-architetto, fondatore dello studio di ingegneria, structura-b, specializzato in strutture, urbanis...
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Sin dai tempi antichi, la posizione e l’esposizione degli edifici sono state studiate e ottimizzate per sfruttare al meglio le risorse naturali, in particolare la luce solare. Oggi, con l’avvento di nuove tecnologie come il fotovoltaico, questo tema ha assunto ancora maggiore rilevanza, soprattutto in un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità e l’efficienza energetica. L’orientamento degli edifici attualmente rappresenta uno degli aspetti fondamentali nella progettazione architettonica.

Quando si costruisce un nuovo edificio o si effettua una ristrutturazione è cruciale tenere conto di questo aspetto e dei benefici che derivano da uno studio dell’orientamento delle case. Vediamo alcuni elementi da considerare e come l’orientamento può impattare sul comfort abitativo e anche sui consumi energetici di un’abitazione.

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Perché è importante l’orientamento degli edifici

casa luminosa

Shutterstock

Il posizionamento di un edificio è spesso determinato dalle normative edilizie e dall’esigenza di massimizzare l’utilizzo della superficie edificabile. Tuttavia, quando è possibile, il suo orientamento dovrebbe essere studiato per sfruttare al meglio l’illuminazione naturale e avere una corretta ventilazione, che renda l’ambiente salubre. Un’adeguata esposizione può influenzare la salubrità dell’ambiente e anche i consumi energetici necessari per il riscaldamento e il raffrescamento, migliorando al contempo l’illuminazione naturale degli ambienti e il comfort degli occupanti, anche per ridurre al minimo l’uso di luci artificiali e ridurre i consumi. Tutti questi piccoli dettagli contribuiscono a rendere una casa meno impattante a livello ambientale, più comoda, pratica e confortante da vivere giorno per giorno.

In particolare, l’orientamento è importante per sfruttare la luce naturale anche e soprattutto durante l’inverno. In questa stagione, in un edificio ben esposto alla luce solare si può evitare l’uso eccessivo di riscaldamento e delle luci artificiali.  Al contrario, in estate è fondamentale progettare schermature adeguate a evitare il surriscaldamento degli ambienti interni. L’orientamento delle facciate e delle finestre gioca un ruolo cruciale in questo equilibrio.

Come scegliere l’orientamento di un edificio

In Italia, la normativa per la progettazione energetica degli edifici è il DM Requisiti Minimi del 26 giugno 2015 che stabilisce i requisiti per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, imponendo limiti anche sull’Area Solare Equivalente, un parametro direttamente influenzato dall’orientamento dell’edificio. Progettare in conformità a queste normative è un obbligo per tutti i tecnici e professionisti incaricati.

L’orientamento di un edificio è studiato in base ad alcuni parametri, come il percorso del sole, la temperatura media della zona e l’inclinazione dei raggi solari.

Una parte importante è dedicata al percorso effettuato dal sole in quell’angolo di cielo. Nell’emisfero settentrionale, il sole si muove in senso orario dall’alba al tramonto, raggiungendo il suo picco di luce e calore a sud. Una buona esposizione evita anche che durante l’estate ci sia un eccessivo irraggiamento solare che possa addirittura puntare su una sola zona della casa, causando un eccessivo carico sui condizionatori e, al contrario, che durante l’inverno ci sia abbastanza esposizione solare. È essenziale avere una esposizione equilibrata e progettare l’orientamento degli edifici in modo attento.

Bisogna considerare che in estate il sole è alto nel cielo e le giornate sono più lunghe, mentre in inverno il sole è più basso e le giornate sono più corte. Questa variazione stagionale deve essere considerata nella progettazione dell’orientamento. Oltre a questo, occorre valutare l’inclinazione dei raggi solari, che varia durante il giorno e le stagioni. Al mattino, il sole è basso all’orizzonte, producendo una maggiore quantità di radiazione. A mezzogiorno, il sole è alto e la sua penetrazione negli ambienti interni è minore, ma è più facilmente controllabile attraverso aggetti o schermature. Questa variabilità deve essere considerata nella progettazione delle facciate e delle aperture per ottimizzare l’uso della luce naturale e ridurre il fabbisogno energetico.

L’orientamento ottimale degli edifici è quello che dispone le facciate principali a sud e a nord, con schermature adeguate alle superfici vetrate a sud. Questo permette di massimizzare l’apporto solare in inverno e di proteggere gli ambienti dal surriscaldamento in estate. Le facciate esposte a ovest, invece, tendono a registrare temperature più elevate, poiché sono irradiate nelle ore pomeridiane, quando la temperatura dell’aria esterna raggiunge i massimi picchi. Sin dalle prime fasi di progettazione, è possibile creare un microclima interno soddisfacente, rispettando le normative vigenti e garantendo alti standard qualitativi.

Come progettare gli interni in base all’orientamento dell’edificio

progettare interni

Shutterstock

Per ottimizzare l’orientamento degli edifici e ridurre i consumi energetici, è possibile adottare diverse soluzioni progettuali:

  • A sud il posizionamento delle aree più vissute, come soggiorno e cucina, perché l’apporto del sole è maggiore
  • A nord il posizionamento delle aree meno usate, come ripostigli e cabine armadio

Inoltre, l’uso di vetri selettivi e schermature esterne può contribuire a controllare l’ingresso della luce solare, migliorando l’efficienza energetica e il comfort abitativo.

Come arredare casa per sfruttare l’orientamento

Esistono una serie di accortezze per sfruttare al meglio la luce naturale dentro casa. Per esempio, si consiglia di posizionare i mobili più alti e ingombranti lontano dalle finestre per consentire alla luce di diffondersi meglio nelle diverse stanze. Vicino alle finestre è consigliabile inserire piante da interni che hanno bisogno di una buona esposizione. Queste oltre ad arricchire visivamente l’ambiente possono rendere l’aria più salubre. Esistono infatti diverse specie vegetali capaci di ripulire l’aria.

Un’altra accortezza riguarda l’uso di tende e tapparelle regolabili per controllare l’ingresso della luce solare, proteggendo gli interni dall’abbagliamento e dal surriscaldamento.

Se si hanno degli ambienti esterni è possibile sfruttare le schermature solari esterne soprattutto in estate: queste consentono di inserire un ulteriore scudo protettivo tra l’interno e l’esterno e gestire meglio le temperature della casa.

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