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Riscaldamento a gas o elettrico? Scopri le differenze e quale ti conviene

Scegliere tra il riscaldamento a corrente o a gas è uno dei primi passi per affrontare l'inverno: ecco le differenze e quale fa risparmiare di più in bolletta

Ultimo aggiornamento 09-05-2024

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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I rincari alle stelle sulle bollette hanno portato molti consumatori a chiedersi come risparmiare e quale fonte energetica preferire per abbattere i costi. Soprattutto in vista dell’inverno, e del maggior uso del riscaldamento, la domanda principale resta: meglio la corrente o il gas a casa per risparmiare qualcosa a fine mese?

Entrambe le scelte hanno i loro vantaggi e svantaggi, e devono essere attentamente ponderate a seconda delle proprie abitudini di consumo, della grandezza della casa, del suo orientamento e di molti altri fattori.

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Gas per il riscaldamento: pro e contro

Il metano è la fonte energetica utilizzata da oltre i due terzi degli italiani, stando agli ultimi dati ISTAT. Questo perché il riscaldamento a gas è tra le alternative meno costose, sia per quanto riguarda i costi di allacciamento che di manutenzione. Anche l’acquisto di una caldaia è sicuramente più contenuto rispetto alla spesa prevista per una pompa di calore o un impianto di riscaldamento a pavimento.

Se si dispone di un budget contenuto, la scelta della caldaia consente di contenere i costi nel breve periodo. Va però considerato che il combustibile non consente grandi risparmi, essendo soggetto a costanti aumenti.

Inoltre, i modelli di caldaia a gas si sono notevolmente evoluti negli ultimi anni, come nel caso della caldaia a condensazione, che permette di risparmiare fino al 30% in bolletta grazie al recupero dei fumi di scarto che venivano dispersi dalla caldaia tradizionale. Inoltre, Ecobonus e Superbonus hanno reso molto più conveniente il passaggio a questi sistemi di riscaldamento.

È possibile scegliere anche delle nuove caldaie in grado di regolare automaticamente la temperatura interna, in grado di rilevare la temperatura esterna e la presenza di persone in casa attraverso i termostati intelligenti.

Gli impianti di riscaldamento elettrici: vantaggi e svantaggi

Anche i costi del riscaldamento elettrico variano enormemente a seconda della soluzione scelta.

Prendiamo come esempio i radiatori elettrici: questi dispositivi permettono di riscaldare uniformemente qualsiasi ambiente, ma possono comportare bollette estremamente salate. Sono quindi una soluzione da considerare nelle seconde case sprovviste di metano o in abitazioni al di sotto dei 50 metri quadri.

In tutti gli altri casi continua ad essere conveniente il metano, a meno che non si passi a soluzioni più performanti, meglio ancora se collegate a dei pannelli fotovoltaiciin grado di generare energia pulita e a basso costo.

Tra gli impianti di riscaldamento elettrici in grado di coniugare risparmio e comfort c’è la pompa di calore, che può essere utilizzata anche per la produzione di acqua sanitaria. Il vantaggio delle pompe di calore è che hanno un coefficiente di prestazione (COP) tra 3-5 ovvero per ogni kWh elettrico assorbito producono tra 3 e 5 kW/H termici, una prestazione notevole dal punto di vista energetico. Inoltre, l’efficienza energetica è imbattibile rispetto a una caldaia a gas tradizionale.

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