Quando si spengono i termosifoni: da Milano a Roma, tutte le date per ogni zona climatica
Con la fine dell’inverno arriva il calendario per spegnere il riscaldamento nelle varie zone climatiche italiane: ecco tutte le date e le future novità volute dall’Europa

Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Quali sono le zone climatiche italiane?
- Quando si spengono i termosifoni e il riscaldamento
- Riscaldamento centralizzato: cosa accadrà in futuro?
L’inverno è quasi giunto al termine e come tutti gli anni si avvicina il momento di spegnere il riscaldamento. Le date per spegnere i termosifoni e tutti i sistemi per scaldare casa si avvicinano: il giorno è stabilito dalla Legge e dipende dalla fascia climatica in cui si vive. Occorre conoscere il giorno esatto per non essere impreparati.
Le date di spegnimento sono obbligatorie per i condomini che hanno il riscaldamento centralizzato, normalmente sotto forma di termosifone. Chi, invece, ha un riscaldamento autonomo può decidere autonomamente quando e per quanto usarlo, senza limiti di Legge, naturalmente tenendo conto del risparmio energetico.
Vediamo tutte le date in cui bisogna spegnere i termosifoni nel 2025 e le eventuali novità per il futuro. Ma prima chiariamo il concetto di zona climatica.
Quali sono le zone climatiche italiane?
Il DPR n.412 del 1993 stabilisce i periodi di tempo in cui occorre accendere e spegnere il riscaldamento nel nostro Paese. L’obiettivo di questa normativa è contenere il consumo di energia ottimizzando l’uso del riscaldamento in base alle reali necessità delle diverse zone climatiche.
Nel nostro Paese esistono 6 zone climatiche, suddivise in base ai gradi/giorno. Più sono alti e più la stagione del riscaldamento si protrae.
Le zone climatiche in Italia sono le seguenti:
- Zona A: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (zona più calda d’Italia)
- Zona B: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo e altre città
- Zona C: Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
- Zona D: Roma, Firenze, Genova, Pistoia, Pisa, Siena, Viterbo, Foggia, Isernia, Nuoro, Pescara e tante altre città
- Zona E: Como, Brescia, Lecco, Milano, Novara, Parma, Piacenza, Torino, Venezia, Verona, Enna, Frosinone, Bologna, Perugia e altre città dove l’inverno è particolarmente freddo
- Zona F: Belluno, Cuneo, Trento e altre località montane dove l’inverno è molto rigido
In base alla suddivisione di queste zone, si spegne e accende il riscaldamento in una specifica data.
Quando si spengono i termosifoni e il riscaldamento
Per spegnere il riscaldamento bisogna attenersi alla propria zona climatica, anche se in caso di periodi particolarmente rigidi si può decidere di protrarre il periodo di accensione: questa decisione spetta normalmente ai Comuni e altre autorità locali. I sindaci possono decidere di prorogare l’accensione a patto che l’uso sia limitato alla metà del tempo massimo consentito dalla Legge. Perciò se per Legge si accetta l’accensione del riscaldamento di 8 ore al giorno, nei periodi di proroga si può protrarre al massimo per 4 ore al giorno.
Di seguito le date in cui spegnere termosifoni in Italia nel 2025:
- Zona A: 15 marzo
- Zona B: 31 marzo
- Zona C: 31 marzo
- Zona D: 15 aprile
- Zona E: 15 aprile
- Zona F: nessuna limitazione
Quindi riepilogando, in una città come Roma che appartiene alla zona climatica D, la data di spegnimento è il 15 aprile; stessa data anche per Milano. Mentre a Napoli, il riscaldamento centralizzato si spegne il 31 marzo 2025.
Riscaldamento centralizzato: cosa accadrà in futuro?
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di possibili modifiche ai periodi di accensione e spegnimento del riscaldamento centralizzato. Questo tema è legato al crescente interesse dell’Europa verso il risparmio energetico ma anche alla graduale eliminazione delle caldaie a gas, ancora oggi tra i sistemi più diffusi nei condomini. Le direttive europee puntano a una transizione verso soluzioni più sostenibili: dal 2029, gli impianti dovranno rispettare standard più efficienti, mentre dal 2040 le caldaie a gas saranno definitivamente vietate negli Stati Membri, tra cui l’Italia. I condomini dovranno quindi adottare sistemi innovativi e a basso impatto ambientale, come le pompe di calore.
Questi cambiamenti potrebbero influire anche sui periodi di accensione e spegnimento del riscaldamento così come li conosciamo oggi. Se oggi chi possiede un impianto tradizionale può ancora utilizzarlo, è consigliabile iniziare a pensare alla sostituzione. Non solo perché i prezzi del gas continuano a salire, ma anche perché esistono incentivi statali che permettono di installare un nuovo impianto risparmiando.
Tra le soluzioni migliori spiccano come detto le pompe di calore, che riducono i consumi, abbassano le bollette e migliorano il comfort abitativo. Sfruttano l’energia dell’aria o del suolo per riscaldare la casa, eliminando la dipendenza dal gas e contribuendo alla tutela dell’ambiente.
Le pompe di calore funzionano anche col termosifone, quindi si tratta di un intervento veloce che può offrire benefici importanti nel lungo periodo. Si può dividere la spesa col condominio e usufruire di detrazioni fiscali mirate per risparmiare.
Investire oggi in una pompa di calore significa risparmiare nel lungo periodo e avere una casa più moderna, efficiente ed ecologica. Perché aspettare che il cambiamento diventi un obbligo? Conviene pensare subito ad installare un sistema di questo tipo.
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Domande frequenti:
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Quando si spengono i termosifoni a Roma?
La data dello spegnimento dei termosifoni e dei riscaldamenti centralizzati a Roma è fissata per il 15 aprile 2025. Si potranno riaccendere il 15 novembre 2025.
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Quando si spengono i termosifoni a Milano?
A Milano i termosifoni centralizzati si spengono il 15 aprile 2025.