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Accatastare impianto fotovoltaico: quando è obbligatorio

Gli impianti fotovoltaici sono sempre più diffusi, ma in alcuni casi non basta l'installazione occorre anche l'accatastamento. Ecco quando è obbligatorio

Ultimo aggiornamento 09-05-2024

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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Negli ultimi anni, l’esigenza di abitare in case sostenibili è aumentata. Il bisogno si è acuito in questi ultimi mesi a causa del caro energia: per risparmiare nella bolletta ormai è necessario ridurre i consumi. Una soluzione adottata da tanti italiani è l’impianto fotovoltaico. Sono tanti gli incentivi fiscali dedicati all’efficientamento energetico e molti di questi supportano i contribuenti nell’acquisto di impianti fotovoltaici. Pensiamo al Superbonus o all’Ecobonus. Molte persone non sanno però che anche alcuni impianti fotovoltaici devono essere accatastati per Legge, soprattutto quelli di grandi dimensioni; per altri invece è facoltativo. Il calcolo deve essere eseguito da esperti del settore in base ad alcune caratteristiche dei pannelli e dell’immobile in cui verranno montati. Ecco i dettagli.

Quando accatastare l’impianto fotovoltaico

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Quando l’impianto ha grandi dimensioni e serve prettamente per vendere energia e guadagnare è considerato un’entità catastale autonoma. Il suo valore catastale dipende da una serie di elementi:

I termini per l’accatastamento sono stabiliti dall’articolo 1 comma 21 della Legge di Stabilità 2016. Conoscere il valore catastale è importante anche per poter calcolare le imposte dovute dal proprietario. I parchi fotovoltaici sono vere e proprie unità immobiliari urbane e sono dotati di autonomia funzionale e in base alle caratteristiche devono essere inseriti in specifiche categorie catastali, come la D/1 o la D/10, poichè sono paragonabili a centrali di produzione energetica.

Accatastare gli impianti fotovoltaici di un immobile

Il discorso è diverso se il pannello fotovoltaico è di pertinenza di un’abitazione. L’Agenzia delle Entrate ha comunicato nel 2016 (circolare n.27/E) che l’accatastamento diventa obbligatorio quando l’impianto aumenta il valore catastale dell’immobile. In tutti gli altri casi è facoltativo. Il contribuente deve comunicare al catasto la presenza di pannelli nel momento in cui aumentano il valore capitale dell’immobile del 15% o più. Questa è un’eventualità molto rara, può succedere nelle grandi ville o nei condomini.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche tutti i casi in cui l’accatastamento non è necessario, i casi in cui si è esonerati sono solo tre:

Ci sono poi ulteriori casistiche da considerare, per esempio quella legata a immobili ed edifici rurali.

Accatastamento dell’impianto fotovoltaico di un edificio rurale

I pannelli fotovoltaici di un edificio rurale devono essere accatastati, ma per essere definito tale un impianto deve avere caratteristiche ben precise:

Se l’impianto fotovoltaico dell’edificio ha queste caratteristiche viene accatastato nella categoria D/10.

Quanto costa accatastare un impianto fotovoltaico

Se si è stabilito che l’impianto aumenti il valore catastale dell’immobile del 15% almeno, occorre avviare una nuova pratica di variazione catastale presso gli uffici preposti. Il catasto registrerà l’installazione dei pannelli fotovoltaici e aggiornerà la planimetria catastale.

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