Detrazione fotovoltaico senza ristrutturazione: quando è possibile?
È possibile portare in detrazione il fotovoltaico senza ristrutturazione? Vediamo cosa dice la normativa e come ottenere il rimborso del 50%.

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Impianto fotovoltaico al 50%: è possibile senza ristrutturazione?
- Come ottenere la detrazione fotovoltaico senza ristrutturazione
Vuoi passare al fotovoltaico senza arrischiarti in un progetto di ristrutturazione?
Allora devi sapere che l’installazione di un impianto fotovoltaico non è vincolata ad un intervento di ristrutturazione ai fini della detrazione fiscale! La normativa, infatti, prevede specifiche detrazioni che rendono l’investimento nel fotovoltaico particolarmente vantaggioso, permettendo di abbattere significativamente i costi iniziali. Ma quali sono esattamente le condizioni per ottenere questi benefici fiscali? Quali procedure bisogna seguire? Scopriamolo insieme.
Impianto fotovoltaico al 50%: è possibile senza ristrutturazione?
L’installazione di un impianto fotovoltaico può beneficiare della detrazione fiscale del 50% anche in assenza di lavori di ristrutturazione dell’abitazione. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questo intervento viene classificato come manutenzione straordinaria, rientrando quindi nel perimetro del Bonus ristrutturazione.
La recente Legge di Bilancio 2025 ha definito le percentuali di detrazione applicabili nei prossimi anni, con una differenziazione in base alla tipologia di abitazione. Nel 2025, è prevista una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda abitazione. Per il biennio 2026-2027, le percentuali scenderanno rispettivamente al 36% per l’abitazione principale e al 30% per le seconde case.
Il requisito fondamentale per accedere all’agevolazione è che l’impianto venga installato per soddisfare i fabbisogni energetici domestici. La detrazione non copre solo i costi di acquisto dei pannelli e della manodopera, ma si estende anche alle spese accessorie come quelle di progettazione, prestazioni professionali, perizie tecniche, sopralluoghi e oneri fiscali quali IVA, bolli e autorizzazioni necessarie.
Come ottenere la detrazione fotovoltaico senza ristrutturazione
Le spese sostenute per questi impianti, considerati interventi di efficientamento energetico, possono essere portate in detrazione dall’IRPEF o dall’IRES seguendo una procedura specifica.
Il primo passaggio fondamentale riguarda la modalità di pagamento: le spese devono essere necessariamente saldate tramite bonifico parlante, un particolare tipo di bonifico che deve contenere informazioni precise come la causale del versamento con riferimento normativo (ad esempio “Lavori edilizi ai sensi dell’art. 16-bis DPR 917/1986”), il codice fiscale di chi beneficerà della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA dell’azienda che esegue i lavori.
Al termine dell’installazione, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, è obbligatorio inviare una comunicazione all’ENEA mediante il portale online dedicato, fornendo tutte le informazioni relative all’intervento realizzato. Parallelamente, occorre predisporre e conservare con cura la documentazione completa dell’intervento, che comprende fatture, ricevute dei bonifici effettuati e conferma della comunicazione inviata all’ENEA.
Per avviare l’iter, è consigliabile richiedere preliminarmente una consulenza tecnica e un preventivo dettagliato che includa pannelli e tutti i componenti necessari all’installazione.
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