Bolletta elettrica in aumento: ecco perché e come risparmiare
I costi dell'energia elettrica sono di nuovo in aumento: in questo articolo spieghiamo le cause, le nuove tariffe e le strategie migliori per risparmiare
Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
- Bolletta elettrica: Arera rivela i prezzi del prossimo trimestre
- Stabili Iva e accise, ma salgono i costi di approvvigionamento
- Bolletta elettrica: Arera rivela i prezzi del prossimo trimestre
- Stabili Iva e accise, ma salgono i costi di approvvigionamento
Se hai notato un aumento delle tue bollette elettriche negli ultimi mesi, non sei solo. Molti consumatori stanno affrontando questa situazione e cercano soluzioni per risparmiare sull’energia elettrica. Ma cosa sta causando questo aumento dei costi e come puoi mitigare l’impatto sulla tua bolletta?
Nell’articolo che segue, esploreremo le ragioni dietro l’aumento delle bollette elettriche e cercheremo di comprendere i fattori che ne influenzano i prezzi. Analizzeremo i costi di approvvigionamento dell’energia, gli oneri di sistema e le imposte, che contribuiscono all’incremento complessivo delle bollette.
Bolletta elettrica: Arera rivela i prezzi del prossimo trimestre
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha recentemente annunciato le nuove tariffe per la bolletta elettrica del terzo trimestre per le famiglie ancora in tutela. Secondo l’Arera, i prezzi subiranno una sostanziale stabilità, registrando un modesto aumento dello 0,4% per i prossimi tre mesi.
Questo nuovo valore avrà un impatto sul cliente tipo, con consumi medi di elettricità di 2.700 kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 kilowatt. La tariffa di riferimento per l’energia elettrica per questo tipo di cliente sarà di 23,85 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Ora, analizziamo quali voci aumenteranno e quali invece subiranno una contrazione all’interno della nuova bolletta elettrica.
Stabili Iva e accise, ma salgono i costi di approvvigionamento
L’ultima analisi dell’Arera mostra che, nonostante l’immobilità delle imposte come l’Iva e le accise, i costi di approvvigionamento dell’energia elettrica stanno aumentando. La spesa per la materia energia registra un aumento del 2%, arrivando a 11,84 centesimi di euro. Allo stesso tempo, la spesa per la commercializzazione rimane stabile a 2,16 centesimi, come nel secondo trimestre del 2023. Anche la spesa per il trasporto e la gestione del contatore rimane invariata a 3,99 centesimi.
Oltre ai costi di approvvigionamento, è importante analizzare anche gli oneri di sistema: in questa voce, si registra un calo del 4,6%, con un valore di 2,89 centesimi di euro. Tra questi oneri, il peso maggiore è rappresentato dagli incentivi per le fonti rinnovabili (67,55%) e dalle agevolazioni alle imprese con un alto consumo di energia elettrica (19,12%).
Infine, le imposte rappresentano il 12,5% della bolletta elettrica, con un valore di 2,97 centesimi di euro. L’Iva e le accise rimangono immutate rispetto al secondo trimestre dell’anno. Nel complesso, secondo l’Arera, la spesa prevista per l’anno in corso (ottobre 2022 – settembre 2023) ammonta a circa 1.150 euro, registrando un aumento del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un modo intelligente per risparmiare sulla bolletta elettrica a lungo termine è quello di passare al fotovoltaico. L’energia solare, prodotta dai pannelli fotovoltaici, è una fonte di energia pulita e rinnovabile che può ridurre la dipendenza dalle fonti tradizionali di energia elettrica, spesso soggette a fluttuazioni di prezzo.
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