Bonus Casa Green 2023: come funziona
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto il nuovo Bonus Casa Green che permette di risparmiare sull'acquisto di una casa di classe A e B. Ecco come funziona
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- L'importanza di una casa green
- Casa Green: ok dalla direttiva in Commissione al Parlamento Ue
- La situazione delle case italiane
- Requisiti del Bonus Casa Green
- L'importanza di una casa green
- Casa Green: ok dalla direttiva in Commissione al Parlamento Ue
- La situazione delle case italiane
- Requisiti del Bonus Casa Green
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un nuovo bonus, pensato per chi vuole acquistare casa: è già stato ribattezzato come Bonus Casa Green e consente di avere una detrazione del 50% sull’IVA per tutto il 2023. Ma per essere beneficiari dell’agevolazione, l’immobile da acquistare deve avere una classe energetica A o B, le migliori dal punto di vista della sostenibilità.
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste, come richiederlo e tutti i dettagli.
L’importanza di una casa green
Oggi avere una casa efficiente è una necessità condivisa da tanti potenziali acquirenti. Secondo un report di Enea, nel 2021 la ricerca di una casa meno energivora è aumentato sensibilmente. Inoltre, si stima un aumento del 30% di nuovi immobili di classe A1. D’altro canto queste case costano mediamente 5,2% in più rispetto alle altre, per questo motivo il Governo vuole incentivarne l’acquisto con un bonus ad hoc.
I vantaggi sono tanti, sia per le persone che per il pianeta. Infatti una casa in cui si consuma meno è anche quella in cui le bollette sono molto più leggere. E questo è un dettaglio da considerare in seguito all’aumento del prezzo del petrolio. Perciò oggi chi vuole acquistare casa è sicuramente invogliato ad acquistare immobili di classe A o B, mentre una casa di classe G è svantaggiosa.
In questo tipo di casa, infatti, la dispersione di calore è molto alta, quindi per riscaldarsi o rinfrescarsi si dovrà ricorrere a un sistema di riscaldamento o al condizionatore. In poche parole, si dovrà consumare molto per mantenere le temperature costanti e un certo confort domestico. Inoltre, una casa di questo tipo è caratterizzata da porte e finestre poco performanti, con vetri fini, magari datate e risalenti anche agli anni Settanta.
Quando si parla di classe energetica si fa riferimento a un calcolo specifico che misura il consumo energetico di un immobile. Quella che consuma meno avrà una classe A (che a sua volta si classifica in A1, A2, A3, A4) ed è caratterizzata da:
- consumi di energia quasi inesistenti
- impatto sul Pianeta praticamente nulla
- impianti di climatizzazione altamente efficienti
- ottimo isolamento termico
- infissi che proteggono dal freddo-caldo
Per capire qual è la classe energetica della propria abitazione bisogna chiedere un documento preciso a un tecnico abilitato: l’Attestato di Prestazione Energetica o APE.
Casa Green: ok dalla direttiva in Commissione al Parlamento Ue
Genera polemica la nuova direttiva Ue secondo cui le abitazioni dovranno raggiungere la casa energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. L’obiettivo è avere emissioni zero entro il 2050. La direttiva europea sulle Case Green è stato accolto anche nel nostro Paese ed è in discussione.
Tuttavia, secondo alcune parti politiche l’Europa sarà meno rigida e lascerà ai singoli Paesi Membri libertà, anche perchè le 27 nazioni europee hanno caratteristiche differenti e per alcune sarebbe più difficile raggiungere specifici standard. La definizione di Classe D non è univoca per tutti, quindi bisognerebbe allinearsi anche sulle classi energetiche del patrimonio immobiliare. Inoltre, bisogna rivalutare il patrimonio edilizio italiano: mentre prima si diceva che il 40% degli immobili è di classe G (la peggiore) ora si parla solo del 15%.
La proposta di Legge prevede alcune eccezioni: non saranno interessate da ristrutturazione ed efficientamento energetico i palazzi storici e le case vacanza. Ma anche le chiese e le ville da meno di 50 metri quadri. Altre deroghe potrebbero arrivare in caso di materie prime troppo costose o per l’impossibilità a reperire imprese qualificate nel proprio territorio. Insomma, si tratta di una proposta di normativa in divenire. Ma una cosa è chiara: in Europa si lavora attivamente per arrivare a un patrimonio immobiliare con zero emissioni.
La situazione delle case italiane
Secondo l’Ance, l’associazione dei costruttori edili, servirebbero ben 630 anni per riqualificare gli immobili del nostro Paese. Ma secondo i dati Enea il 74% degli edifici avrebbe una classe inferiore alla D, quindi la situazione sarebbe meno catastrofica di quella descritta da Ance. Tuttavia, è sicuramente vero che occorre pensare a un programma massivo di efficientamento e per invogliare le persone a lavorare in tal senso bisogna aumentare le possibilità legate ai Bonus Casa.
Per esempio, grazie al Superbonus negli anni passati sono state riqualificate 290 mila unità abitative all’anno.
A tal proposito è stato introdotto proprio nel 2023 un nuovo bonus. Vediamo di cosa si tratta.
Requisiti del Bonus Casa Green
L’agevolazione corrisponde a una detrazione del 50% sull’IVA per l’acquisto dell’immobile, che deve avere i seguenti requisiti:
- essere di classe A o B
- essere acquistato direttamente dal costruttore senza intermediari
La classe energetica A corrisponde a un consumo di 30kW/mq mentre quella B ha un consumo che va da 31 a massimo 50 kW/mq. Il calcolo dei metri quadri è, quindi, fondamentale per calcolare la classe energetica di un edificio.
La detrazione viene restituita in 10 rate annuali di pari importo ed è riferita alla spesa sostenuta (e tracciabile) nel 2023. Il bonus, infatti, vale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Altri dettagli sull’agevolazione verranno pubblicati nel decreto attuativo che verrà completato nelle prossime settimane.
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