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Bonus Casa Green 2023: come funziona

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto il nuovo Bonus Casa Green che permette di risparmiare sull'acquisto di una casa di classe A e B. Ecco come funziona

Ultimo aggiornamento 19-02-2024

Alessandro Speziali

Dottore in Economia

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La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un nuovo bonus, pensato per chi vuole acquistare casa: è già stato ribattezzato come Bonus Casa Green e consente di avere una detrazione del 50% sull’IVA per tutto il 2023. Ma per essere beneficiari dell’agevolazione, l’immobile da acquistare deve avere una classe energetica A o B, le migliori dal punto di vista della sostenibilità.

Vediamo nel dettaglio in cosa consiste, come richiederlo e tutti i dettagli.

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L’importanza di una casa green

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Oggi avere una casa efficiente è una necessità condivisa da tanti potenziali acquirenti. Secondo un report di Enea, nel 2021 la ricerca di una casa meno energivora è aumentato sensibilmente. Inoltre, si stima un aumento del 30% di nuovi immobili di classe A1. D’altro canto queste case costano mediamente 5,2% in più rispetto alle altre, per questo motivo il Governo vuole incentivarne l’acquisto con un bonus ad hoc.

I vantaggi sono tanti, sia per le persone che per il pianeta. Infatti una casa in cui si consuma meno è anche quella in cui le bollette sono molto più leggere. E questo è un dettaglio da considerare in seguito all’aumento del prezzo del petrolio. Perciò oggi chi vuole acquistare casa è sicuramente invogliato ad acquistare immobili di classe A o B, mentre una casa di classe G è svantaggiosa.

In questo tipo di casa, infatti, la dispersione di calore è molto alta, quindi per riscaldarsi o rinfrescarsi si dovrà ricorrere a un sistema di riscaldamento o al condizionatore. In poche parole, si dovrà consumare molto per mantenere le temperature costanti e un certo confort domestico. Inoltre, una casa di questo tipo è caratterizzata da porte e finestre poco performanti, con vetri fini, magari datate e risalenti anche agli anni Settanta.

Quando si parla di classe energetica si fa riferimento a un calcolo specifico che misura il consumo energetico di un immobile. Quella che consuma meno avrà una classe A (che a sua volta si classifica in A1, A2, A3, A4) ed è caratterizzata da:

Per capire qual è la classe energetica della propria abitazione bisogna chiedere un documento preciso a un tecnico abilitato: l’Attestato di Prestazione Energetica o APE.

Casa Green: ok dalla direttiva in Commissione al Parlamento Ue

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Genera polemica la nuova direttiva Ue secondo cui le abitazioni dovranno raggiungere la casa energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. L’obiettivo è avere emissioni zero entro il 2050. La direttiva europea sulle Case Green è stato accolto anche nel nostro Paese ed è in discussione.

Tuttavia, secondo alcune parti politiche l’Europa sarà meno rigida e lascerà ai singoli Paesi Membri libertà, anche perchè le 27 nazioni europee hanno caratteristiche differenti e per alcune sarebbe più difficile raggiungere specifici standard. La definizione di Classe D non è univoca per tutti, quindi bisognerebbe allinearsi anche sulle classi energetiche del patrimonio immobiliare. Inoltre, bisogna rivalutare il patrimonio edilizio italiano: mentre prima si diceva che il 40% degli immobili è di classe G (la peggiore) ora si parla solo del 15%.

La proposta di Legge prevede alcune eccezioni: non saranno interessate da ristrutturazione ed efficientamento energetico i palazzi storici e le case vacanza. Ma anche le chiese e le ville da meno di 50 metri quadri. Altre deroghe potrebbero arrivare in caso di materie prime troppo costose o per l’impossibilità a reperire imprese qualificate nel proprio territorio. Insomma, si tratta di una proposta di normativa in divenire. Ma una cosa è chiara: in Europa si lavora attivamente per arrivare a un patrimonio immobiliare con zero emissioni.

La situazione delle case italiane

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Secondo l’Ance, l’associazione dei costruttori edili, servirebbero ben 630 anni per riqualificare gli immobili del nostro Paese. Ma secondo i dati Enea il 74% degli edifici avrebbe una classe inferiore alla D, quindi la situazione sarebbe meno catastrofica di quella descritta da Ance. Tuttavia, è sicuramente vero che occorre pensare a un programma massivo di efficientamento e per invogliare le persone a lavorare in tal senso bisogna aumentare le possibilità legate ai Bonus Casa.

Per esempio, grazie al Superbonus negli anni passati sono state riqualificate 290 mila unità abitative all’anno.

A tal proposito è stato introdotto proprio nel 2023 un nuovo bonus. Vediamo di cosa si tratta.

Requisiti del Bonus Casa Green

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L’agevolazione corrisponde a una detrazione del 50% sull’IVA per l’acquisto dell’immobile, che deve avere i seguenti requisiti:

La classe energetica A corrisponde a un consumo di 30kW/mq mentre quella B ha un consumo che va da 31 a massimo 50 kW/mq. Il calcolo dei metri quadri è, quindi, fondamentale per calcolare la classe energetica di un edificio.

La detrazione viene restituita in 10 rate annuali di pari importo ed è riferita alla spesa sostenuta (e tracciabile) nel 2023. Il bonus, infatti, vale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Altri dettagli sull’agevolazione verranno pubblicati nel decreto attuativo che verrà completato nelle prossime settimane.

Vuoi calcolare la classe energetica della tua abitazione e ottenere, così, l’APE. Questo documento è un ottimo punto di partenza anche per capire qual è il valore di mercato oppure per fare interventi mirati all’efficientamento energetico.

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