Coibentazione termica di un impianto solare
Per massimizzare l'efficienza di un impianto solare termico può essere utile ricorrere alla coibentazione di tubi e altri componenti. Vediamo insieme come
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
L’utilizzo delle energie rinnovabili è sempre più diffuso anche nel nostro Paese, sia per la produzione di energia elettrica che per il riscaldamento dell’acqua.
L’utilizzo delle energie rinnovabili è sempre più diffuso anche nel nostro Paese, sia per la produzione di energia elettrica che per il riscaldamento dell’acqua.
Per quest’ultimo scopo, una delle migliori soluzioni attualmente disponibili sono gli impianti solari termici, che attraverso un pannello solare accumulano energia solare per trasformarla in calore. Per massimizzare l’efficienza dell’impianto e ridurre la dispersione del calore, è importante eseguire una corretta coibentazione termica. Vediamo come farlo al meglio.
Per ulteriori informazioni sulla coibentazione termica, è sempre meglio contattare un professionista del settore. Richiedi un preventivo!
Come funziona un impianto solare termico
Prima di approfondire il tema della coibentazione di un impianto solare termico, è bene capire come è fatto e come funziona questo tipo di sistema.
Esistono in particolare due tipi di impianti: quelli a circolazione naturale e quelli a circolazione forzata.
Nei primi, l’acqua calda viene accumulata in un serbatoio sfruttando il moto naturale della stessa, mentre nei secondi si utilizzano una pompa e una centralina elettronica, che consentono di trasferire l’energia assorbita dal pannello in un serbatoio situato all’interno dell’edificio.
Per eseguire una corretta coibentazione termica dell’impianto solare, è importante procedere con l’operazione sulle diverse componenti del sistema.
Coibentazione dei tubi nel solare termico
La coibentazione termica dell’impianto solare parte dalle tubazioni. I tubi vanno infatti opportunamente coibentati con uno strato di isolante: maggiore è il suo spessore, migliore sarà il risultato finale, ovviamente tenendo conto dei costi e dell’ingombro.
L’isolante, che può essere a base di schiume plastiche o fibre minerali, viene applicato senza interruzioni lungo l’intera tubatura e protetto all’esterno con una camicia di tubi in alluminio, che impedisce l’azione dei raggi UV e degli agenti atmosferici.
Coibentazione del serbatoio
Oltre ai tubi, è necessario coibentare anche il serbatoio di accumulo termico affinché non si abbiano dispersioni di calore verso l’esterno.
I modelli disponibili sul mercato sono generalmente già forniti con uno strato di isolante; tuttavia, soprattutto se il serbatoio viene collocato all’esterno in zone fredde e soggette a gelo notturno, può essere utile eseguire un’ulteriore coibentazione antigelo.
Lo scopo di tale operazione è quello di ridurre al minimo la dispersione di calore, per evitare gli sprechi e l’aumento dei costi, e per impedire la formazione di condensa.
Quali materiali utilizzare per la coibentazione termica
Quando si decide di coibentare l’impianto solare termico, è importante valutare attentamente le opzioni disponibili sul mercato in materia di isolanti.
La scelta di materiali di alta qualità può infatti garantire risultati eccellenti in termini di coibentazione e favorire così la riduzione degli sprechi.
Gli isolanti possono essere di origine minerale, vegetale, animale o di sintesi.
Tra i primi rientrano, per esempio, la lana di vetro, l’argilla espansa, la lana di roccia e la fibroceramica; tra gli isolanti vegetali e animali, troviamo invece la cellulosa, la canapa, il sughero e la lana di pecora; gli isolanti di sintesi come il polistirolo espanso (EPS), il polistirolo estruso (XPS), il PVC espanso e il poliuretano espanso (PUR), invece, sono ottenuti dall’espansione di un polimero e vengono venduti sotto forma di pannelli e schiume.
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