Come si smaltiscono i pannelli solari: norme e costi
Il corretto smaltimento dei pannelli solari e fotovoltaici è cruciale per evitare sanzioni e poter riciclare correttamente gli impianti. Ecco come funziona
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
- Perché smaltire i pannelli fotovoltaici
- Come smaltire i pannelli fotovoltaici
- Incentivi statali per risparmiare sullo smaltimento dei pannelli solari
- Perché smaltire i pannelli fotovoltaici
- Come smaltire i pannelli fotovoltaici
- Incentivi statali per risparmiare sullo smaltimento dei pannelli solari
Quando si acquistano dei pannelli solari non si pensa mai al loro eventuale smaltimento. Eppure, sapere bene cosa fare in questi casi è fondamentale. Il nostro Paese è solo all’inizio di un percorso che la vede sempre più impegnato nell’uso di fonti rinnovabili. I primi pannelli sono stati installati circa 15 anni fa e hanno una vita di 25-30 anni, dopo i quali è necessario eliminarli e sostituirli. Molte persone stanno iniziando a informarsi circa lo smaltimento, anche perché le prime soluzioni non sono paragonabili a quelle di ultima generazione, che sono più evolute e performanti.
Vediamo allora come si smaltiscono i pannelli solari per sostituirli con nuovi apparecchi.
Perché smaltire i pannelli fotovoltaici
La notizia positiva è che i pannelli fotovoltaici o solari vengono riciclati al 95% grazie ai materiali di cui sono composti: vetro e alluminio vengono usati per realizzare altri apparecchi nell’ambito di un’economia circolare a basso impatto ambientale.
Il settore è uno dei più attivi da questo punto di vista ed è proprio per questo che lo smaltimento svolge un ruolo cruciale: se non si effettua in modo corretto non si possono recuperare delle preziose materie prime, oltre al fatto che si rischiano pesanti sanzioni.
Per capire come smaltire un pannello bisogna verificare qual è la categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici) a cui appartengono. Inoltre, occorre capire quali sono i tempi e i costi affidandosi a una ditta specializzata.
Come smaltire i pannelli fotovoltaici
Per capire come smaltire correttamente i propri pannelli – e i relativi costi – bisogna prendere in considerazione tre fattori principali:
- data di installazione del pannello
- potenza nominale
- eventuali incentivi che permettono di risparmiare su acquisto e smaltimento
Se la potenza nominale è minore di 10kW si ha a che fare con un impianto fotovoltaico domestico, se è superiore ai 10kW si tratta di un impianto professionale.
Gli impianti domestici si devono smaltire presso un Centro Raccolta RAEE. Sul sito ufficiale cdcraee.it è possibile trovare i siti di raccolta più vicini in base anche al tipo di rifiuto da eliminare. Si può effettuare una ricerca in base al Comune di smaltimento. Sono presenti dei centri in tutta Italia.
Se si deve smaltire un impianto professionale, occorre attenersi alla normativa RAEE/2014, che ha attuato la direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Tramite questa Legge vengono individuati i modi corretti per smaltire un impianto in base al tempo in cui è avvenuta l’installazione.
- per installazioni avvenute prima del 12 aprile 2014 il proprietario deve pagare lo smaltimento, in alternativa si può avvalere del ritiro “Uno Contro Uno” e affidare al rivenditore del nuovo impianto lo smaltimento di quello vecchio
- per installazioni avvenute dopo il 12 aprile 2014 il costo dello smaltimento non è a carico del proprietario ma del produttore.
Incentivi statali per risparmiare sullo smaltimento dei pannelli solari
Il Decreto Legislativo 14 marzo 2014, n. 49 ha incluso i pannelli fotovoltaici nel campo di applicazione delle normative RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche Elettroniche), ponendo a carico del detentore dell’apparecchiatura (il Soggetto Responsabile dell’impianto per gli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia) specifici obblighi per la corretta gestione del fine vita.
Per tutti gli impianti fotovoltaici incentivati ai sensi dei Decreti cd. “Conto Energia” (ad es. il Conto Energia nato con la Direttiva Europea 2001/77/CE e approvato col DL 387 del 2003) è previsto il trattenimento da parte del GSE (Gestore Servizi Energetici), a partire dagli incentivi erogati, delle quote a garanzia della corretta gestione del fine vita dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici. L’ente in pratica trattiene una parte dell’incentivo per smaltire correttamente i rifiuti legati ai pannelli. Nel caso si dimostri di aver smaltito correttamente l’impianto, la quota viene restituita.
A tal riguardo il GSE ha pubblicato le “Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati” (ai sensi dell’art.40 del D.lgs. 49/2014 e dell’art.1 del D.lgs. 118/2020 e ss.mm.ii) che fornisco le indicazioni in merito alla gestione tecnico-amministrativa del processo di trattenimento e restituzione delle quote a garanzia.
Il valore della quota trattenuta dal GSE è pari a 10 € per ogni modulo per tutte le fattispecie di impianto, sia domestico che professionale.
I Soggetti Responsabili degli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia possono decidere, in alternativa al processo di trattenimento quote del GSE, di prestare la garanzia finanziaria, per le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento mediante la partecipazione, ai sensi del D.lgs. 118/2020, a un Sistema Collettivo iscritto al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE e consultabile al link https://www.registroaee.it/RicercaSCF.
Qualora si intenda aderire all’opzione del D.lgs. 118/2020, la quota da versare per ogni singolo modulo al Sistema Collettivo è del medesimo importo (10 €) rispetto a quello stabilito dal GSE al paragrafo 5.1.1 delle Istruzioni Operative.
Le modalità per l’adesione all’opzione del D.lgs. 118/2020 sono riportate al paragrafo 5.3 delle Istruzioni Operative, mentre le tempistiche sono indicate al paragrafo 5.3.1 per gli impianti di tipologia domestica e al paragrafo 5.3.2 per gli impianti di tipologia professionale.
Per avere il rimborso occorre comunicare al GSE l’avvenuto smaltimento tramite un modulo specifico chiamato “dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia”.
Questo modulo si può compilare e consegnare sia nel caso in cui si voglia eliminare l’impianto, sia nel caso di intenda sostituire un singolo modulo. Si tratta di un aiuto che consente di risparmiare nel caso di sostituzioni ed è riservata ai beneficiari del Conto Energia.
In virtù delle disposizioni normative introdotte dal D.L. 6 novembre 2021, n.152 «Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose», convertito con modificazioni dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233 (Legge 233/2021) la procedura, nello specifico, è attiva e viene applicata ai pannelli fotovoltaici di tutti gli impianti che beneficiano dei meccanismi incentivanti cd. “Conto Energia”, di seguito elencati:
- I Conto Energia (DM 28 luglio 2005 e DM 6 febbraio 2006);
- II Conto Energia (DM 19 febbraio 2007);
- III Conto Energia (DM 6 agosto 2010);
- IV Conto Energia (DM 5 maggio 2011);
- V Conto Energia (DM 5 luglio 2012)
Per capire se si ha diritto all’agevolazione è consigliabile affidarsi a una ditta di produzione e vendita ben fornita e competente in materia, che può offrire anche una consulenza in tal senso. Le imprese di smaltimento devono avere apposita qualifica e certificazione.
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