Quanto conviene vendere l’energia dell'impianto fotovoltaico?
Come funziona la vendita di energia fotovoltaica? Funziona davvero? Ecco tutto quello che dovresti sapere se hai deciso di entrare in questo mercato
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Fino a qualche anno fa, chi decideva di installare un impianto fotovoltaico aveva due possibilità: ridurre il proprio consumo energetico per un risparmio diretto nella bolletta della luce, oppure vendere l’energia prodotta e ricavarne un profitto. Due modi distinti di vedere l’energia solare: uno diretto alla diminuzione dei consumi e delle emissioni inquinanti, l’altro all’investimento.
Fino a qualche anno fa, chi decideva di installare un impianto fotovoltaico aveva due possibilità: ridurre il proprio consumo energetico per un risparmio diretto nella bolletta della luce, oppure vendere l’energia prodotta e ricavarne un profitto. Due modi distinti di vedere l’energia solare: uno diretto alla diminuzione dei consumi e delle emissioni inquinanti, l’altro all’investimento.
Tuttavia, la vendita di energia fotovoltaica non è così semplice come sembra, poiché è necessario immetterla all’interno dell’infrastruttura di rete, ottenendo un prezzo calcolato in base al valore di mercato. Tale aspetto è fondamentale, perché permette di stabilire analiticamente la convenienza o meno di questa soluzione. Vediamo in particolare come funziona la vendita di energia elettrica fotovoltaica, per capire se si tratti ancora di una pratica vantaggiosa.
Come funziona la vendita di energia fotovoltaica
Gli impianti fotovoltaici consentono di generare energia elettrica dai raggi solari, una fonte rinnovabile, pulita e inesauribile, attraverso una serie di processi chimici e una complessa struttura di trasformazione. Tali sistemi convertono i fotoni dell’irradiazione solare, eccitando le celle di silicio che creano una differenza di potenziale, quindi energia elettrica.
In seguito, la corrente continua viene trasformata in alternata, per poi essere immessa nella rete elettrica e commercializzata. Questa quantità di energia viene pagata dal fornitore e gestore dell’infrastruttura, che a sua volta la rivende ai vari clienti finali come abitazioni, industrie, Pubbliche amministrazioni ed esercizi commerciali. Ciò è possibile perché la rete elettrica è un circuito chiuso, dove tutti sono collegati tra di loro, dai produttori ai consumatori.
In questo modo, l’energia generata dall’impianto fotovoltaico circola liberamente per la linea, dove viene utilizzata da qualcuno e pagata nella bolletta della luce. Il gestore riconosce quindi un valore a questa corrente elettrica, in base al prezzo di mercato. Si tratta di una soluzione intelligente, che consente di sfruttare tutta l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, evitando sprechi e ottenendo un guadagno extra.
Come viene calcolata l’energia fotovoltaica venduta
Chi vuole vendere tutta o una parte della corrente elettrica generata, deve ovviamente dotare l’impianto di un contatore. Questo dispositivo è indispensabile, poiché permette di calcolare l’energia che viene immessa nella rete, per stabilirne esattamente il valore da parte del gestore dell’infrastruttura.
È necessario calcolare separatamente l’energia utilizzata e quella in eccesso, effettuando una sottrazione tra le due quantità. Il conto del guadagno è piuttosto semplice.
Nel primo caso basta moltiplicare il prezzo di mercato per la corrente in uscita, mentre nel secondo bisogna eseguire lo stesso procedimento per quella consumata, per poi togliere tale valore dal totale. Naturalmente, il prezzo per la vendita è leggermente più basso rispetto a quello di acquisto, quindi sarà necessario informarsi presso il gestore, oppure sui siti ufficiali di riferimento per l’energia elettrica.
Facciamo un esempio concreto. Mettiamo che il valore della corrente elettrica per i clienti sia di 0,09€ per kWh, mentre quello per la vendita di 0,08€ per kWh. Basta moltiplicare questi numeri per l’energia generata, per ipotesi 0,08€ x 8.000 kWh, ripetere il conto per l’energia utilizzata, 0,09 x 4.000 kWh, effettuare una semplice sottrazione e ottenere un guadagno di 640 – 360 = 280€. Si tratta di cifre indicative, che tuttavia rendono bene l’idea di come avviene il calcolo per la vendita di elettricità fotovoltaica.
Conviene vendere energia elettrica?
In base a questi dati, diventa subito evidente che la convenienza della vendita di energia elettrica dipende dal prezzo di mercato. Attualmente il valore oscilla intorno ai 12 centesimi per ogni kWh. In queste condizioni è difficile riuscire a ottenere un guadagno considerevole, soprattutto considerando i costi di installazione, manutenzione e revisione degli impianti fotovoltaici.
Anche se è possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali, tramite una detrazione Irpef fino al 50%, l’investimento necessario continua a essere piuttosto elevato. Inoltre, bisogna tenere conto dei costi della manutenzione ordinaria, come la pulizia dei pannelli ed eventuali riparazioni, compreso il costo delle batterie al litio, componenti estremamente care e delicate. D’altro canto, la vendita di energia elettrica consente di ottimizzare il proprio impianto solare, evitando di sprecare parte dell’energia elettrica prodotta cedendola alla rete.
Tuttavia, prima di procedere è fondamentale effettuare un’analisi approfondita del rapporto tra costi e benefici, rivolgendosi presso un’impresa specializzata in grado di fornire tutto il supporto necessario. Gli aspetti da valutare sono diversi, non solo la spesa per l’installazione dell’impianto e la sua revisione periodica, ma anche la potenza generata da ogni pannello, l’esposizione, la capacità generata nell’arco dell’anno e l’investimento per l’acquisto delle batterie.
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