Solare termico: come funziona un impianto?
Gli impianti solari consentono la conversione di energia solare in energia termica che viene utilizzata per riscaldare l'acqua.
Ultimo aggiornamento 21-06-2021
Gli impianti solari termici sono ampiamente diffusi per la loro praticità, il risparmio consentito in bolletta e per i costi ridotti. Ce ne sono di due tipologie:
Gli impianti solari termici sono ampiamente diffusi per la loro praticità, il risparmio consentito in bolletta e per i costi ridotti. Ce ne sono di due tipologie:
- a circolazione naturale: il fluido contenuto nei tubi dei pannello solari scaldandosi sale e riscalda l’acqua contenuta nel serbatoio posto di solito sul tetto.
- a circolazione forzata: una pompa spinge il fluido dal serbatoio (posto nel locale caldaia) ai pannelli solari.
I pannelli termici del primo tipo richiedono pochissima manutenzione non avendo la pompa e il fluido è contenuto in un circuito sigillato che evita il congelamento.
Negli impianti solari a circolazione forzata la pompa è controllata da una centralina e il fluido attraverso le tubazioni arriva all’accumulatore nel quale è presente uno scambiatore che consente al calore di quest’ultimo di riscaldare l’acqua contenuta nel serbatoio. Ovviamente se c’è brutto tempo si verifica un’insufficienza di calore dei pannelli solari e interviene il sistema di riscaldamento ausiliario. Quest’ultimo può essere termico (gas, legna o gasolio) oppure elettrico (si usa specialmente nei mesi estivi).
Tipologie di pannelli solari termici e relativo funzionamento
Esistono moduli termodinamici di differenti tipi:
- pannelli solari termici piani
- pannelli solari termici sottovuoto
- pannelli solari termici ad aria
Per capire quale sia la tipologia migliore in base alle tue esigenze, rivolgiti a una ditta specializzata nella progettazione di impianti fotovoltaici: saprà consigliarti la soluzione più adatta a te e procederà all’installazione dei moduli in sicurezza.
Pannelli solari termici piani
I pannelli piani si usano per ottenere basse temperature (tra 50°C e 90°C) che si ottengono facendo riscaldare al sole superfici piane. A loro volta i collettori piani si distinguono in vetrati o scoperti: i primi sono dotati di una lastra trasparente di vetro che fa passare le radiazioni solari in arrivo e blocca quelle in uscita; i secondi ne sono privi e hanno il vantaggio di essere poco costosi, oltre ad avere un eccellente rendimento con temperature esterne alte. Essendo, però, privi di isolamento (la lastra di vetro) quando la temperatura diminuisce producono poco calore.
Pannelli solari termici sottovuoto
I pannelli solari sottovuoto sono di due tipi: heat pipe e a circolazione diretta del fluido termovettore. La prima tipologia sfrutta un tubo interno contenente una soluzione alcolica in grado di evaporare a basse temperature; grazie a questo produce maggiore calore nei mesi invernali che cede poi all’acqua per mezzo della condensazione. I collettori a circolazione diretta, invece, sono simili a pannelli tradizionali con la differenza che i tubi dove scorre il fluido sono posti sottovuoto, creando un effetto thermos che riduce le dispersioni di calore in maniera ottimale.
I pannelli termici con tubi sottovuoto hanno svantaggi perché, se non si utilizza l’acqua per alcuni giorni, le temperature interne posso superare i 250°C creando avarie all’impianto. Rispetto ai pannelli piani vetrati, però, hanno
un’efficienza superiore del 20% e sono in grado di sfruttare l’
energia solare e produrre calore anche con temperature esterne sotto lo zero.
Pannelli solari termici ad aria
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