Fossa biologica a dispersione: cos'è e come funziona?
La fossa biologica serve a regolare l’eliminazione delle acque reflue quando un edificio non è collegato direttamente ad una rete fognaria.
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
La fossa biologica serve a regolare l’eliminazione delle acque reflue quando un edificio non è collegato direttamente ad una rete fognaria. Tra le varie tipologie esiste anche la fossa biologica a dispersione. Vediamo cos’è e come funziona.
Fossa biologica
La fossa biologica, chiamata anche fossa settica, svolge le normali funzioni di una fognatura in tutte quelle zone non collegate direttamente alla rete fognaria. Diventa fondamentale per l’igiene avere un pozzo nero o una fossa biologica funzionante e farne una corretta manutenzione. Si tratta di una fossa interrata e statica in cui si accumulano le acque nere e grigie, i rifiuti liquidi e solidi prodotti dalle persone e non gli scarichi della pioggia, senza dover disporre di operazioni di depurazione. Esistono due tipologie di fosse biologiche: le fosse settiche standard e le fosse Imhoff, dal nome dell’inventore, che depurano direttamente i vari liquami, di modo da rendere possibile la loro dispersione nei terreni in assenza di rete fognaria attraverso il drenaggio nel terreno.
La fossa biologica a dispersione
Le fosse biologiche a dispersione, sono delle fosse biologiche che consentono la dispersione nel terreno degli scarichi dopo la depurazione di una o più fosse biologiche Imhoff. Questa tecnica è ritenuta la pratica più affidabile per il trattamento e lo smaltimento degli scarichi delle abitazioni isolate, non allacciate alla rete fognaria.
Come avviene la dispersione?
La dispersione dei pozzi neri a dispersione può anche essere fatta grazie all’uso di tubi specifici, che devono essere in pvc, traforati e devono rispettare le dimensioni richieste dalla vigente normativa e rientrare nei requisiti richiesti dalle tabelle sanitarie, che svolgono un’azione nota anche come subirrigazione. In genere, per favorire il lavoro di smaltimento, si abbina anche un degrassatore all’entrata delle acque nella fossa di trattamento, che agisce in modo specifico sulle sostanze grasse e sui detergenti. L’acqua depurata che esce dalla fossa Imhoff passerà da dei tubi in pvc che grazie alla loro caratteristica di essere forati faranno fuoriuscire l’acquea nel terreno. Nel caso in cui si usi un pozzo le acque defluiranno in un pozzo di raccolta delle acque dal quale poi si disperderanno.
Importante ricordare che il liquido disperso dovrà essere analizzato e autorizzato alla dispersione dalle autorità competenti, inoltre l’autorizzazione alla dispersione è temporanea, quindi dev’essere rinnovata ogni 4 anni.