Disinfestazione del bruco americano: come farla e cosa utilizzare
Questo parassita può gravemente danneggiare le piante. Scopri come eradicare il bruco americano e riconoscere i momenti cruciali per la disinfestazione.
Marco Croci
Disinfestatore
Il bruco americano è un parassita delle colture arboree temuto molto per la sua grande capacità di vivere a spese di moltissime specie di alberi diversi. Confuso molto spesso con un altro lepidottero molto simile d’aspetto, ovvero la processionaria, questo insetto infestante è presente nel nostro territorio sin dagli anni ’80, soprattutto nelle regioni del settentrione. Proliferando sugli alberi, anche quelli a bordo delle strade, capita spesso che finisca sui mezzi di trasporto che, purtroppo, ne favoriscono la diffusione.
Quando si palesa la presenza di questo insetto è necessario correre immediatamente ai ripari prima che sia troppo tardi. Vediamo insieme i danni che può provocare questo insetto e quando è necessario ricorrere alla disinfestazione dal bruco americano.
- Bruco americano: quando ricorrere alla disinfestazione
- Approccio integrato alla gestione del bruco americano
- Bruco americano: quali danni provoca?
- Disinfestazione bruco americano: a chi rivolgersi?
Bruco americano: quando ricorrere alla disinfestazione
Prima di determinare il momento e il metodo adeguato per la disinfestazione del bruco americano, è essenziale comprendere la sua morfologia. Il termine ‘ifantria‘, comunemente usato per indicare il bruco americano, si riferisce a una specie originaria del Nord America. Questo parassita si presenta, da adulto, sotto forma di una farfalla di colore bianco caratterizzata da alcune macchie nere.
Le larve del bruco americano invece sono solitamente di colore giallo, caratterizzate solitamente anch’esse dalla presenza di macchie nere e da una lieve peluria. Al contrario delle larve di processionaria, con la quale viene molto spesso confusa, il bruco americano non è pericoloso né per gli esseri umani né per gli animali domestici, tuttavia rappresentano un grave pericolo per gli alberi che infestano.
Le tipologie di specie vegetali che può intaccare questo insetto sono moltissime, tra cui:
- Piante da frutto;
- Tiglio;
- Acero;
- Gelso.
Nella fase di crisalide le larve solitamente si depositano all’interno delle cortecce degli alberi e anche nelle zone circostanti, per poi aprirsi durante la stagione primaverile o, in generale, con l’arrivo delle temperature miti.
Durante l’estate gli esemplari femmina del parassita depongono le uova lungo tutta la superficie inferiore delle piante ed è infatti proprio in questi mesi che la presenza delle larve è piuttosto costante.
Proprio per questo, durante i mesi estivi è necessario monitorare le specie suscettibili di infestazione, in modo da poter preventivamente intervenire prima che le larve comincino ad invadere anche altre piante.
Nel caso di infestazione il consiglio è affidarsi a degli esperti che sapranno intervenire in modo efficace e sicuro ponendo fine al problema. La disinfestazione dai bruchi più efficace solitamente è quella che prevede l’utilizzo di trattamenti insetticida mirati alle giovani larve, prima che si richiudano e vengano protette dai nidi sericei.
Nei casi in cui i nidi si siano già formati e la situazione quindi sia più grave il trattamento più efficace prevede l’utilizzo di preparati microbiologici a base di Bacillus thuringensis var. kurstaki. È utilizzabile soprattutto negli ambienti urbani ad alta densità in quanto non risulta tossico né nei confronti dell’uomo né degli animali.
Questa tipologia di trattamento viene solitamente eseguita nelle ore serali su larve che sono ancora piccole. Essendo a bassa persistenza, è possibile ricorrere al trattamento anche una seconda volta, sempre attenendosi scrupolosamente alle dosi.
Tutte queste procedure andrebbero eseguite da dei professionisti scrupolosi che hanno a disposizione misure precauzionali adeguate ed un’ampia esperienza nel settore della disinfestazione, in particolare da bruco americano.
Approccio integrato alla gestione del bruco americano
Per un controllo efficace del bruco americano, è fondamentale adottare un approccio integrato che va oltre l’uso di trattamenti chimici e microbiologici. La potatura regolare e l’eliminazione dei detriti vegetali, sono essenziali per ridurre i rifugi disponibili per i bruchi e limitare così le infestazioni. Inoltre, il monitoraggio costante delle piante per la rilevazione precoce delle infestazioni permette di intervenire tempestivamente, prevenendo danni estesi e riducendo la necessità di trattamenti aggressivi e costosi. L’integrazione di queste pratiche non solo migliora l’efficacia della disinfestazione ma contribuisce anche a mantenere l’equilibrio ecologico e la salute delle piante nel lungo termine.
Bruco americano: quali danni provoca?
Se si avvista la presenza di bruchi pelosi la disinfestazione diventa d’obbligo in quanto possono causare svariati danni, anche di grave entità. Il parassita infatti si nutre della lamina delle foglie e gli esemplari adulti tendono a rilasciare secrezioni filamentose che rivestono le foglie contribuendo al loro completo deterioramento.
Le foglie intaccate perdono totalmente le loro proprietà fotosintetiche producendo, per autodifesa, ulteriori germogli. A causa di questo stress causato dal parassita la pianta, soprattutto nei mesi estivi, tenderà ad indebolirsi e deteriorarsi, diventando vulnerabile anche agli attacchi dei batteri, funghi e insetti potenzialmente dannosi.
Disinfestazione bruco americano: a chi rivolgersi?
I metodi fai da te, nei casi di infestazione da bruco americano, sono generalmente da evitare in quanto non solo possono essere poco efficaci, ma anche perché possono rappresentare un pericolo non solo per la salute delle piante infestate, ma anche per la salute dell’uomo.
Per questo motivo è sempre meglio rivolgersi a delle ditte di disinfestazione specializzate che sapranno intervenire al meglio. I professionisti potranno capire, a seconda del caso, quale sia il migliore metodo per attuare la disinfestazione in modo efficace e sicuro.
Oltre alla classica lotta microbiologica, infatti, si potrebbe optare per delle trappole chimiche oppure a base di ferormoni o, in alternativa, alla cosiddetta endoterapia, che consiste nell’immissione di sostanze insetticide direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta.
Solo attraverso un consulto e un’attenta analisi del professionista si potrà capire quale sarà il metodo migliore da utilizzare per eseguire in modo migliore la disinfestazione da bruco americano!
Domande frequenti:
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Come distruggere il bruco americano?
Risultano molto efficaci nella lotta contro questo parassita i prodotti a base di diflubenzuron e di tebufenzide. Inoltre, nella lotta chimica possono essere utilizzate piretrine naturali o piretroidi di sintesi.
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Come uccidere i bruchi delle piante?
Fino ad ora il metodo più efficace utilizzato è il prodotto biologico contenente un batterio vivente chiamato Bacillus Thuringiensis. Questa tipologia di batteri permettono di debilitare i bruchi senza creare pericoli per l’uomo, gli animali o le piante.
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Quanti tipi di processionaria ci sono?
Le tipologie di processionaria presenti nel mondo fino ad ora classificate sono precisamente 40, anche se le più conosciute e diffuse in Italia sono quelle del pino e della quercia.