Idee per chiudere il balcone con le piante e migliorare la privacy
Scopri soluzioni creative e green: come chiudere il balcone con le piante. L'esperto consiglia tante idee per creare uno spazio accogliente e naturale
Andrea Musto
Landscaper - Architetto paesaggista
I balconi, indipendentemente dalle loro dimensioni, così come i terrazzi e gli spazi all’aperto, rappresentano un autentico valore aggiunto per un’abitazione situata in città. Sono il luogo adibito al relax, quello dove concedersi dei piacevoli momenti all’aria aperta ed è per questo che devono essere progettati con attenzione cercando di unire il bisogno di privacy a necessità funzionali ed estetiche. Per raggiungere questi obiettivi è possibile chiudere un balcone sfruttando piante e vegetazione.
Per ottenere un risultato davvero soddisfacente è cruciale affidarsi sempre ad esperti che conoscono in modo approfondito tutte le soluzioni disponibili e il tipo di vegetazione migliore per creare un balcone protetto e con un interessante impatto estetico. Vediamo qualche idea utile per iniziare.
Chiudere un balcone con elementi frangivista
Per sfruttare appieno questi spazi esterni, è essenziale creare un ambiente confortevole con un adeguato livello di privacy, garantendo così una sensazione di libertà e protezione dagli sguardi indiscreti dei vicini o da viste poco gradevoli. In questo contesto, gli elementi noti come “frangivista” entrano in scena all’interno di un progetto di allestimento, offrendo innumerevoli soluzioni personalizzabili in base alla conformazione dello spazio e alle esigenze specifiche della proprietà. Le piante frangivista sono quelle che permettono di creare dei veri e propri muri di protezione, per aumentare la privacy di uno spazio outdoor, come una veranda o un balcone.
Tra le opzioni da considerare, spiccano gli elementi naturali vivi, come fioriere con arbusti che creano l’effetto di una siepe, o piante rampicanti supportate da un elegante treillage.
Allo stesso modo, è possibile optare per soluzioni realizzate con elementi non vivi e artigianali, come pannelli a lamelle fisse o bris soleil orientabili, pannelli in lamiera a taglio laser o ancora tendaggi ombreggianti realizzati in tessuto tecnico, con tende a rullo zippate o a braccio. Per chi ricerca un tocco romantico, veli morbidi e raccolti possono aggiungere un’atmosfera suggestiva. Inoltre, una copertura ben progettata può contribuire a creare il giusto grado di privacy, tenendo conto del livello del balcone/terrazzo e dell’altezza dei palazzi circostanti.
Come scegliere le piante per il balcone
Quando si vuole inserire della vegetazione in balcone o veranda, bisogna tenere conto come sempre dei diversi fattori ambientali che permettano uno sviluppo rigoglioso.
Sicuramente uno dei primi punti da considerare è proprio l’orientamento dello spazio e l’esposizione al sole.
Se il balcone si rivolge a nord, ed è particolarmente ombreggiato, sarà opportuno scegliere piante sciafile, ovvero che sopravvivono anche in condizione di scarsa luminosità e probabilmente con maggiore esposizione ai rigori invernali. Tra queste troviamo delle conifere, delle camelie, rododendri e azalee, pieris tassi, ilex crenata, felci, bossi e molte altre.
Invece nel caso di un balcone rivolto a sud l’irraggiamento solare sarà per la maggior parte della giornata, quindi bisogna scegliere piante xerofile, ovvero più adatte a reggere temperature alte e tanta luce. Troveranno posto quindi le varie aromatiche e mediterranee come oleandri, lavande, rosmarini, santoline, ligustri oltre a moltissime fioriture annuali come petunie, canne di vetro, gerani e naturalmente graminacee.
Queste colorano lo spazio outdoor e trasmettono dell’aria un buon profumo rendendo il balcone ancora più confortevole e vivibile.
Infine, per le zone intermedie, non particolarmente soleggiate che prendono luce diretta solo per poche ore al giorno, con esposizione est o nord ovest, si possono scegliere piante come idrangee delle diverse varietà, ilex aquifolium, osmaree.
Le piante si possono inserire sia in grandi fioriere con supporti a spalliera se si tratta di rampicanti, come clematidi, rose o gelsomini, sia in vasi appesi in particolare se si tratta di piante ricadenti, come la muehlenbeckia.
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