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Materiali sostenibili e tecnologie che puoi usare nella progettazione del tuo giardino

Vuoi creare un giardino eco-sostenibile, progettato per ridurre lo spreco di acqua e i consumi di energia? Segui i consigli dell'architetto paesaggista

24-04-2024

Andrea Musto

Landscaper - Architetto paesaggista

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Negli ultimi anni, è aumentata la necessità di creare spazi abitativi eco-sostenibili, dove, per esempio, impiegare soluzioni per ridurre i consumi idrici e minimizzare l’impatto ambientale. Per realizzare uno spazio verde di questo tipo è cruciale affidarsi a un esperto.

Vediamo alcune soluzioni da adottare nella progettazione di un giardino sostenibile.

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Progettare un giardino sostenibile: la scelta delle specie botaniche

Fonte foto: Shutterstock

A volte, per ridurre l’impatto ambientale sono sufficienti poche scelte ma intelligenti. Per esempio, scegliere specie autoctone evitando per assurdo di creare un giardino tropicale in una zona desertica, o tentare di ricreare un paesaggio alpino in un ambiente marittimo. Situazioni come queste richiederebbero elevate quantità d’acqua, concimazioni e manutenzioni continue. Sarebbe, invece, consigliabile scegliere specie adatte al clima, e in generale selezionare specie xerofile in grado di resistere a periodi di siccità e con scarse esigenze idriche proprio per ottimizzare l’utilizzo di acqua.  Tra queste agavi, cactus, fico d’india, piuttosto che graminacee come miscanthus o pennisetum ma anche aromatiche come la lavanda, la santolina, la ballota le salvie che con poco sono in grado di dare fioriture generose e colorate oltre al fogliame profumato.

In un giardino sostenibile, le specie botaniche vengono selezionate in base all’ambiente e al clima.

Uno spunto creativo, ma che sicuramente dal punto di vista del consumo delle risorse primarie è abbastanza impegnativo, può essere quello di creare uno spazio produttivo dedicato all’orto, in questo caso, in un’ottica decisamente più ad ampio spettro, si ridurranno le emissioni di C02 causate dal trasporto a favore di una produzione a kilometro zero di cibo biologico.

Un architetto paesaggista, in questi casi, analizza il sito, valutando fattori come il clima, l’esposizione, l’uso di risorse idriche, il suolo. Allo stesso tempo ascolta le necessità del committente. E in base queste analisi, non solo seleziona le piante, ma progetta uno spazio outdoor armonico ed equilibrato a livello estetico e funzionale.

L’esperto offre anche consigli sull’uso di materiali e strutture da inserire nello spazio outdoor.

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Quale sistema di irrigazione scegliere per ridurre gli sprechi d’acqua

Fonte foto: Shutterstock

L’acqua è sicuramente una delle risorse maggiormente usate in un giardino. Per tale motivo, bisogna ottimizzare l’uso di questa risorsa e concentrarsi su sistemi di irrigazione che distribuiscono l’acqua in modo mirato e senza sprechi. L’irrigazione a goccia distribuisce l’acqua in modo intelligente, evitando di irrorare l’acqua dove non è necessaria. L’irrigazione a microspruzzo lavora tramite l’irrorazione di acqua a bassa pressione su specifiche piante o zone del giardino. L’irrigazione a basso volume o subirrigazione permette di irrorare l’acqua direttamente nel suolo e ridurre così l’evaporazione e il deflusso di acqua sulla superficie.

Suddividere le aree da irrigare in più zone gestite da elettrovalvole separate permette di arrivare con irrigazioni mirate in funzione delle varietà botaniche inserite nel giardino. Ogni tipo di irrigazione è consigliata per specifiche specie botaniche: un esperto in materia può offrire una consulenza in tal senso. Per ottimizzare ancora di più l’uso di acqua si possono installare anche dei sensori di umidità e un pluviometro che comunicano quando è realmente necessario irrigare. Naturalmente una buona centralina di comando delle elettrovalvole, facile ed intuitiva permetterà di programmare le irrigazioni senza sprechi.

L’utilizzo di acqua di recupero, come quella delle piogge piuttosto che le acque grige depurate e poi raccolta in cisterne o laghetti, ci permetterà di mandare in ricircolo una risorsa non rinnovabile e sfrutturne le sue potenzialità al massimo.

Un sistema interessante per gestire le acque piovane può essere quello di inserire un rain garden alla base dei pluviali, realizzando quindi un giardino di piante igrofile che potranno funzionare bene anche con microallagamenti post-temporali, oppure sfruttare le coperture con un tetto verde a lenta cessione d’acqua realizzandolo con un sistema di troppo pieno che farà diventare il tetto una sorta di vasca di laminazione, portando tutta una serie di benefit anche alla casa.

Illuminazione smart per un giardino sostenibile

Fonte foto: Shutterstock

l’illuminazione giusta in giardino migliora la sicurezza, rende lo spazio più pratico e funzionale, crea un’atmosfera accogliente e valorizza gli elementi del paesaggio. Insomma, è il tocco fondamentale da aggiungere per valorizzare lo spazio. Naturalmente, anche in questo caso occorre scegliere soluzioni a basso consumo. Usare un’illuminazione a LED o con luci solari contribuisce a ridurre il consumo di energia. Le luci solari si caricano durante il giorno per attivarsi la sera. Occorre scegliere molto bene i punti luce. I punti focali su alberi o elementi architettonici donano profondità e creano un enorme impatto scenico. La luce però è anche funzionale: per esempio, se è presente una zona pranzo con un grande tavolo, questa deve avere un’illuminazione ad hoc che permetta di usare lo spazio anche di sera. Per ottimizzare l’uso dell’energia si può optare per un sistema di domotica che permette di regolare le luci da remoto oppure per un controllo tramite sensori di presenza.

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Quali sono i materiali sostenibili da usare in giardino

Per quanto riguarda la realizzazione di strutture, recinzioni, aree relax nel giardino è consigliabile scegliere materiali eco-compatibili. Sicuramente il legno certificato FSC (Forest Stewardship Council) è la scelta migliore per la creazione di diversi elementi, come recinzioni e staccionate. Per esempio, si può delimitare la zona dell’orto con un recinto in legno. Ma questo materiale si può usare anche per realizzare vialetti o pergolati.

Un altro materiale consigliato è la pietra naturale locale, utile per la pavimentazione o i muri di contenimento, o con pezzatura a ghiaia per realizzare vialetti di camminamento o per la pacciamatura. Questa scelta riduce l’energia usata per trasporto e lavorazione, e soprattutto migliora il drenaggio della superficie , e mantiene fresco il substrato di coltivazione, riducendo quindi l’uso di acqua per irrigare.

Queste idee sono utili anche per progettare un piccolo giardino. Per esempio, per un giardino rettangolare di piccole dimensioni si potrebbe ipotizzare una zona relax situata vicino all’ingresso della casa, con una panchina in legno e un pergolato in legno certificato. Un albero autoctono o un rampicante potrebbero creare ombra. Il vialetto in pietra potrebbe condurre a un piccolo orto delimitato da un recinto in legno. L’illuminazione potrebbe essere data dall’uso del fotovoltaico o altre fonti rinnovabili, in modo da ridurre i consumi di energia.

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