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Cos'è il Bonus idrico 2025 e come ottenere lo sconto sull'acqua

Il Bonus Idrico 2025 è un'agevolazione sociale a cui accedere in base all'ISEE: ecco come funziona, quanto si risparmia e le differenze con il bonus acqua potabile

12-02-2025
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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Il Bonus idrico 2025 è stato confermato anche per quest’anno e consente di ottenere uno sconto sulla bolletta dell’acqua per le utenze domestiche. L’agevolazione è destinata ai nuclei familiari con un ISEE entro una soglia specifica e si applica sia alla tariffa del servizio di acquedotto che agli oneri fissi. L’obiettivo è incentivare l’uso consapevole delle risorse idriche e alleggerire i costi per le famiglie che rientrano nei requisiti previsti. Vediamo subito come funziona, chi può richiederlo, qual è l’ISEE necessario e come fare domanda.

Qual è l’ISEE per il bonus idrico

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Per accedere al requisito occorre appartenere a un nucleo familiare con:

  • ISEE fino a 9.520 € per famiglie con un massimo di 3 figli a carico
  • ISEE fino a 20.000 € se si hanno più di 4 figli a carico

Il bonus idrico può essere richiesto sia da clienti con fornitura diretta, cioè se il contratto di fornitura è intestato a uno dei componenti del nucleo familiare che ha richiesto l’ISEE che ha residenza presso l’abitazione con l’utenza (per esempio se il bonus è richiesto da una persona che non è residente presso quell’abitazione, il bonus non è riconosciuto). La fornitura deve avere attiva e avere una tariffa per uso domestico.

Il bonus social può anche essere chiesto da cliente indiretti, cioè non titolari di un contratto di fornitura ma che usano quell’utenza in condominio, per esempio chi vive in affitto.

L’ISEE in corso di validità per il 2025 può essere fatto presso il servizio online messo a disposizione dall’INPS: presso il “Portale Unico ISEE” si può compilare la DSU assumendosi piena responsabilità. In questo caso bisogna fare riferimento al patrimonio immobiliare posseduto al 31 dicembre 2023. In alternativa ci si può affidare a un patronato o ai CAF seminati in tutta Italia.

Come avere il Bonus idrico

Dopo aver calcolato l’ISEE lo sconto nella fattura della fornitura idrica avviene automaticamente, quindi non è necessario inoltrare alcuna domanda o consegnare alcuna documentazione.

Il Bonus dura 12 mesi dal momento della sua attivazione: alla fine dell’anno bisogna semplicemente rinnovare l’ISEE. Questo incentivo è uguale al Bonus Bollette 2025 pensato per le fatture di luce e gas. Anche in quel caso basta calcolare l’ISEE per avere lo sconto nelle bollette dell’energia elettrica. Le soglie ISEE del bonus luce sono però maggiori e quindi la platea è più ampia.

Quanto si risparmia col bonus idrico 2025

Come indicato sul sito di ARERA, il bonus sociale acqua offre uno sconto sui consumi idrici, garantendo 50 litri di acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare. Ad esempio, una famiglia di quattro persone riceverà uno sconto su 200 litri d’acqua al giorno. Questa quantità, stabilita dal DPCM del 13 ottobre 2016, è considerata il minimo necessario per soddisfare i bisogni essenziali di una persona. A differenza dei bonus per luce e gas, il valore del bonus idrico non è fisso, perché le tariffe dell’acqua variano a seconda della zona in cui si trova l’utenza.

Bonus idrico integrativo

Nelle regioni italiane è disponibile il bonus idrico integrativo, un bonus valido invece a livello locale. In questo caso, ci si può informare anche presso le regioni di residenza, per esempio l’EGAS (Ente di Governo Ambito Sardegna) fornisce le comunicazioni su bonusacqua.it. Mentre la Basilicata ha pubblicato le informazioni sul sito della Regione. In questi casi, la soglia ISEE può essere differente e la domanda deve essere inoltrata attraverso gli sportelli messi a disposizione dagli enti locali.

Differenza tra bonus idrico e bonus acqua potabile

Non bisogna confondere il bonus idrico con il bonus acqua potabile, il primo è un incentivo sociale pensato per supportare nuclei con disagio economico, il secondo è pensato per ridurre l’uso della plastica e incentivare i depuratori d’acqua.

Quest’ultimo prevede un credito di imposta fino al 50% per l’acquisto di un sistema di filtraggio, mineralizzazione o raffreddamento e addizione di anidride carbonica nell’acqua, quindi è utile se si vuole installare un depuratore d’acqua, un sistema sicuro e vantaggioso.

L’agevolazione corrisponde a:

  • 1.000 e per ogni immobile residenziale
  • 5.000 € per ogni immobile commerciale o istituzionale, imprese ed enti non commerciali

Una detrazione fiscale per l’installazione di depuratori e addolcitori d’acqua si può ottenere anche con l’Ecobonus o il Bonus Ristrutturazione 2025, in base agli interventi abbinati.

Insomma, il depuratore d’acqua rappresenta, non solo un’ottima soluzione per risparmiare ma anche un’occasione per aiutare l’ambiente e ridurre la plastica.

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Domande frequenti:

  • Cos'è il Bonus idrico 2025?

    Si tratta di un bonus sociale che, proprio come l'agevolazione per luce e gas, permette alle persone con un ISEE ridotto di risparmiare sulle bollette della fornitura idrica.

  • Come avere il Bonus idrico?

    Si tratta di uno sconto che viene applicato automaticamente sulla bolletta dell'acqua.

  • Da chi è gestito il Bonus Idrico?

    Il Bonus idrico a livello nazionale è gestito da ARERA, ma esiste anche il Bonus idrico integrativo che è gestito dalle singole regioni d'Italia, per esempio Abbanoa coordina l'incentivo in Sardegna.

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