Come fare la manutenzione del depuratore d'acqua e quanto costa
Mantenere efficiente il proprio depuratore d’acqua attraverso la manutenzione è essenziale per prolungare la durata dell’impianto: come fare e quanto costa
Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Tipologie dei depuratori d’acqua
- Manutenzione dei depuratori d’acqua, ogni quanto farla
- Manutenzione dei depuratori d’acqua, in cosa consiste
- Manutenzione dei depuratori d’acqua, quanto costa
I depuratori d’acqua domestici sono dei dispositivi sempre più presenti nelle abitazioni. Vengono scelti e installati per depurare l’acqua potabile e renderla di una qualità superiore e adatta al consumo. Il loro utilizzo, quindi, riduce la presenza di sostanze potenzialmente nocive, riduce i cattivi odori dell’acqua che viene erogata direttamente dal rubinetto e consente di ottenere un notevole risparmio economico. Quando si sceglie di optare per un depuratore si deve tener conto anche di eventuali costi da sostenere, come quelli provenienti dalla manutenzione.
Quest’ultima deve sempre essere regolare. È un’attività importante che permette di mantenere efficiente il depuratore e di prolungare il più possibile la durata dell’impianto, riducendo al minimo la possibilità di una precoce usura.
Il genere di manutenzione e il suo costo può cambiare in base alla tipologia di depuratore d’acqua installato nella propria abitazione. In commercio, infatti, ne sono presenti differenti, ognuno con le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e le sue necessità.
Tipologie dei depuratori d’acqua
Tra i depuratori d’acqua più diffusi, ci sono quelli a microfiltrazione, così chiamati perché utilizzano un filtro, solitamente a carboni attivi, che riesce a trattenere le particelle piccole e visibili, come sabbia, sedimenti, polveri, farine e altro.
È in grado di rimuovere il sapore di cloro, ma non può cambiare le caratteristiche dell’acqua. Tra i suoi punti di forza ce l’economicità e la facilità di installazione. Tuttavia, non riesce a rimuovere le particelle più piccole, metalli pesanti e batteri.
Più efficienti, almeno nel trattenere le particelle di piccole dimensione, sono i sistemi ad ultrafiltrazione. Questi riescono a trattenere batteri, virus, coloranti, polveri di carbone e altri elementi nocivi e a migliorare il sapore e l’odore dell’acqua. Anche in questo caso, non vengono rimossi metalli pesanti e sostanze chimiche. Il sistema non cambia la composizione dell’acqua. Viene scelto anche per i costi di manutenzione, ridotti rispetto ad altri sistemi.
Ci sono, poi, i sistemi ad osmosi inversa, altamente efficaci e in grado di rimuovere, attraverso una membrana semipermeabile, metalli pesanti, sali disciolti, virus, batteri, pesticidi e altre sostanze chimiche. Garantiscono un’acqua di elevata qualità, priva di cattivi odoro e dal gusto migliorato.
Tra le novità più recenti, ci sono i sistemi a nano filtrazione, o a grafene. Riesce a eliminare sedimenti, particelle visibili, virus, batteri, metalli pesanti, pesticidi, sostanze chimiche e altri elementi.
Manutenzione dei depuratori d’acqua, ogni quanto farla
Ciò che accomuna tutti i depuratori presenti in commercio è la necessità di una regolare manutenzione, che non può essere rimandata se si vuole mantenere l’impianto alle sue prestazioni ottimali.
Se non si effettua la regolare manutenzione dell’impianto, non solo si rischia una precoce usura dei suoi componenti, con una durata di vita del depuratore nettamente inferiore a quella stimata e prevista, ma anche delle conseguenze negative per la salute e il benessere di chi usufruisce dell’acqua.
Si potrebbero iniziare ad avvertire cattivi odori e, seppur non percepita, la qualità dell’acqua potrebbe diminuire per la presenza di sostanze nocive non filtrate.
I filtri devono essere sostituiti almeno una volta l’anno. Se il consumo di acqua è elevato, si può fissare una sostituzione dei filtri ad ogni 6000 litri di acqua depurati. Per i depuratori ad osmosi, si deve sostituire la membrana osmotica ogni 5 anni massimo.
La frequenza di sostituzione consigliata dei filtri può variare in base alla tipologia di filtro. Quelli a carbone attivo, ad esempio, hanno una durata inferiore, che non supera i sei mesi.
Manutenzione dei depuratori d’acqua, in cosa consiste
La sostituzione dei filtri non è l’unica operazione di manutenzione che deve essere effettuata sui depuratori d’acqua. Questi rientrano in una manutenzione ordinaria, che deve essere effettuata regolarmente, o da un tecnico specializzato o, nelle operazioni più semplici, dal proprietario.
È bene osservare attentamente il proprio impianto e monitorare con frequenza la qualità del flusso o il livello di pressione dell’acqua. Se questi diminuiscono, è possibile che il sistema sia ostruito e che sia necessario un pronto intervento per evitare seri danneggiamenti.
Importante, poi, monitorare che non siano presenti delle perdite o segni di usura che potrebbero indicare la necessità di una sostituzione di parte dell’impianto o dell’intero impianto di depurazione.
Far eseguire un test della qualità dell’acqua periodico permetterà di accertarsi del corretto funzionamento del depuratore.
Oltre alla manutenzione ordinaria, che deve essere sempre programmata, talvolta può essere necessario eseguire operazioni di manutenzione straordinaria, ad esempio quando l’impianto smette di funzionare. In questo caso è essenziale rivolgersi ad un professionista, in grado di individuare il guasto e indicare la soluzione più adeguata.
Manutenzione dei depuratori d’acqua, quanto costa
Il costo della manutenzione dei depuratori d’acqua può variare in base a molti fattori, tra cui la tipologia di impianto e di filtri utilizzati. Si parte da un minimo di 80 euro per arrivare ad un massimo di 150 euro.
Vuoi installare un depuratore d’acqua domestica o fare la manutenzione di quello già presente nella tua abitazione? Con PagineGialle Casa puoi ottenere cinque preventivi gratuiti da consultare senza impegno.