La sanificazione con l'ozono ha delle controindicazioni?
Se stai pensando di sanificare un ambiente con l'ozono dovresti prima conoscere tutte le sue controindicazioni. Eccole raccolte in questo articolo
Con l’arrivo del Coronavirus, molte persone hanno optato per dei dispositivi di sanificazione con l’ozono per rimuovere gli agenti virali e batteriologici delle loro case o attività commerciali. La diffusione a macchia d’olio di questi dispositivi ha fatto in modo che ci fosse spazio per parecchia disinformazione. Che tu abbia già acquistato o stia progettando di acquistare una macchina per la sanificazione all’ozono, eccoti qualche consiglio per comprendere meglio le dinamiche di funzionamento di questo dispositivo.
In questo modo sarai più preparato ad affrontare le eventuali controindicazioni in maniera più consapevole.
- Due parole sull’ozono
- Ozono e corpo umano: cosa accade se lo respiriamo?
- La sanificazione con l’ozono va bene?
- Controindicazioni della sanificazione a ozono
Due parole sull’ozono
L’ozono, O3, è un gas composto da molecole instabili con un caratteristico odore pungente. Si tratta di una piccola molecola composta da tre atomi di ossigeno, la quale si differenzia dall’O2 che respiriamo normalmente. Il terzo atomo di ossigeno si stacca dall’ozono e si riattacca ad altre sostanze, attivando un processo di ossidazione che attacca gli agenti patogeni e impedisce la loro rigenerazione. In questo modo, vengono “disattivati”. In pratica, il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non distrugge, ma inattiva, i recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere.
Ozono e corpo umano: cosa accade se lo respiriamo?
La sanificazione con ozono è molto efficace per eliminare batteri e germi, ma si può tranquillamente affermare che questa molecola non fa bene al nostro organismo. Alte concentrazioni di ozono, come quelle utilizzate per sanificare un ambiente, hanno la capacità di agire con la materia organica. L’ozono può infatti provocare danni ai polmoni. Una concentrazione bassa di ozono può causare tosse, dolori al petto, respiro affannato e irritazione alle vie respiratorie, alla gola in particolare. Ad affermarlo è stata l’EPA, ovvero l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e della Salute americana, ovvero l’equivalente italiana del Ministero della Salute.
L’ozono tende a causare un inasprimento delle condizioni di tutti i pazienti con patologie respiratorie pregresse o croniche, come l’asma. Indipendentemente dal fatto che tu soffra di questi problemi, dovresti pensare di discutere con il tuo medico prima di procedere a una sanificazione a base di ozono.
Sebbene alcuni studi affermino che la sensibilità all’ozono può variare da soggetto a soggetto, risulta piuttosto corretto affermare che questa molecola non sia particolarmente adatta al nostro corpo. Problemi respiratori potrebbero insorgere. I soggetti che si sottopongono all’ozono rischiano gravi complicazioni con tempi di recupero anche molto lunghi.
La sanificazione con l’ozono va bene?
L’ozono è e rimane, oggigiorno, uno dei sanificanti in commercio più diffusi, tant’è che spesso e volentieri viene considerata l’unica opzione attualmente disponibile sul mercato. Non è vero: un’alternativa valida e più sana è il perossido di idrogeno. Il motivo dietro a questa fenomenologia è che l’ozono tende ad essere molto economico e facilmente reperibile.
La sanificazione con ozono deve avvenire in un ambiente dove non sono presenti persone, animali e piante. L’incaricato dovrebbe essere una persona qualificata che, attraverso un dispositivo, emette getti di ozono in un’area circoscritta. L’ozono elimina efficacemente il 99% dei batteri, virus, muffe e funghi. Al momento è importante specificare che, secondo l’Istituto Superiore della Sanità non esistono evidenze scientifiche tali per cui l’ozono possa eliminare efficacemente il Coronavirus. Esso infatti non compare nella lista dei biocidi che è stata creata dall’ISS.
La sanificazione con l’ozono risulta efficace, dunque, per eliminare buona parte di germi e batteri. Prima di sottoporre una zona di casa a questa sostanza, è bene discuterne con il medico e con un professionista specializzato. Nel momento della diffusione dell’ozono nessuno dovrebbe trovarsi in casa, e ci si dovrebbe tenere lontani per un periodo da definire con il responsabile, durante il quale l’agente tossico avrà tempo di evaporare.
Se stai utilizzando una macchina per la sanificazione fai da te, ti consigliamo di leggere attentamente le istruzioni e, se qualcosa non ti fosse chiaro, di contattare l’assistenza. Meglio non respirare ozono quando non è decisamente necessario.
Controindicazioni della sanificazione a ozono
Riassumiamo brevemente tutti i motivi per cui la sanificazione con l’ozono non è consigliata. Per prima cosa non esistono evidenze scientifiche tali per cui l’ozono sia capace di rimuovere il Coronavirus da una superficie. Se stai sanificando per questo motivo, dovresti fare una capatina sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità per capire come procedere. Oltre a essere tossico per l’uomo e per l’ambiente, l’ozono può lasciare un cattivo odore sulle superfici difficili. Può inoltre compromettere il funzionamento delle centraline elettriche di automobili, camper o veicoli in generale. L’effetto sanificante dell’ozono termina con l’arrivo di un piccolo agente contaminante. In pratica un qualsiasi soggetto può entrare nella stanza sanificata e ri-contaminarla da zero.
Domande frequenti:
-
Come viene fatta la sanificazione?
La sanificazione a ozono viene fatta attraverso una macchina che diffonde ozono sotto pressione in una stanza o in un’area circoscritta. L’ozono ossida i batteri e i virus, e dopo qualche tempo decade.
-
Come si usa l’ozono per sanificare?
La sanificazione a ozono viene fatta attraverso una macchina che diffonde ozono sotto pressione. L’ozono ossida i batteri e i virus, e dopo qualche tempo decade scomparendo del tutto.
-
Quanto tempo occorre per sanificare con l’ozono?
Occorrono circa 15-30 minuti per poter sanificare correttamente con l’ozono. Ogni dispositivo è diverso però, ed è meglio leggere le istruzioni specifiche.