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Ristrutturazione casa: 5 bonus che puoi ancora usare nel 2025

Vuoi rinnovare la tua casa? Approfitta degli incentivi disponibili nel 2025: dal Bonus ristrutturazione all'Ecobonus, scopri come ristrutturare risparmiando

07-03-2025
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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ristrutturazione immobili

Nel 2025, ristrutturare casa resta un’opportunità vantaggiosa grazie a una serie di bonus fiscali prorogati fino al 31 dicembre. Nonostante le stringenti modifiche alle detrazioni e il taglio di diverse aliquote, questi Bonus casa consentono di risparmiare su interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza e miglioramento dell’accessibilità degli edifici. Vediamo nel dettaglio i 5 bonus ancora attivi nel 2025, le loro caratteristiche principali e i requisiti necessari per usufruirne.

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Bonus ristrutturazione

La Legge di Bilancio ha prorogato il Bonus ristrutturazione, introducendo variazioni nelle aliquote di detrazione a seconda della tipologia di immobile e del periodo di riferimento. Per la prima casa, nel 2025 si potrà beneficiare di una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, mentre dal 2026 al 2027 l’aliquota si abbasserà al 36%, mantenendo invariato il tetto di spesa. Per le seconde case, invece, il bonus sarà del 36% nel 2025 e scenderà al 30% per i due anni successivi. Dal 2028 al 2033, la detrazione sarà stabilizzata al 30% per tutti gli immobili, ma il limite di spesa si ridurrà a 48.000 euro. I lavori ammessi comprendono interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo, ristrutturazione edilizia e manutenzione ordinaria sulle parti comuni, oltre a opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica dall’amianto e il miglioramento della sicurezza degli edifici. Anche le spese accessorie, come progettazione e oneri fiscali, rientrano tra i costi detraibili. È previsto che la detrazione venga ripartita in 10 rate annuali di pari importo, mentre sono escluse dall’incentivo, per il triennio 2025-2027, le spese per la sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a combustibili fossili.

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Ecobonus

Nel 2025, l’Ecobonus va incontro ad una riduzione generalizzata delle detrazioni per gli interventi di efficientamento energetico. Per le prime case, l’aliquota è fissata al 50%, mentre per gli altri immobili si attesta al 36%, con ripartizione delle detrazioni in 10 rate annuali. Dal 2026 al 2027, le percentuali scenderanno ulteriormente: 36% per le abitazioni principali e 30% per le altre tipologie di edifici, con condizioni agevolate riservate ai proprietari o titolari di diritti reali di godimento sulla prima casa. L’Ecobonus incentiva interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica, come la coibentazione degli edifici, la sostituzione degli infissi, l’installazione di schermature solari e impianti fotovoltaici, oltre all’adozione di sistemi di climatizzazione a basso impatto. Restano esclusi dagli incentivi gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati unicamente da combustibili fossili.

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Superbonus

Nel 2025 il Superbonus, ormai limitato ai soli condomini, proseguendo il percorso di ridimensionamento iniziato dopo il debutto con il 110% nel 2022. La detrazione scende al 65%, rispetto al 70% del 2024, a condizione che la Cilas sia stata presentata entro il 15 ottobre 2024. Sono state eliminate le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, sostituite dal meccanismo “Spalma crediti”, che prevede la ripartizione del rimborso in 10 rate annuali, applicabile anche alle spese sostenute nel 2024. La detrazione del 65% copre interventi trainanti come l’isolamento termico delle superfici opache, la sostituzione degli impianti di climatizzazione centralizzati e i lavori antisismici. Sono inclusi anche interventi trainati, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’eliminazione delle barriere architettoniche, purché realizzati insieme a uno degli interventi principali.

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Sismabonus

Nel 2025, il Sismabonus e il Sismabonus Acquisti vengono confermati come incentivi chiave per migliorare la sicurezza strutturale degli edifici e agevolare l’acquisto di immobili antisismici. Il Sismabonus è destinato ai proprietari o titolari di diritti reali su edifici esistenti situati in zone sismiche 1, 2 e 3, con una detrazione del 50% sulle spese sostenute, rimborsabile in 5 rate annuali. Dal 2026, l’aliquota scenderà progressivamente al 36% e al 30%. Il Sismabonus Acquisti, invece, è rivolto a chi compra immobili ristrutturati con criteri antisismici nelle stesse zone, offrendo una detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per altri immobili. Entrambi i bonus prevedono un limite di reddito di 75.000 euro, con possibili variazioni in base alla composizione del nucleo familiare.

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Bonus barriere architettoniche

Il Bonus barriere architettoniche, confermato fino al 31 dicembre 2025, prevede una detrazione fiscale del 75% per interventi volti a migliorare l’accessibilità degli edifici. L’incentivo è suddiviso in cinque rate annuali e si applica su un tetto di spesa variabile: fino a 50.000 euro per abitazioni unifamiliari, 40.000 euro per unità in edifici fino a 8 appartamenti e 30.000 euro per quelle in condomini più grandi. Tra le opere ammesse rientrano la realizzazione di scale e rampe progettate per superare dislivelli, nonché l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, strumenti fondamentali per garantire spazi più inclusivi. Il bonus è accessibile a privati, condomini e imprese, ma dal 30 dicembre 2023 non copre più lavori come il rifacimento di pavimenti e infissi o l’installazione di nuovi impianti.

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