Case Green e bonus edilizi: gli ultimi dati confermano i vantaggi
Ristrutturare casa con i bonus edilizi è davvero così conveniente? I recenti report di ENEA e Deloitte ne confermano i vantaggi: vediamo cosa dicono i dati

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Bonus edilizi: i benefici secondo i dati dell'ENEA
- Vantaggi della Direttiva Case Green: taglio del debito pubblico
Il panorama degli incentivi edilizi e delle normative energetiche europee sta attraversando una fase di profonda evoluzione, con impatti significativi sia sul patrimonio immobiliare italiano che sulle finanze pubbliche. Gli ultimi dati pubblicati dall’ENEA e le analisi economiche di Deloitte offrono una visione chiara e incoraggiante: le politiche di efficientamento energetico, dalla Direttiva Case Green ai bonus edilizi nazionali, non rappresentano solo un costo per il sistema Paese, ma un’opportunità strategica di investimento con ritorni misurabili.
Mentre il dibattito pubblico spesso si concentra sugli oneri iniziali di queste misure, i numeri dimostrano come la riqualificazione energetica degli edifici stia già generando significativi risparmi energetici e possa contribuire in modo determinante alla riduzione del debito pubblico. L’integrazione tra politiche europee e strumenti nazionali sta creando un ecosistema favorevole alla transizione ecologica del settore edilizio, con benefici che si estendono ben oltre il semplice adeguamento normativo, toccando aspetti economici, ambientali e sociali di primaria importanza per il futuro del Paese. Facciamo il quadro della situazione attraverso gli ultimi dati.
Bonus edilizi: i benefici secondo i dati dell’ENEA
Il recente Rapporto Annuale ENEA sull’efficienza energetica offre un’analisi dettagliata sull’impatto degli incentivi fiscali nel settore edilizio durante il 2023. L’ente, grazie alla sua posizione privilegiata di raccolta dati, fornisce un quadro completo sui risultati ottenuti attraverso l’Ecobonus e il Bonus Casa.
Mentre l’Ecobonus è specificamente orientato al miglioramento dell’efficienza energetica, il Bonus Casa ha un obiettivo più ampio di recupero del patrimonio edilizio esistente. Entrambi gli strumenti prevedono la trasmissione dei dati all’ENEA, permettendo un’analisi approfondita dei risultati conseguiti.
I risparmi energetici più significativi ottenuti grazie all’Ecobonus sono derivati principalmente dalla climatizzazione invernale, con circa 322.000 interventi che hanno generato un risparmio di 822,18 GWh/anno, e dalla sostituzione serramenti, con 184.000 interventi per un risparmio di 494,25 GWh/anno. La coibentazione dell’involucro, sebbene limitata a soli 15.237 interventi, ha prodotto un notevole risparmio di 270,80 GWh/anno.
Per quanto riguarda gli investimenti economici, la sostituzione serramenti ha occupato la prima posizione con 2,424 miliardi di euro, seguita dalla climatizzazione invernale con 2,067 miliardi di euro, mentre la coibentazione dell’involucro ha registrato 712 milioni di euro.
Il Bonus casa ha permesso una gamma più ampia di interventi. Tra quelli relativi all’involucro degli immobili, la sostituzione degli infissi ha registrato circa 49.000 interventi, generando un risparmio energetico di 74,92 GWh/anno. Per quanto concerne gli impianti, i dati evidenziano l’importanza delle pompe di calore, con quasi 234.000 installazioni che hanno portato a un risparmio di 395,18 GWh/anno, e delle caldaie a condensazione, con oltre 140.000 interventi per un risparmio di 275,75 GWh/anno.
È importante sottolineare come queste due tipologie di interventi abbiano contribuito per oltre l’81% del risparmio energetico totale realizzato mediante il Bonus casa.
Vantaggi della Direttiva Case Green: taglio del debito pubblico
La spesso contestata direttiva Case Green potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per l’Italia nella riduzione del debito pubblico e nel finanziamento degli interventi per la competitività suggeriti dal rapporto Draghi. Il meccanismo non prevede la dismissione del patrimonio immobiliare statale, bensì la sua trasformazione in uno strumento di creazione di valore attraverso interventi di rigenerazione energetica e funzionale.
Secondo l’analisi condotta da Deloitte nel rapporto “Ridurre il debito pubblico in Italia valorizzando i suoi asset reali”, esiste un approccio innovativo per affrontare la crisi del debito nazionale, previsto a 3.000 miliardi di euro nel 2025, con un onere per interessi di 86 miliardi nel 2024.
Il patrimonio immobiliare pubblico italiano, attualmente valutato 300 miliardi di euro, potrebbe essere convertito in una risorsa generatrice di valore. Con un investimento stimato di 500 miliardi di euro, principalmente destinato alla riconversione energetica in conformità con la direttiva europea, il valore complessivo del patrimonio potrebbe raggiungere i 1.100 miliardi, generando una plusvalenza netta di 200 miliardi e un ritorno sul capitale investito di 1,8 a 1.
Per ottenere questi risultati, Deloitte identifica tre aree prioritarie di intervento: la riqualificazione energetica in linea con la direttiva Case Green, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 60% entro il 2030; la riconversione funzionale degli uffici pubblici sottoutilizzati in hub per smart working, studentati o centri terziari; e la digitalizzazione attraverso l’integrazione di tecnologie IoT per una gestione più efficiente degli spazi.
Questa strategia risulterebbe significativamente più vantaggiosa rispetto alla semplice dismissione del patrimonio, approccio tradizionalmente preferito dai governi per far fronte alle limitazioni di bilancio. Molti immobili pubblici si trovano infatti in condizioni di sottoutilizzo o obsolescenza energetica, e la loro vendita diretta comporterebbe sconti considerevoli, fino al 40-50%, per compensare i costi di riqualificazione che ricadrebbero sugli acquirenti.
Con questa operazione, l’Italia potrebbe finanziare parte degli investimenti che il rapporto Draghi considera essenziali per modernizzare l’economia, aumentarne la competitività e accelerare la transizione ecologica. Tali investimenti sono stimati tra gli 80 e i 100 miliardi di euro annui per un periodo di 5-10 anni.
I dati confermano che la transizione energetica rappresenta un’opportunità concreta tanto per i cittadini quanto per il sistema Paese. L’installazione di pannelli solari è oggi una delle soluzioni più efficaci per partecipare a questo cambiamento, offrendo riduzione dei costi energetici, valorizzazione dell’immobile e accesso a incentivi fiscali ancora disponibili.
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