5 falsi miti sull'installazione degli infissi
Leggende metropolitane e luoghi comuni non risparmiano il settore dei serramenti: vediamo i 5 falsi miti sull’installazione degli infissi
Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
- Il vetro triplo è migliore di quello doppio
- Il controtelaio della finestra non serve
- Le finestre in PVC sono dannose
- Gli infissi in alluminio fanno condensa
- L’infisso deve “respirare”
Alcuni luoghi comuni sono duri a morire, anche nel comparto dell’installazione infissi e serramenti. La colpa è da attribuire ad un’informazione poco chiara, spesso alimentata dagli stessi serramentisti e rivenditori: considerazioni che le persone meno esperte difficilmente possono mettere in discussione.
Disinformazione e leggende metropolitane colpiscono soprattutto le pratiche di posa in opera. È il caso, ad esempio, dei tanti dubbi che aleggiano sull’utilità del controtelaio, un elemento indispensabile per garantire l’isolamento domestico.
Analizziamo, dunque, i 5 falsi miti più diffusi sull’installazione degli infissi, per capire come fare una scelta consapevole che ci permetta di ottimizzare i consumi migliorando il comfort abitativo.
Il vetro triplo è migliore di quello doppio
È opinione diffusa nel settore che il vetro triplo sia sempre e comunque una soluzione migliore rispetto al vetro doppio. Si tratta di un luogo comune vero in parte, nel senso che se consideriamo unicamente le prestazioni tecniche, allora sicuramente il vetro triplo è migliore rispetto al vetro doppio, perché assicura un maggior isolamento termico e acustico e una maggior resistenza alle effrazioni.
Tuttavia, i suoi benefici devono essere valutati anche nel contesto in cui andremo a installarlo perché, se si tratta di un ambiente residenziale, installare un vetro triplo appesantirebbe il budget senza una necessità particolare. Inoltre, essendo più spesso, fa passare meno luce. Quindi è importante valutare attentamente quando montare un vetro triplo o doppio.
Il controtelaio della finestra non serve
Il controtelaio è un elemento spesso sottovalutato, se non addirittura considerato superfluo. È vero che gli infissi possono essere posati senza controtelaio, come avviene in Nord Europa, ma è anche vero che questa componente ha dei vantaggi innegabili.
Innanzitutto il controtelaio assicura una posa in opera impeccabile, perché funge da guida in fase di installazione degli infissi e, in secondo luogo, migliora le prestazioni di isolamento termico ed acustico della finestra. Inoltre, la tecnologia ci viene incontro con materiali dalle prestazioni eccellenti, altamente ingegnerizzati per ottimizzare l’isolamento. Quindi, possiamo dire che il controtelaio non è assolutamente un elemento trascurabile nell’installazione degli infissi.
Le finestre in PVC sono dannose
Dal momento che il PVC è un materiale plastico, molte persone ritengono (e senza alcun fondamento) che le finestre in PVC possano costituire dei seri rischi per la salute.
Anche qui la verità sta nel mezzo, nel senso che, se si scelgono delle finestre di qualità, certificate e realizzate nel corso di un processo produttivo sicuro, non c’è alcun rischio che possano contenere materiali cancerogeni o insalubri come piombo o cadmio. Se vuoi scegliere una finestra in PVC in tutta tranquillità, dovrai quindi assicurarti che l’intero processo di produzione sia tracciabile, così come i materiali utilizzati in fase di realizzazione.
Scegliere un infisso in PVC proveniente da filiera controllata e certificata ti permette di mettere in casa un prodotto privo di sostanze tossiche, con tutti i vantaggi di questo materiale, dalle alte prestazioni energetiche ed estremamente resistente.
Gli infissi in alluminio fanno condensa
Molte persone non prendono in considerazione l’acquisto di infissi in alluminio perché ritengono che questo materiale causi la condensa sulla finestra, ma la verità è che questo fenomeno è determinato dalla differenza termica tra l’ambiente interno e quello esterno, e dunque può manifestarsi anche sulle finestre in legno e pvc.
Tuttavia, sulle finestre in legno la condensa si nota di meno, perché il legno tende ad assorbire l’umidità, con conseguenze ben peggiori. Semplicemente, l’alluminio ha un livello di tollerabilità della condensa bassissimo quindi, quando l’umidità in casa supera la soglia del 65%, si manifesta da subito sull’infisso in alluminio, dando l’impressione sbagliata che sia lui il responsabile dell’umidità.
L’infisso deve “respirare”
Spesso si sente dire che gli infissi, per essere efficienti, devono “respirare” ovvero consentire un minimo di ricircolo di aria anche da chiusi. Si tratta di una considerazione del tutto errata e priva di fondamento.
Oggi, avere una finestra con gli spifferi non è più un valore, dal momento che si creano infiltrazioni d’aria che riducono il comfort domestico, con un conseguente aumento dei consumi per riportare la temperatura ideale in casa.
Certo l’aerazione quotidiana diventa tanto più importante quando la casa è ermetica, per questo molti serramentisti raccomandano una corretta ventilazione.
Ora che conosci i segreti del mestiere per fare un acquisto consapevole, ti consigliamo di rivolgerti ai serramentisti della tua zona per fare la scelta più giusta per la tua casa. Su PagineGialle Casa puoi richiedere fino a 5 gratuiti, il tutto senza impegno e con pochi e semplici click.