Il ruolo del notaio nelle compravendite

Lo studio notarile ha un ruolo importantissimo nell’ambito di una compravendita immobiliare. Spesso si tende a credere che il notaio abbia soltanto il compito di redigere l’atto pubblico durante il rogito e quindi di sancire l’avvenuto accordo tra acquirente e proprietario. In realtà, il notaio è una figura indispensabile nelle compravendite non solo perché lo definisce la normativa vigente, ma anche e soprattutto per il suo ruolo di tutela sia nei confronti dell’acquirente che dello stesso venditore. Il notaio, infatti, impone l’adempimento di una serie di oneri accessori che sono imprescindibili per rendere legale una vendita di un immobile come ad esempio la valutazione dell’atto di provenienza del bene in oggetto o magari le visure catastali. Insomma, il notaio aiuta l’acquirente mettendolo al riparo da possibili brutte sorprese che potrebbero palesarsi soltanto dopo l’acquisto della casa. Il notaio controlla tutti i documenti relativi all’immobile ed in particolar modo eventuali incongruenze rispetto al catasto e alle normative comunali indicate nel piano regolatore (condoni, abusi edilizi, ec..). In estrema sintesi, il notaio ha l’obbligo di informare su tutto quello che deriva dalla stipulazione del rogito ed anche di effettuare gli accertamenti ipocatastali.

Sono diverse le fasi di una compravendita immobiliare e il notaio rappresenta sempre un ruolo estremamente importante. In particolare, prima che si arrivi al rogito, è quanto mai consigliato sancire un contratto preliminare conosciuto anche in gergo con il nome di compromesso. È un accordo valido a tutti gli effetti nel quale le parti e quindi il venditore e l’acquirente, evidenziano in maniera chiara tutti gli aspetti della compravendita. Il notaio, dunque, funge da pubblico ufficiale per attestare l’avvenuto accordo tra le due parti evidenziando i dati relativi all’immobile, la cifra pattuita per l’acquisto e il pagamento di una caparra. Inoltre, nel compromesso può essere indicata la data massima per ripresentarsi davanti allo stesso notaio e quindi concludere tutte le formalità di rito con il rogito finale. Il compromesso, insomma, è un atto ufficiale a tutti gli effetti grazie al supporto che viene dato da uno studio notarile. Infatti, qualora l’acquirente oppure il proprietario dovessero rivedere la propria posizione, allora ne risponderebbero nella misura della stessa caparra. In particolare, l’acquirente perderebbe la caparra, mentre il proprietario sarebbe obbligato a versare il doppio.