Come fare l'adeguamento sismico di edifici in pietra
Gli edifici in pietra sono strutture particolari e di pregio da tutelare con i giusti interventi: l’esperto spiega come effettuare l’adeguamento sismico
Andrea Bussi
Ingegnere Civile
- Adeguamento sismico edifici in pietra: le criticità
- Gli interventi di adeguamento sismico per un edificio in pietra
- Adeguamento sismico per edifici storici
- Adeguamento sismico: a chi rivolgersi
Gli edifici in pietra sono tra i più pregiati e interessanti a livello architettonico ed estetico e sono seminati in tante aree del nostro Paese. Proteggerli è cruciale, soprattutto perché il nostro è un territorio ad alto rischio sismico e un terremoto potrebbe danneggiarli in modo irreparabile. Spesso questi edifici sono realizzati con materiali e tecniche tradizionali, non capaci di sostenere scosse sismiche.
In questo contesto, l’adeguamento sismico degli edifici in pietra permette di preservarne la struttura effettuando interventi mirati. Grazie a questi, gli edifici riescono ad assorbire e dissipare l’energia sismica, migliorare la loro resistenza, grazie a tecniche moderne e soluzioni capaci di rispettare la storia, l’anima e l’architettura originale. Vediamo quali sono gli interventi di miglioramento sismico di un edificio in pietra, quali criticità superare e a chi rivolgersi per un progetto di successo.
Adeguamento sismico edifici in pietra: le criticità
La maggior parte degli edifici costruiti in Italia fino a pochi anni fa avevano la capacità di sopportare tensioni verticali, come il carico dato dalle persone, ma non sono molto resistenti a tensioni orizzontali, come un terremoto.
Occorre sottolineare che gli edifici in pietra hanno peculiarità e differenze rispetto agli edifici in muratura, questi ultimi spesso sono realizzati con tecniche moderne e non presentano particolari difficoltà lato resistenza.
Gli edifici più antichi sono costituiti da blocchi di pietra naturale e malta. Le pietre sono grandi, resistenti, rigide e pesanti, spesso diverse le une dalle altre. Ciò può rendere la struttura più vulnerabile a un terremoto. Senza contare che la scarsa qualità della malta può essere una criticità. Questa è inserita tra una pietra e l’altra e se non è di qualità rischia di compromettere la stabilità dei muri, anche quelli portanti. La presenza di malte degradate o di connessioni deboli tra i mattoni può richiedere interventi più invasivi e complessi.
Inoltre, pietre di dimensioni diverse provocano l’irregolarità delle murature ciò complica la valutazione strutturale e la progettazione degli interventi.
Se l’edificio su cui si lavora è tutelato a livello storico e architettonico si hanno ulteriori problemi, poiché gli interventi devono rispettare l’integrità e l’estetica delle strutture originali. In questi casi, è fondamentale trovare un equilibrio tra la necessità di migliorare la resistenza sismica e la conservazione delle caratteristiche storiche e architettoniche dell’edificio. Bisogna, quindi lavorare, non solo su soluzioni personalizzate ma ottenere anche l’approvazione delle autorità competenti.
Gli interventi di adeguamento sismico per un edificio in pietra
Tra gli interventi mirati al rafforzamento della struttura spiccano le iniezioni di una malta particolarmente densa e capace di inserirsi in fessure e crepe in modo da migliorare la coesione tra le pietre.
Oltre a questo, si effettua un intervento mirato di inserimento delle barre in acciaio inox o fibre di vetro per migliorare la connessione tra le pietre e dei rinforzi esterni con l’applicazione di reti in fibra di vetro per migliorare la resistenza al taglio.
Inoltre, il rinforzo delle pareti può essere effettuato mediante l’utilizzo di FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), un sistema che combina tessuti in fibra di vetro o carbonio con una matrice cementizia per migliorare la coesione e la resistenza strutturale. L’inserimento di tiranti orizzontali e verticali contribuisce a migliorare la stabilità globale dell’edificio, mentre la realizzazione di pilastri e cordoli in cemento armato può rafforzare gli angoli e le giunzioni tra le pareti, incrementando la capacità di resistere ai movimenti sismici.
Gli interventi devono essere meno invasivi possibili, quasi invisibili, per mantenere l’aspetto originario dell’edificio.
Adeguamento sismico per edifici storici
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha emanato le Linee Guida per valutare il rischio sismico del patrimonio culturale italiano e mettere a punto una serie di interventi per ridurne le conseguenze. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004) che la tutela del patrimonio culturale è compito dello Stato e deve essere presa in carico e gestita dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali. La valutazione deve essere eseguita da tali organi e gli interventi di restauro e tutela comprendono anche il miglioramento strutturale.
Adeguamento sismico: a chi rivolgersi
Chi desidera effettuare interventi di adeguamento sismico di edifici in pietra deve tenere conto anche delle normative mirate alla tutela del patrimonio culturale e architettonico. L’ingegnere strutturale è il responsabile principale di un progetto di interventi mirati. Analizza la struttura esistente, ne valuta la vulnerabilità e progetta gli interventi necessari per permetterle di resistere a scosse di varia entità. Gli architetti e gli ingegneri collaborano soprattutto quando si tratta di edifici storici e di pregio. In particolare, gli architetti si assicurano che le caratteristiche originarie dell’edificio non siano compromesse in seguito agli interventi. Affidarsi ai giusti professionisti e tecnici del settore è cruciale per ottenere i risultati previsti.