Decreto Energia 2022: le nuove misure per contrastare il caro bollette e favorire le rinnovabili
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto Bollette Energia, mirato a contrastare l'aumento della corrente a favore di fonti alternative green
Il Decreto “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” ribattezzato come “Decreto Bollette 2022” o anche Decreto Energia è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 febbraio 2022. Ora si attende l’ufficializzazione tramite la pubblicazione in Gazzetta. Per questo nuovo provvedimento, il Governo ha stanziato circa 8 miliardi. Di questi, 5 miliardi e mezzo serviranno per arginare gli effetti del caro bollette anche tramite l’input alle rinnovabili, considerate oggi più che mai una valida alternativa a gas e combustibili. Oggi il mercato offre enormi opportunità per tutti coloro che decidono di predisporre impianti green nella propria abitazione (o anche in azienda) e la nuova misura del governo conferma il trend.
Decreto Bollette Energia: qual è l’obiettivo
Il Decreto è stato presentato in conferenza stampa dal Presidente Mario Draghi e dai Ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e della Transizione Ecologica. Draghi ha commentato così il provvedimento: “Il governo vuole intervenire fin da ora per evitare che il rincaro dell’energia si traduca in un minor potere di acquisto delle famiglie e in una minore competitività delle imprese”.
L’intervento è diviso in due parti. La prima dedicata a gestire la fase emergenziale, cioè delle misure per gestire il caro bollette in breve tempo; la seconda è costituita da una serie di misure per prevenire ulteriori crisi.
Per approfondire leggi lo Speciale per contrastare il Caro Bollette 2022: i nostri consigli per risparmiare
Le misure principali del Decreto Bollette Energie
Come confermato da Draghi, nel secondo trimestre del 2022 verranno messe in atto alcune misure per la tutela dei consumatori, in particolare verranno eliminati gli oneri di sistema e quelli generali nel settore gas e verrà ridotta l’IVA. Inoltre, è stata proposta una proroga e un rafforzamento del Bonus Sociale che consente di avere un risparmio sulle bollette dell’energia elettrica in base all’ISEE. Inoltre, è stato istituito un fondo per l’autoconsumo e per le rinnovabili e anche per l’efficienza energetica per il Sud. Il contributo consiste in un credito di imposta per investimenti in rinnovabili effettuati entro il 2023 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nasce anche il Fondo Rinnovabili Pmi, che ha una dotazione di 267 milioni di euro. Serviranno per finanziare investimenti mirati all’autoproduzione di energia rinnovabile nell’ambito delle strutture produttive. I beni del demanio militarie e altri spazi saranno affidati in concessione dal Ministero della Difesa per installare impianti di produzione di energia da fonti alternative anche grazie ai fondi del PNRR.
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