Vasca di sedimentazione: cos'è e come funziona
La vasca di sedimentazione fa parte del trattamento delle acque di scarico negli impianti di depurazione. Scopri maggiori informazioni su questi procedimenti e le diverse tipologie di sedimentazione su questo articolo di PG Casa.
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
La vasca di sedimentazione corrisponde ad una fase del processo di trattamento delle acque reflue. Queste vasche hanno l’obiettivo di raccogliere le acque di scarico e depurarle.
I processi di depurazione di questi scarti sono differenti per tipologia e procedimento e prevedono tre fasi:
- grigliata – viene separato il materiale inquinante più grossolano da liquidi e materiali sottili;
- dissabbiatura – viene lasciata una sabbia a sedimentare naturalmente e poi aspirata;
- disoleatura – l’acqua viene ripulita da sostanze come grassi e oli.
Grazie a questi processi è possibile infatti rimuovere contenuti contaminanti dall’acqua di scarto di utilizzo urbano o industriale. La depurazione in questo procedimento è fondamentale in quanto la quantità di elementi inquinanti proveniente da questi impianti è nettamente superiore ai liquidi presenti nel terreno, nel mare e nei fiumi che hanno una capacità di per sé auto-depurativa.
Vasca di sedimentazione primaria e secondaria
Una vasca di sedimentazione si suddivide in primaria e secondaria.
Vasca di sedimentazione primaria
La vasca di sedimentazione primaria è poco profonda e non supera 1,80 metri di profondità. Il motivo è che non deve permettere al vento di sollevare i fanghi depositati. Inoltre queste vasche per acque reflue non devono essere né troppo corte né troppo larga: non deve essere corta per evitare un corto circuito tra l’entrata e l’uscita delle acque reflue, allo stesso tempo non deve essere troppo larga in modo da non favorire la formazione di spazi morti negli angoli.
La dimensione delle vasche può poi variare a seconda di diversi fattori, come il tempo di permanenza o detenzione.
Procedimento della vasca di sedimentazione
La vasca di sedimentazione primaria viene utilizzata all’interno di un processo di trattamento delle acque molto curato e suddiviso in diverse fasi. Tra questi c’è uno step di sedimentazione primaria, che viene attuato durante la disoleazione o sgrassatura. In questa fase l’obiettivo è quello di recuperare gli oli e i grassi nelle acque reflue che vengono spesso trattenuti nella vasca di sedimentazione così come i contenuti di tipo granuloso, la cui velocità di sedimentazione obbedisce con discreta approssimazione alla Legge di Stokes e alla teoria di Hazen.
Nel procedimento di sedimentazione primaria si svolge poi la decantazione per la divisione dei solidi sedimentabili in modo da ottenere una riduzione del BOD5 intorno al 30%. Il restante 70% viene poi demandato al successivo trattamento biologico.
Vasca di sedimentazione secondaria
Nella vasca di sedimentazione secondaria i fanghi accumulati all’interno vengono ammassati sul fondo della vasca e in seguito raschiati per poi essere trattati. Nella vasca dei fanghi vengono infatti poi eliminate le sostanze disciolte e separati nella fase di sedimentazione. La vasca secondaria ha quindi il compito di separare i fanghi biologici dal resto del refluo.
Per farlo questi residui vengono lasciati nella vasca di ossidazione e poi passano nella vasca di sedimentazione nella quale avviene la separazione. In questa fase i fanghi vengono depositati sul fondo e l’acqua trattata rimane in superficie. In questa fase si suddividono i fanghi secondari, come solidi sospesi sedimentabili (SSS), i non sedimentabili (SSNS) e i solidi disciolti (SDV) biodegradabili.
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