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Derattizzazione: come funziona e quali obblighi rispettare

I ratti possono infestare gli ambienti interni mettendo a dura prova il comfort di ogni abitazione. Ecco alcuni consigli e le norme da seguire per una corretta derattizzazione

Ultimo aggiornamento 22-05-2024
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Dal 2013 mi occupo di Pest Control, dando seguito all’attività di mio papà e prima ancora di mio nonno, cercando di fidelizzare e rafforzare i rapporti con i clienti storici e portando l’esperienza decennale nel mondo del Pest Management anche ai nuovi clienti, non trascurando innovazioni e po...
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Se la tua casa è infestata dai ratti devi correre subito ai ripari, in quanto la loro presenza può rivelarsi molto dannosa non solo per quanto riguarda i componenti degli immobili (come il legno e la plastica), ma anche per il cibo e soprattutto per la salute degli uomini. I topi infetti, infatti, attraverso i loro morsi, l’urina e le feci possono trasmetterci patologie, tra cui la leptospirosi, che possono portarci addirittura alla morte.

In questo articolo vediamo come fare per effettuare un’adeguata derattizzazione e cerchiamo di capire quali sono gli obblighi di legge da rispettare.

Rischi associati alla presenza di ratti

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Come anticipato, avere dei ratti in casa non è solo fastidioso, ma può essere davvero pericoloso! Questi roditori, infatti, possono trasmettere malattie anche gravi. Per esempio, la leptospirosi, che causa febbre alta, dolori muscolari e nei casi peggiori può danneggiare reni e fegato. Oppure la salmonellosi, che scatena vomito, diarrea e febbre. E non dimentichiamo l’hantavirus, un virus che può portare a problemi renali molto seri. Insomma, non è roba da poco!

Ma non finisce qui: i ratti sono dei veri e propri “rosicchioni” e possono causare danni a casa tua, mordendo legno, plastica e cavi elettrici. E se rosicchiano un cavo elettrico, il rischio di incendio è dietro l’angolo. Come se non bastasse, contaminano il cibo con le loro feci, la pipì e i peli, rendendolo immangiabile e aumentando il rischio di malattie. Quindi, se vedi un ratto in casa, non sottovalutare il problema!

Ratto in casa: come fare per liberarsene?

Sono in molti che, a loro rischio e pericolo, utilizzano metodologie fai da te per disinfestare la casa dai topi, ritenendo inopportuno l’intervento di un professionista del settore. Tra rimedi più utilizzati vi sono i seguenti:

  1. C’è chi installa trappole tradizionali a scatto, trappole elettroniche e cartoncini collanti ad azione anticoagulante;
  2. C’è chi posiziona cibo avvelenato in vari angoli della casa (magari senza prendere in considerazione che quegli alimenti avvelenati possono essere ingeriti dai propri bambini o animali domestici);
  3. C’è chi cerca ad ogni modo di chiudere tutti i possibili punti di accesso e chi, disperato, utilizza il metodo più classico della scopa.

Tuttavia, questi metodi sono adatti se la presenza del ratto in casa è sporadica. Infatti, utilizzando queste tecniche fai da te, si potrà aver sconfitto un certo numero di individui, ma non si avrà la certezza che in futuro non ritornino.

Il miglior modo per liberarsi definitivamente dai ratti è quello di rivolgersi a una ditta di professionisti che, oltre a utilizzare trattamenti specifici, è in grado di valutare l’entità dell’infestazione, grazie ad esempio ad un sopralluogo prolungato, e, successivamente, offrire un preventivo gratuito e senza impegno.

Seppur l’intervento tecnico possa costare qualche centinaio di euro, avrai la sicurezza che esso sia completamente efficace. Infine un fatto non scontato è che, a differenza dei metodi fai da te, non dovrai liberarti tu personalmente delle carcasse.

Derattizzazione: gli obblighi di legge

Secondo le ultime novità della normativa sulla derattizzazione, innanzitutto viene specificato che determinati prodotti, i quali fino a qualche anno fa erano di utilizzo comune, dal primo marzo 2018 non lo sono più. Ad esempio il Bromadiolone, il Difenacoum ed il Brodifacoum (spesso utilizzati per disinfestare in maniera fai da te), non sono più venduti ai privati o alle ditte che non sono esperte in derattizzazione.

Questo aggiornamento della normativa è particolarmente importante, in quanto non si corre più il rischio che altre persone possano essere avvelenate a causa di questi prodotti chimici pericolosi maldestramente utilizzati da inesperti.

Un’altra novità a riguardo della derattizzazione riguarda coloro che vivono in condominio e in affitto. Erano in molti a chiedersi, infatti, chi dovesse programmare e pagare questo intervento se la presenza dei ratti. La legge è intervenuta in merito chiarendo che è compito dell’amministratore del condominio programmare la disinfestazione mettendosi in contatto con una ditta specializzata. Quindi sarà la persona che svolge questo ruolo a sobbarcarsi il lavoro “sporco”. Tuttavia, l’inquilino è tenuto a pagare la quota di spesa condominiale per la derattizzazione.

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