Ampliamento del balcone: tecniche e suggerimenti
Stai pensando di ampliare il tuo balcone? Ci sono diversi modi per poterlo fare: scopri in questo articolo di PG Casa tutte le tecniche e quale scegliere
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Si è sempre alla ricerca di nuovi metodi per aumentare lo spazio a disposizione in casa. Uno di questi è l’ampliamento del balcone già esistente. Una soluzione ideale, che consente di creare nuovi spazi con una veranda, anche se di piccole dimensioni. Ogni metro quadro è oro quando se ne ha necessità.
Un desiderio del genere comporta però svariate domande. Le principali sono: è legale? Come farlo? Ecco dunque in che modo poter ampliare il proprio balcone, rispettando le norme vigenti.
Come ampliare il balcone
Per un lavoro di questo genere è necessario provvedere all’allungamento del solaio. È dunque fondamentale eseguire nuovi calcoli sulla struttura. Un procedimento obbligatorio, dal momento che consente di garantire la sicurezza dell’intero edificio nel quale si vive.
A ciò si aggiunge l’impermeabilizzazione del suolo. Procedendo in questo modo si potrà salvaguardare non soltanto il proprio balcone ma, al tempo stesso, la struttura intera da eventuali danni dovuti alle intemperie. Va da sé che una nuova pavimentazione sia imprescindibile.
Si può dunque passare alla scelta del rivestimento da posare. In questo caso si dovrà tenere in considerazione quello che è lo stile dell’edificio. I lavori di ampliamento del balcone non dovranno andare a inficiare con quella che è l’estetica dominante della facciata.
Lavori di questo genere richiedono la creazione di un nuovo parapetto. La soluzione più comune è quella in muratura, sia per la tutela della propria privacy che per la minima manutenzione richiesta. A seconda dell’area nella quale si vive, si potrà decidere di optare per il legno, pvc o ferro. La resa estetica sarà migliore ma la tutela della privacy risulterà alquanto scarsa. A ciò si aggiunge il problema, già sottolineato, del rispetto dell’estetica dell’edificio. Se questo dovesse essere alquanto datato, con elementi risalenti a svariati decenni addietro, potrebbe essere alquanto difficile individuare ringhiere uguali o in linea.
Una volta terminati i primi e fondamentali lavori, si potrà procedere all’intonacatura dei nuovi muri realizzati. Si dovranno sfruttare unicamente prodotti adatti per esterni, in grado dunque di resistere all’effetto degli agenti atmosferici. Consigli utili nel caso in cui si decisa di operare da soli questo genere di interventi. Si consiglia però sempre l’intervento di una ditta professionista.
Ampliamento del balcone: le norme
L’ampliamento del balcone non è un’opera vietata dalla legge. È però necessario ottenere i necessari permessi per poter procedere. Il primo vincolo è quello del rispetto della normativa edilizia e urbanistica del Comune, il che rende fondamentale affidarsi a una ditta professionista.
Anche se lo spazio ulteriore ottenuto dovesse essere minimo, sarà necessario richiedere il permesso di costruire. Fortunatamente questo caso non rientra nella manutenzione straordinaria, che richiederebbe altri percorsi burocratici.
Il secondo vincolo è dato dal condominio stesso. Quest’ultimo non è tenuto in alcun modo a fornire una previa autorizzazione. Ciò vuol dire che il proprietario potrebbe avviare i lavori senza chiedere alcun permesso all’amministratore o passare attraverso un’assemblea. In questo modo si correrebbe però un grosso rischio. Si andrebbe infatti incontro al pericolo di netto contrasto con gli altri proprietari, che potrebbero sottolineare un problema con il decoro architettonico o la stabilità del palazzo. Se tutto ciò dovesse essere confermato dalle autorità, si procederebbe dunque alla demolizione.
Per decoro architettonico si intende sia l’estetica che l’insieme di tutte quelle originarie linee strutturali disegnate dal costruttore. Si consiglia dunque di passare sempre attraverso una regolare assemblea.