Bonus verde addio, ma ci sono ancora delle spese recuperabili, ecco quali
Il Bonus verde è stato cancellato dalla Manovra, ma in alcuni casi è ancora possibile usufruirne: vediamo quali spese è possibile detrarre nel 2025

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Cosa prevedeva il Bonus verde e quali spese sono ancora detraibili
- Come recuperare la detrazione del Bonus verde nel 2025
Il Bonus verde rientra tra gli incentivi che non sono stati rinnovati dalla Legge di Bilancio per il 2025. Tuttavia questa agevolazione, che consentiva di detrarre il 36% delle spese sostenute fino a un massimo di 5.000 euro per immobile, può essere anc0ra sfruttata da chi ha effettuato interventi di sistemazione del verde negli anni precedenti. Vediamo nel dettaglio cosa è ancora possibile recuperare e come procedere.
Cosa prevedeva il Bonus verde e quali spese sono ancora detraibili
Il Bonus verde ha rappresentato un’importante agevolazione fiscale per incentivare la sistemazione e la riqualificazione di aree verdi private. Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare del 26 giugno 2023, le spese ammissibili di detrazione riguardavano:
- La sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni.
- L’installazione di impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi.
- La realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.
- La fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere.
- La riqualificazione di tappeti erbosi (esclusi quelli per uso sportivo con fini di lucro).
- Le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sopra elencati.
È importante sottolineare che, nonostante la mancata proroga del Bonus Verde, tutte le spese sostenute tra il 2020 e il 2024 rimangono detraibili secondo la normativa vigente. Chi ha effettuato lavori entro il 31 dicembre 2024 può quindi ancora beneficiare della detrazione fiscale del 36%, a patto di rispettare tutte le condizioni richieste.
Il bonus era riconosciuto anche per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, purché abbia provveduto al versamento della stessa al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Come recuperare la detrazione del Bonus verde nel 2025
Se hai sostenuto spese per la sistemazione di giardini, terrazzi o aree verdi tra il 2020 e il 2024, puoi ancora recuperare il 36% della spesa (fino a un massimo di 5.000 euro per immobile), ottenendo così fino a 1.800 euro di detrazione fiscale.
Innanzitutto, come per i Bonus casa, per poter usufruire della detrazione fiscale, è importante aver effettuato i pagamenti con metodi tracciabili, come bonifico bancario o postale oppure carta di credito o debito. Nel caso dei bonifici, è importante che nella causale sia indicato chiaramente il riferimento alla detrazione fiscale per la sistemazione di aree verdi. Per questo motivo, è necessario aver conservato fatture e ricevute fiscali completamente in regola, nonché la documentazione che riporti dettagli precisi sugli interventi eseguiti.
La detrazione deve essere indicata nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF. È importante ricordare che il rimborso viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo.
Sebbene il Bonus verde non sia più disponibile per le spese relative al 2025, la sistemazione degli spazi esterni rimane un investimento importante per valorizzare la propria abitazione e migliorare la qualità della vita.
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