Come gestire gli impianti sportivi in condominio
La presenza di un impianto sportivo può essere un grande vantaggio per un condominio, ma come va gestito? Scopri cosa dicono le normative e chi paga le spese
Francesca Cimellaro
Avvocato
- Gestione impianti sportivi: cosa dice il regolamento di condominio?
- Gli impianti sportivi condominiali: le regole previste dalla legge
- Condominio e impianti sportivi: chi paga le spese?
- Come gestire la piscina condominiale?
Gli impianti sportivi sono una risorsa eccellente per mantenere uno stile di vita attivo e salutare, ma la loro gestione all’interno di un condominio può presentare sfide uniche. I condomini possono avere esigenze e opinioni diverse sull’uso degli impianti sportivi, e la manutenzione e gestione possono risultare costose.
È quindi fondamentale sapere come gestire gli impianti sportivi in condominio in modo efficace e soddisfacente per tutti. In questo articolo, esploreremo le migliori pratiche per la gestione degli impianti sportivi condominiali, offrendo consigli pratici su come evitare conflitti e massimizzare l’utilizzo degli spazi disponibili.
Gestione impianti sportivi: cosa dice il regolamento di condominio?
L’articolo 1130 del Codice Civile stabilisce che tra i ruoli dell’amministratore di condominio c’è quello di provvedere alla corretta gestione e manutenzione degli spazi comuni. Ciò significa che l’amministratore ha la responsabilità di assicurare il miglior godimento degli impianti sportivi condominiali per tutti i condomini. Tuttavia, egli non risponde qualora l’evento dannoso sia stato provocato dall’abuso dei condomini nell’impiego della cosa comune, non avendo poteri coercitivi verso i singoli.
Ma cosa succede se un soggetto subisce un danno durante l’utilizzo dell’impianto? Responsabile sarà il Condominio, in qualità di custode del bene, salvo che i condomini possano dimostrare il caso fortuito, ossia l’evento eccezionale, imprevisto e imprevedibile che esonera da responsabilità il custode. La responsabilità dei condomini comunque non esclude che questi possano rivalersi contro l’amministratore. Se, ad esempio, l’assemblea ha deliberato dei lavori di messa in sicurezza degli impianti e l’amministratore si è reso negligente nell’attuazione, egli risulta inadempiente nei confronti del Condominio.
Gli impianti sportivi condominiali: le regole previste dalla legge
Il regolamento di condominio è fondamentale per comprendere la gestione degli impianti sportivi condominiali. In linea di principio, l’accesso a queste strutture dovrebbe essere riservato solo ai residenti dello stabile, tuttavia il regolamento può prevedere diverse eccezioni. Ad esempio, potrebbe consentire l’utilizzo degli impianti sportivi anche ai parenti e agli amici dei proprietari.
Nei supercondomini, invece, è comune stabilire una turnazione e degli orari di apertura per garantire un accesso equo a tutti i residenti. Se i condòmini desiderano modificare le norme di utilizzo degli impianti sportivi, possono farlo con una maggioranza di almeno il 50% del valore dell’edificio, rappresentata dalla maggioranza degli intervenuti in assemblea. Questo voto può essere espresso anche se esiste un regolamento contrattuale che richiede l’unanimità per essere modificato.
Condominio e impianti sportivi: chi paga le spese?
Gli impianti sportivi in Condominio si considerano beni comuni, se non risulta diversamente dal titolo. Pertanto, i condomini hanno facoltà di goderne secondo la regola del pari uso e, parimenti, devono partecipare alle spese, secondo il principio generale per cui ciascun condomino contribuisce agli oneri necessari alla conservazione e manutenzione in base ai millesimi.
Dunque gravano su tutti i condomini gli oneri per mantenere piscine, campi da tennis, calcetto ecc., salvo che il regolamento contrattuale contenga una diversa pattuizione o l’impianto sportivo sia destinato a servire solo alcune delle unità immobiliari e non tutte. Sarà l’amministratore a verificare che gli impianti comuni siano impiegati correttamente, in modo da garantire a tutti i condomini la migliore fruibilità.
- Impianti sportivi costruiti insieme all’edificio: Appartengono a tutti i proprietari e, in base all’articolo 1102 del Codice Civile, ogni condomino ha il diritto di utilizzare il bene comune senza alterarne la destinazione o impedire agli altri di farne parimenti uso. Inoltre, ogni proprietario può apportare modifiche necessarie per migliorare l’utilizzo degli impianti a proprie spese. Le spese di manutenzione ordinarie e straordinarie sono divise tra tutti i proprietari in proporzione ai rispettivi millesimi di proprietà.
- Impianti sportivi condominiali realizzati successivamente all’edificazione dell’immobile: Ogni proprietario ha la possibilità di scegliere se partecipare o meno alla spesa. Tali opere sono definite “innovazioni gravose o voluttuarie” e, nel caso in cui la loro realizzazione comporti una spesa eccessiva o siano considerate superflue in relazione alle particolari condizioni dell’edificio, i condomini che non ne traggono vantaggio non sono obbligati a contribuire alla spesa. Tuttavia, i condomini che inizialmente hanno deciso di non partecipare alla spesa possono sempre usufruire dei benefici derivanti dall’innovazione, contribuendo successivamente alle spese di realizzazione e di manutenzione dell’opera.
Come gestire la piscina condominiale?
La gestione della piscina condominiale può essere un aspetto cruciale per garantire la sicurezza e la soddisfazione di tutti i residenti. È importante ricordare che la piscina appartiene a tutti i condomini proprietari o a coloro che hanno contribuito a realizzare l’impianto. Pertanto, l’utilizzo della piscina è disciplinato da regole che residenti e ospiti sono tenuti a rispettare.
Un professionista qualificato deve verificare periodicamente il funzionamento dei filtri e l’efficacia dei trattamenti dell’acqua, nonché garantire la pulizia costante nelle aree comuni. Tuttavia, non basta solo questo: prima dell’ingresso in piscina, è necessario che ogni persona provveda a una accurata doccia con sapone, mentre in vasca occorre calcolare una superficie di acqua pari ad almeno 7 mq per ogni persona.
In ogni caso, il condomino deve ottenere le autorizzazioni dal Comune di appartenenza, Scia o Permesso di costruire (a seconda della complessità dell’opera), anche se non sono richiesti se la piscina è di tipo smontabile.
Per garantire la corretta gestione degli impianti sportivi condominiali, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, come un amministratore di condominio o un esperto di amministrazione immobiliare. Puoi trovare quello più vicino a te richiedendo un preventivo su PagineGialle Casa.