Come risparmiare l'acqua se hai una piscina
Se hai una piscina devi tenere in considerazione la crisi idrica: risparmiare sull'acqua della piscina è possibile, ecco come fare
- Evitare l'evaporazione dell'acqua della piscina
- Prevenire le perdite
- Piscina: qual è il livello di acqua ottimale
- Pulizia e manutenzione della piscina
- Recupero e riutilizzo dell’acqua
Con l’emergenza siccità che stiamo attraversando è importante preservare una risorsa fondamentale come l’acqua. Avere una piscina in casa consente di sicuro di rilassarsi e anche di divertirsi con gli amici, magari organizzando un bel pool party estivo. Da quelle gonfiabili adatte per i bambini a quelle a struttura rigida in giardino, la piscina è sempre un optional utile che consente di vivere una vacanza senza spostarsi oppure di trascorrere un weekend prima della partenza in totale riposo e svago.
Con il caldo e l’afa un tuffo in piscina è rinfrescante e l’ideale per superare le alte temperature, bisogna però ridurre il consumo dell’acqua necessaria per il suo funzionamento e occuparsi sempre della manutenzione e della pulizia, un vantaggio non solo per il Pianeta ma anche per diminuire i costi delle bollette. I proprietari delle piscine che vogliono essere più efficienti dal punto di vista idrico ed energetico potranno seguire alcune strategie utili a risparmiare.
Dal ridurre l’evaporazione al recupero dell’acqua piovana, ecco alcuni consigli utili.
Evitare l’evaporazione dell’acqua della piscina
Coprire la piscina, quando non la si utilizza, aiuta a prevenire l’evaporazione dell’acqua fino al 70%, soprattutto se è collocata all’ombra. Le piscine lasciate scoperte perdono circa il 6% dell’acqua inserita all’interno, in particolare se la zona è ventilata e soleggiata.
Ad esempio, per una vasca di 50 metri cubi possono evaporare 150 litri di acqua al giorno. Per ridurre o bloccare il vento si possono collocare piante alte e cespugli accanto alla piscina oppure installare barriere frangivento intorno ai bordi e al perimetro. La copertura evita che nella piscina finiscano foglie, detriti, contaminanti, in questo modo si riducono i consumi energetici prodotti dall’impianto di filtrazione per ripulirla.
Nel caso fosse necessario riscaldare l’acqua, coprire la piscina aiuta a preservare il calore. Esistono anche coperte liquide, più leggere dell’acqua, che agiscono come barriere invisibili, del tutto sicure con pH Neutro, non tossiche e irritanti, in grado di intrappolare il calore e rallentare l’evaporazione, alcune sono anche biodegradabili.
Prevenire le perdite
Verificare le perdite è una azione prioritaria per evitare lo spreco idrico, una sola perdita può consumare centinaia di litri di acqua. Ad esempio è utile assicurarsi che non ci siano piastrelle danneggiate, crepe, umidità intorno alla piscina e problemi di qualità e abbassamento del livello dell’acqua. Comunemente le perdite derivano da rotture di skimmer, valvole dei tubi, getti di ritorno, scarichi e apparecchi per l’illuminazione che andrebbero controllati di frequente.
In alcuni casi trovarle è più difficile ed è necessario rivolgersi all’aiuto di un tecnico o di un professionista. Anche le bollette superiori al normale sono un indizio di una possibile perdita.
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Piscina: qual è il livello di acqua ottimale
Quando ci si tuffa o si salta in piscina c’è sempre acqua che fuoriesce e viene espulsa. La piscina quindi non va riempita troppo ma l’acqua va lasciata al punto medio dello skimmer in modo da consentirgli di purificare di continuo o comunque a circa 15 cm sotto il bordo, in questo modo si eviteranno gli schizzi e anche inutili traboccamenti. Se in piscina ci sono giochi d’acqua come fontane, cascate, scivoli con getto continuo meglio spegnerli per risparmiare acqua e usarli solo in presenza di ospiti e bambini per aumentare il divertimento!
Pulizia e manutenzione della piscina
Svolgere una pulizia e una manutenzione regolare aiuta a non dover cambiare l’acqua di continuo. Si possono usare anche aspirapolveri automatici che permettono di riutilizzare l’acqua della piscina così da risparmiare ulteriormente rispetto alla pulizia manuale.
È sempre consigliabile aggiungere cloro o altro disinfettante di notte perché il sole, così come per l’acqua, li fa evaporare rapidamente. In commercio, oltre al cloro, ci sono anche l’ossigeno attivo e il cloratore salino che consentono di preservare la qualità dell’acqua.
Recupero e riutilizzo dell’acqua
Anche se può sembrare difficile, in piscina si può recuperare l’acqua piovana con un ottimo sistema di depurazione e purificazione. Si tratta di un investimento inziale costoso ma che viene ammortizzato nel giro di poco tempo e con un netto risparmio sulle bollette.
La piscina non va sempre svuotata completamente ma solo se è necessario, basterà controllare periodicamente i filtri che contribuiscono a defluire e rinnovare l’acqua.
Quando è opportuno fare una pulizia più profonda con relativo svuotamento, l’acqua, in base al livello del cloro o di altro disinfettante inserito, può essere riutilizzata per irrigare le piante, per lavare le auto e le moto e per pulire le pavimentazioni esterne e il cortile accanto alla piscina. Di sicuro un modo per non sprecare inutilmente una risorsa naturale sempre più carente e preziosa.
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