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Come scegliere l'intonaco per esterni: guida pratica

Devi scegliere l'intonaco per gli esterni di casa? Di certo, non è semplice. Su PG Casa puoi trovare tutti i consigli per non commettere errori

Ultimo aggiornamento 08-02-2024
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La mia carriera nell'edilizia ha inizio con la posa di parquet, evolvendosi in oltre 40 anni fino a diventare direttore lavori e consulente, fondando un’azienda nella quale collaboro con diversi professionisti e artigiani di vari settori, permettendomi così di garantire un expertise completa per ...
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La scelta dell’intonaco per esterni è uno degli aspetti più importanti da considerare in una casa, in quanto l’intonaco esterno giusto permette di proteggere la struttura dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi di temperatura e donare colore all’ambiente circostante.

Tuttavia, in commercio è possibile trovare una vasta gamma di tipi di intonaco per esterni, con tempi di posa, spessori e costi differenti, tutte caratteristiche che devono essere valutate in base all’edificio oggetto di intervento.

Dunque, come fare? Prima di addentrarsi nella questione, è fondamentale capire che cos’è l’intonaco per esterno. Di fatto, non è altro che una particolare malta costituita da acqua, materiali inerti (come la sabbia) e da un agente legante (come la calce o il gesso). Quest’ultimo elemento deve consentire alle pareti di respirare, in modo da evitare la condensa, ma anche proteggerle dalle variazioni climatiche in quanto possono rivelarsi deleterie.

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Attualmente, al composto vengono aggiunti anche gli additivi, sostanze che consentono di modificare le proprietà dell’intonaco in base alle esigenze applicative. Per ottenere risultati duraturi è bene scegliere un intonaco impermeabile per esterni, in questo modo il rivestimento sarà in grado di non far penetrare l’acqua e l’umidità all’interno dell’edificio.

Cos’è importante sapere sull’intonaco per esterni?

Una prima distinzione relativa agli intonaci viene fatta in base al tipo di legante utilizzato. Di fatto, è possibile optare per un intonaco a calce per esterni, un prodotto che assicura una buona traspirazione, un’adeguata protezione contro gli sbalzi di temperatura e un’ottima aderenza alle pareti esterne dell’edificio. Tuttavia, si può scegliere anche un intonaco a base di cemento per esterni, il quale si adatta perfettamente alla muratura e impedisce la formazione della condensa. Infine, chi vuole evitare i ponti acustici, non può che prediligere un intonaco a base di gesso.

Ad ogni modo, indipendentemente dalla scelta, l’intonaco deve essere steso in strati sovrapposti. Quello a contatto con la muratura è detto rinzaffo, il cui scopo è agganciarsi al meglio al supporto. In questo caso la granulometria è grande.

Subito dopo c’è l’arriccio, caratterizzato da una buona resistenza meccanica e all’acqua, permettendo di ottenere una superficie uniforme. Lo strato visibile è detto intonachino, il quale si caratterizza per la granulometria fine e per l’estetica gradevole, ovvero un intonaco di finitura per esterni. Ma è meglio utilizzare un intonaco premiscelato per esterni o tradizionale? Sicuramente, molto dipende dalle necessità e anche dalle abilità di chi deve effettuare il lavoro di posa.

In generale, ricorrere ad un composto da miscelare vuol dire dover reperire diversi materiali e dover dedicare tempo alla preparazione. L’intonaco pronto per esterni, invece, assicura precisi standard di formulazione e granulometrici e un utilizzo immediato tipico dei premiscelati, molti dei quali possiedono anche proprietà termoisolanti. Il prezzo, però, è più elevato e non si presta alla personalizzazione.

Intonaco esterno: tipi e caratteristiche

In commercio si trovano anche altre tipologie di intonaco per esterni, alternative che vale la pena conoscere, poiché possono apportare non pochi benefici all’edificio. Particolarmente interessante è l’intonaco termoisolante per esterni, in quanto può evitare l’eccessiva penetrazione del freddo in caso di strutture non isolate. Ultimamente sta tornando in auge anche l’intonaco esterno colorato, il quale consente di donare vivacità agli ambienti e personalizzare l’aspetto estetico.

Non bisogna dimenticare, poi, gli intonaci ignifughi, i quali permettono di aumentare la resistenza al fuoco e garantire una migliore prevenzione degli incendi. Inoltre ci sono anche gli intonaci naturali e i prodotti specifici per il settore della bioedilizia, i quali non contengono additivi chimici. È possibile scegliere anche un intonaco fibrorinforzato, un prodotto impiegato soprattutto per ripristinare gli intonaci che hanno una bassa tendenza al ritiro.

E che dire dell’intonaco rasante per esterni? È la soluzione migliore per avere muri lisci e privi di imperfezioni. Tuttavia, in caso di cantine, muretti di recinzione o piccoli depositi è possibile pensare di realizzare un intonaco rustico per esterni. Questo particolare prodotto è in grado di creare un effetto particolare, infatti si tratta di un vero e proprio intonaco ruvido per esterni.

Di fatto, optare per un intonaco grezzo per esterni o per un intonaco ruvido per esterni vuol dire risparmiare sui tempi e sui costi di realizzazione. Infine, per le finiture bisogna ricordare l’intonaco decorativo per esterni e l’intonaco plastico per esterni, quest’ultimo composto da polveri inerti e caratterizzato da una granulometria variabile e una resina acrilica. Di norma viene applicato da imbianchini specializzati. Come sempre consigliamo di rivolgersi a professionisti del settore e richiedere un preventivo gratuito.

Domande frequenti:

  • Come intonacare un muro esterno?

    Per intonacare un muro esterno bisogna pulire il muro, preparare la base e applicare tre strati esterni, lisciando ogni strato con un frattazzo e lasciandoli solidificare prima di proseguire.

  • Come pulire l'intonaco esterno?

    Per pulire l’intonaco esterno puoi spruzzare della candeggina diluita con acqua, quindi dopo 15-20 minuti devi strofinare la zona e risciacquare con acqua, oppure puoi usare acqua e detersivo.

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