Le pergole sono resistenti a vento e pioggia? Ciò che devi sapere
Vuoi valorizzare il tuo spazio esterno con una pergola? Con l'esperto, scopriamo quali caratteristiche deve avere per resistere alle intemperie
Paolo Amoretti
Esperto outdoor
- Pergole resistenti al vento: quali caratteristiche devono avere?
- Resistenza alla pioggia: come scegliere la pergola?
- Pergola in inverno: può resistere alla neve?
Le pergole sono una soluzione sempre più apprezzata per valorizzare e sfruttare al massimo gli spazi esterni, creando aree confortevoli e protette. Tuttavia, una domanda fondamentale che molti si pongono prima di installarle riguarda la loro resistenza agli agenti atmosferici: possono realmente offrire protezione da vento e pioggia? Rispondiamo a questa domanda, esplorando i fattori che influenzano la robustezza delle pergole, per aiutarti a scegliere quella più adatta alle tue esigenze e al clima della tua zona.
Pergole resistenti al vento: quali caratteristiche devono avere?
Stando alle normative europee, la capacità di resistenza al vento delle pergole viene classificata attraverso un sistema che arriva fino alla classe 7, garantendo protezione anche con venti superiori ai 75 km/h.
Per quanto riguarda i sistemi di protezione, le pergole motorizzate possono essere dotate di anemometro, uno strumento che misura costantemente la velocità del vento. Questo dispositivo intelligente attiva automaticamente i meccanismi di sicurezza quando rileva condizioni atmosferiche critiche, chiudendo teli o regolando le coperture per proteggere la struttura.
In caso di maltempo, è fondamentale gestire correttamente la struttura: mentre le lamelle devono essere chiuse, i laterali vanno mantenuti aperti per ridurre la pressione del vento. Le vetrate, realizzate in vetro temperato, necessitano di movimentazione manuale e, sebbene possano essere soggette a rotture in caso di eventi climatici estremi, garantiscono comunque un buon livello di sicurezza.
Un aspetto fondamentale spesso sottovalutato è la qualità dell’installazione. Un ancoraggio appropriato è essenziale per garantire la massima resistenza della struttura. È importante ricordare che l’installatore deve sempre rilasciare un certificato di corretta installazione, documento che attesta la sicurezza e la conformità del montaggio alle normative vigenti. La corretta installazione, infatti, è determinante per assicurare che la pergola mantenga tutte le sue caratteristiche di resistenza al vento nel lungo periodo.
Anche la scelta dei materiali influisce sulla durabilità e la resistenza. L’alluminio rappresenta una soluzione ottimale, combinando minima manutenzione ed eleganza estetica, mentre l’acciaio offre eccezionali caratteristiche strutturali e garantisce un’ottima tenuta nel tempo.
Resistenza alla pioggia: come scegliere la pergola?
La resistenza della pergola all’acqua si misura principalmente attraverso due caratteristiche fondamentali: la sua capacità di deflusso e la tenuta all’acqua. Un elemento strutturale chiave è l’inclinazione della copertura, progettata specificamente per evitare il ristagno dell’acqua, anche se è importante notare che non tutti i modelli garantiscono una tenuta stagna in caso di precipitazioni intense.
I sistemi di drenaggio variano a seconda della tipologia di pergola. Nelle strutture con copertura fissa, il deflusso dell’acqua avviene naturalmente seguendo la pendenza, mentre i modelli richiudibili sono dotati di un sistema più sofisticato che include grondaie integrate nei pilastri portanti. Il design moderno privilegia soluzioni esteticamente raffinate, con sistemi di scolo completamente nascosti nella struttura. Bisogna considerare anche il numero di scarichi, che deve essere proporzionato alle dimensioni della pergola, per garantire un efficace smaltimento dell’acqua.
La tecnologia offre soluzioni avanzate per la gestione delle precipitazioni: i modelli motorizzati possono essere equipaggiati con un pluviometro, un dispositivo che attiva automaticamente la chiusura della struttura in caso di pioggia. Questa funzionalità risulta particolarmente utile quando la pergola viene utilizzata come spazio di lavoro o studio. Alcuni sistemi includono anche una funzione neve che, rilevando temperature prossime allo zero in presenza di precipitazioni, comanda l’apertura della struttura per prevenire accumuli pericolosi.
La manutenzione regolare del sistema di drenaggio è essenziale: grondaie ostruite possono trasformare la copertura in un pericoloso bacino d’acqua, causando infiltrazioni dannose. La scelta del modello dovrebbe anche considerare il contesto ambientale: nelle zone costiere o particolarmente esposte alle intemperie è consigliabile optare per strutture di classe superiore, mentre in aree urbane più riparate possono essere sufficienti modelli con caratteristiche standard di resistenza alle precipitazioni.
Pergola in inverno: può resistere alla neve?
La resistenza al carico nevoso è un fattore determinante nella scelta di una pergola, specialmente per chi vive in zone soggette a intense precipitazioni invernali. Sebbene le pergole tradizionali siano concepite principalmente come strutture apribili, i produttori forniscono sempre specifiche tecniche dettagliate riguardo la loro capacità di carico verticale, misurata in kg/m², che indica la resistenza della struttura sia al peso della neve che a eventuali carichi accidentali.
La soluzione più avanzata per affrontare le sfide della stagione invernale è rappresentata dalle pergole bioclimatiche. Queste strutture innovative sono caratterizzate da un sistema di lamelle orientabili e richiudibili che garantiscono una protezione ottimale durante le nevicate. La loro particolare configurazione, quando completamente chiusa, assicura non solo un’eccellente tenuta termica contro il freddo, ma anche un’elevata resistenza strutturale contro l’accumulo di neve e la formazione di ghiaccio.
Le pergole bioclimatiche rappresentano quindi una scelta intelligente per chi desidera sfruttare gli spazi esterni anche durante la stagione invernale. Sono particolarmente indicate per creare un’elegante zona di transizione tra l’ambiente domestico interno e il giardino, permettendo di realizzare confortevoli salotti all’aperto o suggestivi giardini invernali utilizzabili tutto l’anno.
Domande frequenti:
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Come coibentare una pergola bioclimatica?
Per dotare il proprio dehor di una pergola bioclimatica, la scelta ideale è rappresentata dalle lamelle coibentate. Queste offrono un ottimo isolamento termico e contribuiscono anche a migliorare l'insonorizzazione dell'ambiente.
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Come riscaldare un pergolato chiuso?
Esistono varie tipologie di lampade a infrarossi per riscaldare efficacemente un pergolato chiuso. Possono essere montate in alto con fissaggio a muro, oppure posizionate a terra su piedistallo, sia in verticale che in orizzontale. Questo sistema sfrutta il calore generato dalle onde elettromagnetiche ed è molto diffuso, sia in ambienti pubblici che nei dehor, per il suo comfort e versatilità.
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Come chiudere un pergolato per l'inverno?
Le vetrate sono la soluzione ideale per chiudere i lati di una pergola, offrendo un eccellente isolamento termico senza compromettere lo stile. Le aperture possono essere posizionate lateralmente o al centro, a seconda della disposizione degli spazi e della posizione della pergola, garantendo così una perfetta adattabilità.