Tetto a farfalla o invertito, in quali situazioni è consigliato?
Questo tipo di tetto si chiama anche invertito proprio perché la classica linea del tetto spiovente in questo caso viene rovesciata. Scopriamone le caratteristiche e quando sceglierlo
Rispetto ai materiali utilizzati e alle logiche impiegate per la struttura stessa, esistono diversi tipi di tetto che forse non tutti conoscono:
- tetto a una falda,
- obliquo,
- a sella,
- a farfalla, o anche detto tetto invertito.
Questo perché a seconda delle caratteristiche che riportano, hanno determinate funzioni; certo un tetto spiovente è essenziale per avere una casa che ti tenga al caldo, ma chi ha detto che non possa diventare anche un elemento decorativo e di design? Infatti, oltre a dare alla vostra casa quel qualcosa in più, può risultare utile anche a livello funzionale. Inoltre, importante e da tenere conto in questi casi è la posizione geografica nella quale uno si trova: naturalmente nel sud d’Italia, ci sono molti più tetti con inclinazioni a bassa pendenza, rispetto al centro-nord; questo perché il clima del meridione è sicuramente più favorevole rispetto soprattutto al nord, dove i tetti a spioventi risultano essere a malapena sufficienti a contenere tutta la pioggia e la neve che cadono.
Ottimo alleato nelle zone sismiche, il tetto spiovente protegge dai fenomeni meteorologici dei periodi freddi, oltre che ad avere una maggiore protezione delle facciate e delle finestre. Oltre poi all’inverno in realtà, anche d’estate risulta essere un ottimo alleato: infatti grazie alla sua natura spiovente, il calore del sole non si focalizza solo su una zona, evitando così il surriscaldamento della casa stessa. Ed è in questo contesto che troviamo il tetto a farfalla. Ma in cosa consiste esattamente? E come possiamo integrarlo con la nostra casa?
Tetto a farfalla: materiali e vantaggi
Innanzitutto, è necessario precisare l’origine del suo nome. Questo tipo di tetto infatti si chiama anche invertito proprio perché la classica linea del tetto spiovente in questo caso viene rovesciata al contrario, ricordando proprio una farfalla. E poiché questa forma rende la copertura capace di adattarsi molto bene con l’ambiente, raggiungendo prestazioni di una casa passiva, i pannelli fotovoltaici di ultima generazione risultano essere perfetti per il tetto a farfalla. Questo perché innanzitutto i materiali impiegati sono il legno lamellare e l’acciaio, capaci di contenere dei pannelli fotovoltaici. In secondo luogo, aumentando l’altezza delle pareti esposte a est e ovest, si ha la possibilità di sostituirle con un triplice vetro che permetterebbe così una massima esposizione della casa alla luce naturale del sole.
Questo tipo di tetto inoltre, può aiutare anche nella raccolta e nel riciclo dell’acqua piovana: con il giusto impianto infatti si può arrivare all’autosufficienza idrica. Anche grazie a delle scale poi si può riuscire a ottenere dei pozzi di luce che, grazie ad adeguati sistemi di aerazione, possono ottimizzare e implementare la naturale ventilazione interna. Come per l’acqua, anche per l’aria calda si può fare la stessa cosa. Veicolandola nei locali sottostanti grazie a ventilatori alimentati a energia solare, la tecnologia solare termica può produrre proprio dell’aria calda naturale che riscaldi i vostri ambienti.
Possiamo dire quindi che il tetto a farfalla riporta molti vantaggi magari non visibili nell’immediato, ma che a lungo andare possono incidere sul portafoglio e sulla natura stessa che ci circonda.